Home 9 Aggeo – Capitolo 2

NUOVA DIODATI

 

La gloria del secondo tempio

2:1 Nel settimo mese, il ventunesimo giorno del mese, la parola dell’Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: 2 «Parla ora a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosué, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e al resto del popolo, dicendo: 3 “Chi è rimasto fra voi che ha visto questo tempio nella sua precedente gloria? E come la vedete ora? A confronto di quella, non è questa un nulla ai vostri occhi? 4 E ora sii forte, Zorobabel”, dice l’Eterno, “sii forte, Giosuè, figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote; sii forte, o popolo tutto del paese”, dice l’Eterno, “e mettetevi al lavoro, perché io sono con voi”, dice l’Eterno degli eserciti, 5 “secondo la parola del patto che stabilii con voi quando usciste dall’Egitto, così il mio Spirito dimora in mezzo a voi. Non temete”. 6 Poiché così dice l’Eterno degli eserciti: “Ancora una volta, tra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e la terra asciutta; 7 farò tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verrà e io riempirò questo tempio di gloria”, dice l’Eterno degli eserciti. 8 “Mio è l’argento e mio è l’oro”, dice l’Eterno degli eserciti. 9 “La gloria di quest’ultimo tempio sarà più grande di quella del precedente”, dice l’Eterno degli eserciti; “e in questo luogo io darò la pace”», dice l’Eterno degli eserciti.

Rimproveri e promesse di benedizioni

10 Nel ventiquattresimo giorno del nono mese, il secondo anno di Dario, la parola dell’Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: 11 «Così dice l’Eterno degli eserciti: Interroga i sacerdoti riguardo alla legge, dicendo: 12 “Se uno porta carne consacrata nel lembo della sua veste e con il lembo tocca pane o cibo cotto, vino o olio, o qualunque altro alimento, diventerà questo santificato?”». I sacerdoti risposero e dissero: «No!». 13 Aggeo quindi disse loro: «Se uno, che è impuro per il contatto di un cadavere, tocca una di queste cose, diventerà essa impura?». I sacerdoti risposero e dissero: «, diventerà impura». 14 Allora Aggeo rispose e disse: «Così è questo popolo, così è questa nazione davanti a me», dice l’Eterno, «e così è ogni lavoro delle loro mani, e ciò che là mi offrono è impuro. 15 Ora considerate bene da questo giorno in avanti, prima che si mettesse pietra su pietra nel tempio dell’Eterno. 16 Da quel tempo, quando uno veniva a un mucchio di venti misure ce n’erano solo dieci; quando uno veniva al tino per cavare dal tino cinquanta bati, ce n’erano solo venti. 17 Io vi colpii con il carbonchio, con la ruggine e con la grandine in ogni lavoro delle vostre mani, ma voi non tornaste a me», dice l’Eterno. 18 «Considerate bene da oggi in avanti, dal ventiquattresimo giorno del nono mese, dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio dell’Eterno. Considerate questo: 19 c’è ancora del grano nel granaio? La vite, il fico, il melograno e l’ulivo non hanno ancora dato frutto. Ma da questo giorno in poi, io vi benedirò».

La futura distruzione delle nazioni e riconoscimento di Zorobabel

20 La parola dell’Eterno fu rivolta per la seconda volta ad Aggeo, il ventiquattresimo giorno del mese, dicendo: 21 «Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, e digli: “Io farò tremare i cieli e la terra, 22 rovescerò il trono dei regni e distruggerò la forza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; cadranno i cavalli e i loro cavalieri, l’uno per la spada del suo fratello. 23 In quel giorno”, dice l’Eterno degli eserciti, “io ti prenderò, o Zorobabel, figlio di Scealtiel, mio servo”, dice l’Eterno, “e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”», dice l’Eterno degli eserciti.

 

NUOVA RIVEDUTA

 

 

La gloria del secondo tempio

2:1 Il giorno ventuno del settimo mese, la parola del SIGNORE fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: 2 «Parla ora a Zorobabele, figlio di Sealtiel, governatore di Giuda, a Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote, e al resto del popolo, e di’ loro: 3 “Chi c’è ancora tra di voi che abbia visto questa casa nel suo primo splendore? E come la vedete adesso? Così com’è non è forse come un nulla ai vostri occhi? 4 Ma ora, sii forte, Zorobabele!”, dice il SIGNORE, “sii forte, Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote; sii forte, popolo tutto del paese!”, dice il SIGNORE. “Mettetevi al lavoro! perché io sono con voi”, dice il SIGNORE degli eserciti, 5 “secondo il patto che feci con voi quando usciste dall’Egitto. Il mio Spirito è in mezzo a voi, non temete!” 6 Così infatti parla il SIGNORE degli eserciti: “Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l’asciutto; 7 farò tremare tutte le nazioni, le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno e io riempirò di gloria questa casa”, dice il SIGNORE degli eserciti. 8 “Mio è l’argento e mio è l’oro”, dice il SIGNORE degli eserciti. 9 “La gloria di questa casa sarà più grande di quella della casa precedente”, dice il SIGNORE degli eserciti. “In questo luogo io darò la pace”, dice il SIGNORE degli eserciti».

Promesse di benedizioni

10 Il giorno ventiquattro del nono mese, nel secondo anno di Dario, la parola del SIGNORE fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: 11 «Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Domanda ai sacerdoti che cosa dice la legge su questo argomento: 12 Se uno porta nel lembo della sua veste della carne consacrata, e con quel suo lembo tocca del pane, una vivanda cotta, del vino, dell’olio o qualsiasi altro cibo, quelle cose diventeranno forse consacrate?”» I sacerdoti risposero e dissero: «No». 13 Aggeo disse: «Se uno è impuro per aver toccato un cadavere e tocca qualcuna di quelle cose, questa diventerà impura?» I sacerdoti risposero e dissero: «Sì, diventerà impura». 14 Allora Aggeo replicò: «”Lo stesso accade con questo popolo, con questa nazione davanti a me”, dice il SIGNORE, “e con tutta l’opera delle loro mani; tutto quello che mi offrono qui è impuro. 15 Ora riflettete bene su ciò che è avvenuto fino a questo giorno, prima che si cominciasse a mettere pietra su pietra nel tempio del SIGNORE! 16 Durante tutto quel tempo, quando uno andava a un mucchio stimato venti misure, non ce n’erano che dieci; quando uno andava al tino per prelevarne cinquanta misure, non ce n’erano che venti. 17 Io vi ho colpiti con il carbonchio, con la ruggine, con la grandine in tutta l’opera delle vostre mani; ma voi non siete tornati a me!”, dice il SIGNORE. 18 “Riflettete bene su ciò che è avvenuto fino a questo giorno, fino al ventiquattro del nono mese, giorno in cui sono state messe le fondamenta del tempio del SIGNORE; riflettete bene! 19 C’è forse ancora del grano nel granaio? La stessa vigna, il fico, il melograno, l’ulivo, nulla producono! Ma da questo giorno, io vi benedirò”».

Promesse per Zorobabele

20 La parola del SIGNORE fu rivolta di nuovo ad Aggeo, il giorno ventiquattro del mese, in questi termini: 21 «Parla a Zorobabele, governatore di Giuda, e digli: “Io farò tremare i cieli e la terra; 22 rovescerò il trono dei re e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l’uno per la spada dell’altro. 23 Quel giorno”, dice il SIGNORE degli eserciti, “io ti prenderò, Zorobabele, figlio di Sealtiel, mio servo”, dice il SIGNORE, “e ti terrò come un sigillo, perché io ti ho scelto”, dice il SIGNORE degli eserciti».

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