IMMERGITI NELL’AMORE DI DIO

Se nella tua vita ti fosse data la possibilità di cancellare di colpo tutti gli errori del tuo passato e del male fatto, volente o nolente, l’accetteresti? Hai mai provato il desiderio di una purezza interiore ed esteriore? Qualcosa che ti possa dare una nuova ripartenza? Se sì, ho buone notizie per te… c’è un metodo speciale! Dio ha ideato un programma che cancella ogni peccato, che “lava” dentro e fuori e ti permette di riprogrammare la vita con una nuova partenza. Il Signore, se tu lo vorrai, cancella totalmente il tuo passato con tutti i tuoi errori ed elimina tutti i tuoi peccati. Ma non solo i peccati, ti aiuta anche a vincere sul peccato, affinché non signoreggi più su di te. Questo metodo di Dio si chiama: battesimo di acqua e di Spirito! Sapevi che il credente deve ricevere nella sua vita due battesimi, uno di acqua ed uno di Spirito? Nella Bibbia la croce è menzionata 28 volte, il battesimo è menzionato 97 volte, questo perché per Dio è molto importante; il battesimo è simbolo di sepoltura della “vecchia natura”, nel quale seppelliamo ogni nostro peccato, ogni nostra azione sbagliata, la vecchia natura muore per rinascere a nuova vita.

 

In questo studio vedremo:

 

1 - PERCHÈ IL BATTESIMO È NECESSARIO?

A. Perché il battesimo è importante?

Marco 16:15,16 «E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato».

Come ci dice Gesù in questo testo del vangelo di Marco, il battesimo più che necessario è indispensabile, ed è un passo fondamentale per accedere al Regno di Dio. Chi avrà creduto nell’evangelo, accettando Cristo, si converte e viene battezzato, è salvato. Chi invece non avrà creduto si condanna da solo. Il battesimo è la naturale conseguenza della conversione. Quando il carceriere di Filippi chiese all’apostolo Paolo: “Cosa devo fare per esser salvato? Paolo rispose: “Credi in Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia!” Quando l’evangelo giunse alle orecchie del carceriere, come a quelle dei suoi familiari, tutti furono battezzati (Atti 16:29-33). In quella notte Paolo aveva spiegato loro il vangelo e in cosa consisteva il piano della salvezza e il sacrificio di Cristo e, questi all’udire il messaggio credettero e furono battezzati. Credere è un prerequisito fondamentale per essere battezzato: il battesimo è un patto con Dio ed è un impegno che si prende con Lui in modo consapevole e coscienzioso. Per questa ragione il battesimo ai bambini non ha nessun valore e non ha nessun fondamento biblico. Il battesimo è il passaporto che mi permette di accedere al Regno di Dio, ma questo accesso al cielo non può avvenire se non coltivo un rapporto quotidiano e personale con Cristo; permettendo allo Spirito Santo di operare una trasformazione radicale della mia vita. Dobbiamo somigliare sempre di più a Gesù Cristo, attraverso un processo di santificazione che dura tutta una vita. «Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore» (Ebrei 12:14).

 

 


B. Qual è la condizione necessaria per entrare nel regno dei cieli?

Giovanni 3:3 -6 «Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio»… Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito».

Gesù parla della conversione come di una nuova nascita, che è una trasformazione interiore. Quando credi a quello che Gesù ha fatto per te e Lo ricevi nel tuo cuore, permettendo allo Spirito di rimodellarti a Sua immagine, nasci di nuovo, o da Dio (Giovanni 1:12-13). Ed è da questo preciso momento che diventiamo figli di Dio. Senza la nuova nascita non si può entrare nel regno di Dio; Gesù specifica che una persona convertita nasce d’acqua e di Spirito. L’acqua in questo passaggio è un chiaro riferimento al battesimo, che deve seguire la nuova nascita, in quanto è la pubblica dimostrazione della conversione avvenuta nel cuore. Gesù enfatizza quanto siano importanti entrambe gli elementi: acqua e Spirito. Infatti, se non avviene anche il battesimo dello Spirito, quello di acqua resta solo un bagno e niente più. Inoltre, Lui stesso ci ha lasciato l’esempio di come deve essere fatto un vero battesimo.

2 - QUAL È L’ESEMPIO CHE GESÚ CI HA LASCIATO?

A. L’esempio di Gesù Cristo

Marco 1: 4,5; 8-10 «Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati. E tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». E avvenne in quei giorni, che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.  E subito, come usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba».

Giovanni Battista nel preparare la via al Messia cominciò a predicare un messaggio di ravvedimento, invitando le persone a pentirsi dei loro peccati e a farsi battezzare. Il battesimo di Giovanni, giusto nella formula, restava tuttavia incompleto, ed è lui stesso che spiega come farlo. Giovanni disse: «Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; “egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco” » (Matteo 3:11). Parlando di Gesù disse che Egli avrebbe reso completo il battesimo, poiché avrebbe battezzato con lo Spirito Santo. Giovanni in questo testo ripropone entrambi gli elementi di cui Gesù parlò a Nicodemo: acqua e Spirito. Gesù andò da Giovanni per essere battezzato da lui, non perché avesse bisogno del perdono dei peccati, Egli non commise mai nessun peccato durante tutta la Sua vita, ma piuttosto per lasciarci un esempio da seguire. Facendosi battezzare da Giovanni, Gesù si identificava completamente con l’umanità caduta, con i peccatori bisognosi di perdono e di salvezza. Gesù si recò al Giordano dal Battista, il quale battezzava in questo fiume e Gesù “fu battezzato da Giovanni nel fiume Giordano” (Matteo 3:13). La parola battezzare deriva dall’originale greco baptizō, che significa letteralmente immergere. Il testo riporta che Gesù, dopo essere stato battezzato, ossia immerso totalmente, uscì dall’acqua e questo è un esempio per noi. La ragione per cui Giovanni si trovava ad Enon è proprio per l’elemento acqua, che doveva essere tanta da sommergere una persona: «battezzava in Enon, vicino a Salim, perché là c’era abbondanza di acqua» (Giovanni 3:23). Abbiamo anche altre evidenze nella Bibbia che l’elemento acqua è indispensabile per questo rito. Una volta uscito da questa immersione, i cieli si aprirono e Gesù ricevette lo Spirito Santo. Tutto questo è un esempio per noi ed è da seguire alla lettera. Inoltre, da quel momento in poi, fino al Suo ritorno, sarebbe stato ripetuto di generazione in generazione secondo l’ordine che Gesù impartì alla Sua Chiesa. Il Salvatore lasciò ai Suoi discepoli il mandato di fare nuovi discepoli e di battezzarli, insegnando loro tutte le cose che Egli stesso aveva insegnato. 

 


B. Quale compito ha lasciato Gesù alla Sua Chiesa?

Matteo 28:19,20 «Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

Prima di ascendere al cielo, Gesù lasciò ai Suoi discepoli il mandato di fare nuovi discepoli e di battezzarli, insegnando loro tutte le cose che Egli stesso aveva insegnato loro; e come i discepoli di Giovanni Battista battezzavano per immersione, anche i discepoli di Gesù battezzavano nella medesima maniera (Giovanni 3:22, 4:1-3). L’apostolo Paolo dice: «Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno stesso Spirito nel medesimo corpo» (1Corinzi 12:13), di quale corpo parla? Della Chiesa, che rappresenta il corpo di Cristo sulla terra (Efesini 5:23; Colossesi 1:18); al battesimo il credente diventa parte della Chiesa sulla terra e cittadino del Regno di Dio. La Chiesa cristiana nel suo diffondersi, seguì l’esempio che Gesù aveva comandato, come si evince dal battesimo dell’eunuco etiope, battezzato da Filippo per immersione (Atti 8:38-39). La Bibbia insegna che: «vi è un unico Signore, un’unica fede, un unico battesimo» (Efesini 4:5); vi è quindi, un solo battesimo che è in armonia con l’insegnamento biblico: quello per immersione, fatto a persone consapevoli del passo che stanno compiendo.

Nella Bibbia vediamo vari esempi di conversioni e battesimi per immersione, ad esempio:

Atti 2:41 «Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone».

Atti 10:47,48 «Può alcuno vietare l’acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?». Così egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesù. Essi poi lo pregarono di rimanere con loro alcuni giorni».

Atti 18:8 «Or Crispo, capo della sinagoga, credette al Signore con tutta la sua famiglia; anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano ed erano battezzati».

L’apostolo Paolo nelle sue epistole ci predice che, alla sua dipartita (e degli altri apostoli), nella Chiesa si sarebbero introdotti falsi apostoli ed operai fraudolenti, i quali avrebbero modificato gli insegnamenti di Cristo sovvertendo la sana dottrina, e da questi operai è bene stare in guardia. Galati 1:8 «Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto».

 

 


C. Chi ha modificato questo insegnamento?

Matteo 15:7-9 «Ipocriti, ben profetizzò di voi Isaia, quando disse: “Questo popolo si accosta a me con la bocca e mi onora con le labbra; ma il loro cuore è lontano da me. E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini”».

Attraverso i secoli, questo insegnamento è stato completamente stravolto sia nei contenuti che nelle forme, passando da un battesimo per immersione da adulti ad uno per aspersione agli infanti. Oggi c’è chi non crede neanche più che il rito battesimale sia necessario per un cristiano. C’è addirittura chi professa di immergersi ogni giorno nella lettura della Bibbia e considera questo come un battesimo valido. C’è perfino il battesimo dei morti, dottrine di nessun valore, secondo gli insegnamenti della Bibbia. Queste ed altre eresie si sono infiltrate già alla metà del II secolo, ad esempio quando si è passati dall’immersione unica presente nell’Evangelo a quella a tre immersioni, proveniente dai riti pagani. Anche l’età per ricevere il battesimo, che doveva essere in età adulta, si è capovolta in battesimo a neonati. Con Cipriano (Sinodo Cartagine, anno 252) si introduce in Egitto il battesimo dei bambini e l’aspersione in caso di malattia. Con molta probabilità è Origene il primo promulgatore del battesimo dei bambini, a seguito dell’errata dottrina del “peccato originale”, della quale non si trova nessun riscontro nella Bibbia, poiché la stessa esclude categoricamente questa trasmissione di colpa. Ezechiele 18:20 «L’anima che pecca è quella che morrà, il figliuolo non porterà l’ iniquità del padre, e il padre non porterà l’ iniquità del figliuolo; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l’empietà dell’empio sarà sull’empio». Quelle che si trasmettono ai figli sono piuttosto le conseguenze dei propri peccati: la morte, solo per fare un esempio, è passata da Adamo su tutti gli uomini, a causa della sua trasgressione. (Romani 5:12). Ma noi non abbiamo nessuna colpa, non portiamo la colpa di Adamo, quella resta solo su di lui: ognuno di noi risponde davanti a Dio del proprio operato e non di quello di un altro.

3- CHE COSA RAPRESENTA IL BATTESIMO?

A. Che cosa rappresenta il battesimo?

Romani 6:3-6 «Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato».

In questo testo Paolo compara l’esperienza del battesimo alla morte, sepoltura e risurrezione di Gesù. Il battesimo, oltre ad essere segno di appartenenza al numero di coloro che desiderano entrare nella Chiesa ed in seguito nel regno di Dio, simboleggia fondamentalmente la morte del “vecchio uomo” (la vecchia natura mortale e peccatrice) e la resurrezione a nuova vita con Cristo:

• Morte: il battesimo è la pubblica dimostrazione della morte al peccato, la morte “dell’uomo vecchio”. Come Gesù è morto a causa del peccato del mondo, allo stesso modo il credente rinuncia alla sua vecchia vita di peccato e decide di morire a sè stesso. Il suo “vecchio uomo” (v. 6) è stato crocifisso con Cristo; ecco che cosa simboleggia l’immersione nell’acqua.

• Sepoltura: il credente che viene immerso è “sepolto” in acqua, vi resta per qualche secondo, come Gesù è stato sepolto dopo la Sua morte. Questo simboleggia che il credente lascia nella vasca battesimale la sua vecchia vita di peccato, o “vecchio uomo”, che sono morti e sepolti per sempre.

• Risurrezione: come Gesù non è rimasto nella tomba, allo stesso modo il credente riemerge dall’acqua; Gesù “è risuscitato dai morti per la gloria del Padre” (v. 4), così il credente che esce dall’acqua è una persona rinata. Da questo momento inizia una nuova vita, un nuovo cammino, con lo scopo di glorificare Dio con la propria esistenza e con tutto il suo essere.

 

 

Paolo paragona l’esperienza della conversione a una risurrezione spirituale. Colossesi 2:12 «Essendo stati con Lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con Lui, mediante la fede nella potenza di Dio, che ha risuscitato Lui dai morti»

 

B. Che cosa significa essere rivestiti di Cristo?

Galati 3:27 «Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo».

Chi è stato battezzato in Cristo si è rivestito di Lui. Quando Dio ci guarda non vede più la nostra natura o il peccato che regna ancora nella nostra carne, anche se decidiamo di essere come Lui, ma cadiamo e sbagliamo. Dio ci guada attraverso la giustificazione di Cristo, poiché siamo resi giusti dal Suo sangue, se pentiti ci accostiamo a Lui per il perdono. Il Signore non ci vede più colpevoli, ma giusti. Questo vuol dire che siamo stati spogliati dei nostri abiti macchiati di peccato e rivestiti dell’abito immacolato della Sua perfetta giustizia. Il credente rinato si impegna a rinunciare al peccato e ad assomigliare sempre più al carattere di Gesù, in un processo di crescita graduale.

4- CHE COSA DEVE PRECEDERE IL BATTESIMO?

A. Da cosa è preceduto il battesimo?

Atti 2:37-38 «Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?». Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo».

Nel giorno della Pentecoste Pietro, sospinto e ripieno di Spirito Santo, predicò un gran bel sermone e coloro che ascoltavano furono toccati dallo stesso Spirito e chiesero agli apostoli: “che cosa dobbiamo fare?”… e Pietro rispose che dovevano ravvedersi ed essere battezzati. Ma cosa significa ravvedersi? La parola greca metanoia, tradotta con ravvedimento o pentimento, significa letteralmente cambiare modo di pensare. Ciò che prima era giusto o normale ai tuoi occhi, (esempio: fumo, alcol, droga, pornografia, adulterio, parole volgari, menzogne, liti, gozzoviglie, risse, azzardo, soldi illeciti, furto, inganno, critica, maldicenza, etc. ) ora diventano un peccato, azioni o fatti ripugnanti, cose deprecabili da allontanare e debellare dalla propria vita e non tornare a ripeterle mai più. Un sincero pentimento è sempre all’origine di una vera esperienza di conversione ed è un requisito necessario per chiunque desideri essere battezzato e salvato. È necessaria una confessione dettagliata di ogni peccato davanti a Dio, con l’impegno a non vivere più la stessa vita. Dopo il pentimento e la confessione si è ora pronti per immergersi nell’Amore di Dio. Il battesimo d’acqua è un battesimo di perdono totale, tutti i peccati passati sono rimessi, perdonati, cancellati. Si rinasce infatti a nuova vita spirituale e il pentimento, essendo sincero, non può che corrispondere al perdono totale da parte di Dio, dopo di che avviene qualcosa di straordinario: dai libri celesti viene cancellata ogni traccia del tuo peccato, poiché il sangue di Cristo ha eliminato tutti quegli atti peccaminosi che erano stati registrati nei libri del cielo. Con il battesimo il tuo nome viene ora scritto nel Libro della Vita, sotto la voce: figlio di Dio, salvato! Il battesimo non va inteso come un punto di arrivo, ma come un punto di partenza, da qui comincia la meravigliosa avventura della fede che ci condurrà fino nel Regno di Dio. Inoltre, se dovessimo avere delle cadute o ricadute lungo questo cammino terreno che ci conduce nell’eternità, non dobbiamo scoraggiarci, Dio è lì per rialzarci, sostenerci e perdonarci nuovamente, proprio come un bimbo che impara a camminare, il cui passo all’inizio è incerto e traballante, forse vacilla e cade, ma poi con il tempo impara e va sicuro con le sue gambe.

 


B. Perché il battesimo deve essere pubblico?

Romani 1:16 « Io non mi vergogno dell’Evangelo, perché esso è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente…».

Il battesimo è una dimostrazione pubblica dell’avvenuta nuova nascita e dell’opera di cambiamento che lo Spirito ha compiuto nel cuore del credente. Dichiariamo al mondo di appartenere a Gesù Cristo e di servire fedelmente la Sua Chiesa, secondo i doni elargiti dallo Spirito Santo. Chi rifiuta il battesimo d’acqua dimostra indubbiamente di aver chiuso la porta all’opera dello Spirito Santo e, in assenza del battesimo dello Spirito, nemmeno quello d’acqua avrebbe più alcun significato.

1 Pietro 3:21-22 «Quest’acqua era un’immagine del battesimo (si sta parlando di Noè e della sua famiglia, salvati attraverso le acque del diluvio) che ora salva voi. Il battesimo non è un lavaggio del corpo, per togliere via lo sporco; è invece un’ invocazione a Dio, fatta con buona coscienza battesimo vi salva perché Cristo è risorto, e ora si trova in cielo. Accanto a Dio Egli regna sopra tutti gli angeli, le forze e le potenze celesti».

 

Matteo 10:32 «Chiunque perciò mi riconoscerà davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli».

5- QUATTRO COSE IMPORTANTI DA SAPERE SUL BATTESIMO

A. Quali sono?

Primo: Il battesimo in sé non cambia il cuore della persona. È chiaramente un simbolo esteriore del cambio che è già avvenuto interiormente. Una persona può esser battezzata anche senza fede o senza pentimento, peggio ancora per sola convinzione, ma tutto questo resta solo un bagno in acqua, né più né meno di un tuffo in piscina, poiché all’uscire dall’acqua la vecchia natura è ancora presente; un peccatore bagnato non serve a nulla, ci vuole un peccatore “lavato” (pentito e purificato). Il battesimo in sé non può fare un uomo nuovo, non può cambiare il cuore né rigenerarlo. Tutte queste fasi sono opera dello Spirito Santo che cambia e trasforma e ci converte in persone nuove.

Secondo: il battesimo non ci fa persone migliori, neppure cambia i sentimenti. Alcuni restano delusi perché, dopo il battesimo non si sentono differenti o diversi da prima. La salvezza non è uno stato d’animo né ha a che vedere con il trasporto emotivo o con l’estasi, non ha nulla di “magico” in sé; la salvezza è una questione di fede ed obbedienza.

Terzo: Il battesimo non elimina la tentazione e non ci rende immuni dal peccare. Il diavolo non demorde mai; anche se una persona è battezzata, lui continua imperterrito, anzi, intensifica le tentazioni. Tuttavia il Signore Gesù ci soccorre e dice: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò» (Ebrei 13:5). 1 Corinzi 10:13 «Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere».

Quarto: Il battesimo non è garanzia di salvezza acquisita che non si può perdere. La salvezza si ottiene gratuitamente come DONO di Gesù Cristo, ma questa salvezza la si deve coltivare ogni giorno con un rapporto personale con il Signore e la Sua Parola, ogni giorno lo Spirito Santo ci parla e ci trasforma. La salvezza si può perdere, chi non vive più in comunione con Dio e non mette in pratica la Sua Legge o la Sua volontà per come è scritta nella Bibbia o ne altera il senso, perde la vita eterna, poiché nessun ribelle entrerà nell’eternità. La salvezza è obbedienza e perseveranza. Ebrei 5:9 «e, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono».

Matteo 24:13 «ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

Ebrei 6: 4-6 «Quelli infatti che sono stati una volta illuminati, hanno gustato il dono celeste, sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire, se cadono, è impossibile riportarli un’altra volta al ravvedimento, poiché per conto loro crocifiggono nuovamente il Figlio di Dio e lo espongono a infamia»

 

 


B. Perché il ladrone sulla croce è stato salvato senza battesimo?

Salmi 103:14 «Perché egli conosce la nostra natura e si ricorda che siamo polvere».

Luca 23: 42,43 Poi disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno».  Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso».

Il ladrone che muore al fianco di Gesù, ha riconosciuto in Gesù Cristo il Messia tanto atteso. Colui che moriva accanto a lui era il Figlio di Dio, il Salvatore promesso, e dal breve dialogo intercorso tra i due, non esita a chiedere il perdono che riceve prontamente. Il ladrone non ebbe di certo la possibilità di scendere dalla croce e di mettere in regola la sua vita e non ebbe nemmeno l’opportunità di battezzarsi nell’acqua, tuttavia l’opera dello Spirito nel suo cuore c’è stata, infatti Lo accettò come suo personale Signore e Salvatore. Cristo lo rassicurò sul fatto che sarebbe stato accolto nel Regno di Dio al Suo ritorno. Questa è ovviamente un’eccezione, ma a noi viene richiesto un battesimo di acqua e di Spirito, visto che abbiamo tutto il tempo necessario per compiere quello che ci viene richiesto.

6- QUAND’È CHE IL BATTESIMO VA RIFATTO?

A. Come e perché ribattezzarsi?

1. Se ricevuto da bambini… il battesimo è consapevolezza del perdono dei peccati e per questa ragione è necessario esser adulti e consapevoli di quello che viene detto e fatto, un bambino non può esserlo; inoltre non ha nessun peccato da confessare e abbandonare. Il battesimo è un patto con Dio dove il catecumeno si impegna in una vita di fede ed obbedienza, è un camminare in novità di vita con Dio. Un infante non può scegliere questo e meno che mai altri al suo posto.

 

2. Se non c’è stata vera conversione, o nuova nascita… a volte ci si battezza con troppa facilità o magari per un trasporto emotivo, senza ponderare bene quello che stiamo facendo. È necessario vedere lo Spirito Santo lavorare in noi, è indispensabile vedere che le cose che prima erano attraenti ma peccaminose ora perdono di consistenza, anzi diventano ripugnanti. E questo avviene solo se abbiamo l’abitudine di frequentare o incontrare Gesù Cristo ogni mattina con la lettura della Bibbia e la meditazione della stessa, con la preghiera, solo allora vedremo il cambiamento. Quello che ci trasforma a nuova vita è proprio l’incontro giornaliero e personale con Dio. Facciamo anche attenzione a non eccedere dal lato opposto, ossia aspettare di essere “perfetti” per il battesimo: ritardarlo pensando di diventare persone migliori da soli è un grave errore, non possiamo e non dobbiamo sostituirci a Dio e all’opera dello Spirito Santo.

Atti 19: 2-5 Egli disse loro: «Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?» Gli risposero: «Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». Egli disse: «Con quale battesimo siete dunque stati battezzati?» Essi risposero: «Con il battesimo di Giovanni». Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo di credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Gesù». Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù; e, avendo Paolo imposto loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro ed essi parlavano in lingue e profetizzavano.

 

3. Se ho frequentato una setta o una pseudo chiesa cristiana… se abbiamo ricevuto insegnamenti non conformi alla Bibbia è necessario rifare il battesimo; ci sono sette o chiese pseudo cristiane che non riconoscono in Gesù Cristo il Dio (Yhwh) che salva, pertanto quel battesimo è di nessun valore. Atti 8:16 «… ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù». La ragione per cui gli apostoli battezzavano nel nome di Gesù era proprio per questo, riconoscere in Gesù Cristo il Dio Yhwh che salva. Salmi 3:8 «La salvezza appartiene all’Eterno; la tua benedizione sia sul tuo popolo…». Sofonia 3:17 «YHWH, il tuo Dio, in mezzo a te è il Potente che salva». Prima di battezzarsi e venire a far parte di una chiesa è indispensabile conoscere bene le VERE DOTTRINE contenute nella Bibbia, per non incorrere in pseudo chiese o sette.  Comunque il mandato di Gesù Cristo alla Sua chiesa è quello contenuto in Matteo 28:18,19 «Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.  Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo…».

 

 


B. Può una persona battezzarsi e non frequentare la Chiesa?

 Atti 2:47 «lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati».

Partiamo dal presupposto che ognuno della propria vita decide cosa fare e cosa non fare in assoluta libertà. Ma se proprio dobbiamo dare una risposta a questa domanda, ovviamente rispondiamo con un secco No! Non è possibile stare lontani dal corpo di Cristo, sarebbe un controsenso, sarebbe come rifiutare Gesù stesso. Tutti quelli che il Signore chiama, li aggrega per formare un solo corpo.

Colossesi 3:15 «E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti».

1Corinzi 12:13 «Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito».

7 - IMPLICAZIONI PRATICHE

IMPLICAZIONI PRATICHE:

Devo riconsiderare il mio battesimo, in quanto mi è stato impartito da bambino e a mia insaputa. Questa esperienza non l’ho vissuto nella consapevolezza del perdono dei miei peccati; inoltre, non ho ricevuto neanche un’adeguata formazione biblica. Mi rammarico di non aver conosciuto bene le vere dottrine contenute nella Bibbia, avrei dovuto conoscerle prima del battesimo. Sono ora consapevole che il pedo-battesimo non ha nessun valore e che il vero battesimo comporta un sincero pentimento dei peccati ed un cambio di stile di vita. Inoltre, deve essere fatto per immersione totale dentro l’acqua, poiché questo è l’unico che conserva il vero significato che ricalca e commemora la morte, la sepoltura e la resurrezione di Gesù. Devo programmare quanto prima un vero battesimo con il quale entro a far parte del popolo di Dio, diventando membro effettivo della Sua chiesa ed il mio nome viene registrato in cielo tra i salvati.

 

DECISIONI:

  •              Decido di accettare il vero battesimo di Gesù Cristo

  •              Decido di divenire membro effettivo della Chiesa di Gesù Cristo.

  •              Decido di condividere il link di questo studio, per far conoscere ad altri le verità bibliche.

 
 
 
 

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