Per avere pace, in un mondo inquieto come il nostro, che cosa ti serve? Visto che non vi è pace a partire dalle famiglie, nella sfera sociale, lavorativa, politica, economica e anche religiosa! Forse ti serve un buon impiego e ben remunerato? Forse ti servono buone relazioni sociali? Una famiglia amorevole? Viaggi in paesi esotici? Sicurezza economica o cosa? Spesso e volentieri ricerchiamo queste cose per poterci sentire veramente in pace. Ma la vita non sarà mai perfetta e tanto meno facile, ci saranno sempre momenti di difficoltà, problemi e prove da affrontare. Quindi, come possiamo trovare pace nonostante tutto? In questo studio analizzeremo la pace che Gesù Cristo ci offre, che è totalmente differente da quella del mondo.
1- LA PACE DI GESÙ E LA PACE DEL MONDO
Giovanni 14:27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo;
In questo testo troviamo un’interessante precisazione che il Signore vuole rimarcare o sottolineare, ed è che la Sua pace è diversa da quella del mondo. Ma qual è la differenza?
La pace a cui aspira il mondo, sostanzialmente è assenza di conflitto, con l’eliminazione di tutte le cause che minano a questa pace. Ma tornando al versetto iniziale, vediamo di capire il contesto nel quale Gesù pronuncia queste parole, dato che è un momento molto triste per Lui, poiché da lì a poche ore il Signore sarebbe stato arrestato, processato e condannato a salire sulla croce; mentre i discepoli sarebbero stati dispersi e perseguitati. Inoltre, il Signore aveva anche detto che il Suo spirito era turbato a causa del tradimento di Giuda. Giovanni 13:21«Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e testimoniò e disse: “In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà”». Ed è in questo contesto che Gesù promette la Sua pace ai discepoli prima di lasciarli. Ora, può sembrare una contraddizione parlare loro di pace in quei momenti, quando le nubi oscure della morte incombevano su di loro. Dobbiamo forse intendere che il Signore ha pronunciato parole di circostanza, con le quali cercava di incoraggiarli in quei momenti di angoscia e di dolore che li attendevano? Certo che no! Forse noi possiamo usare parole di conforto che sono vuote di significato verso chi soffre, ma no di certo il Signore, per Lui non è stato così!
La pace è un desiderio a cui anela ogni essere vivente, ma per la maggioranza è solo un sogno utopico! Che senso ha parlare di pace quando nel mondo sono in corso innumerevoli conflitti di ogni tipo? Sì, è vero, sembra un po’ anomalo farlo quando le nubi nere della guerra incombono sulle nostre teste. Inoltre, il bombardamento non è solo quello di ordigni che esplodono, ma è soprattutto quello mediatico, fatto di informazioni in tempo reale su tutto ciò che accade nelle parti più remote del mondo. La durezza delle immagini che raggiungono i nostri dispositivi mobili è in molti casi davvero terrificante e stressante. Come possiamo avere la pace se da un momento all’altro può scoppiare una guerra nucleare e distruggere il mondo? Come possiamo stare sereni se il potere distruttivo è nelle mani di pochi potenti della terra, la cui moralità è pari a zero e anche la loro stabilità emotiva e psicologica è molto labile o evanescente? Possiamo davvero avere pace nel mondo in cui viviamo? La stessa cosa accade anche nella sfera personale, familiare o sociale. Le statistiche ci dicono che i casi di divorzi dovuti a “differenze inconciliabili” si sono moltiplicati negli ultimi anni. In molti luoghi, la violenza di genere continua a essere un vero problema sociale, non passa giorno che non si sente parlare di femminicidio. La violenza sociale è fuori controllo, la gente litiga e si ammazza per futili motivi. Un fatto di cronaca accaduto di recente, narrava la storia di un ragazzo che voleva provare l’ebrezza di un omicidio, pertanto ha scelto una vittima a caso è l’ha uccisa, tutto questo per gioco o per noia. Il grado di follia a cui siamo arrivati è senza precedenti! Le continue esplosioni sociali per i motivi più disparati non fanno altro che alimentare l’instabilità, a volte il grado di tensione cresce così tanto che si ha paura anche a uscire di casa in pieno giorno. Il mondo vuole la pace, si fanno anche cortei inneggiando alla pace, ma questa pace gli sfugge tra le dita e resta una chimera irraggiungibile. Molti pensano che l’unica pace che possiamo ottenere è con il momento della nostra morte, quando diranno: “riposa in pace”!
Ebbene, anche se è vero che quando riflettiamo su ciò che accade intorno a noi è drammatico e deprimente, è interessante notare che il tempo in cui il Signore prometteva la pace ai suoi discepoli non era migliore del nostro tempo. Gesù promette la pace poche ore prima del suo arresto e flagellazione, da lì a poco sarebbe stato inchiodato sulla croce, e i suoi discepoli sarebbero rimasti soli, disorientati, avviliti e perseguitati. Cosa gli avrebbe riservato il futuro? Molto probabilmente, alcuni temevano per la propria vita. Perché il Signore gli parla di pace, sapendo che avrebbero dovuto affrontare le persecuzioni? In cosa consiste la vera pace? Se vogliamo parlare di pace, dobbiamo innanzitutto chiarire a quale tipo di pace si riferiva il Signore, perché quella è la vera pace. Come già accennato per noi la pace è l’assenza di problemi o conflitti, il godimento dei comfort, il vivere nella tranquillità e nell’abbondanza economica, avere tutto ciò di cui abbiamo bisogno, senza ansia o stress…etc. Ma era questa il tipo di pace a cui si riferiva il Signore? No di certo! Il contesto in cui il Signore fece loro questa promessa non era per nulla caratterizzato dall’assenza di circostanze problematiche, né tanto meno era segnato dalla pace esterna. Infatti, il brano biblico ci dice che quando il Signore pronuncia questa promessa di pace, il mondo giudaico era in subbuglio e i principali leader del giudaismo complottavano per eliminarlo dalla scena. Inoltre, Gesù aveva appena annunciato il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro. C’erano problemi dentro e fuori, ma come poteva parlare loro di pace? Ovviamente, il Signore stava parlando di una pace diversa, che è soprannaturale, ed è una pace che ti tranquillizza o rasserena anche in mezzo alla tempesta, che sono i grandi problemi che avremo nella vita.
2 - AVERE PACE NELLE PROVE
Ma in cosa consiste questa pace compatibile con le difficoltà della vita?
Dalla prospettiva del Signore, questa pace arriva dal rapporto o conoscenza personale che abbiamo di Dio. Il Signore, oltre ad averci voluti e creati, ci ama e si prende cura di noi in ogni circostanza, non siamo mai lasciati in balia di eventi fortuiti o casuali; poiché Egli ha il controllo di ogni singolo evento che accade sulla terra e nella nostra vita. E solo con la vera conoscenza o fiducia che abbiamo in Dio che possiamo sperimentare questa pace e riposare in Lui, qualunque cosa ci accada. Perché è Dio la fonte della pace autentica! Il problema è che l’uomo cerca la pace nei posti sbagliati e la cerca nelle cose materiali, ma è destinato a fallire; poiché senza Dio non c’è pace. È interessante notare che la promessa del Signore ai suoi discepoli di donare loro la pace viene dopo l’annuncio della promessa che avrebbe inviato loro il Consolatore, lo Spirito Santo. La presenza dello Spirito Santo in noi produce uno dei frutti dello Spirito nel credente che è appunto la pace (Galati 5:22). È importante comprendere questo, perché la pace autentica che Cristo offre non si ottiene con nessun mezzo umano, ma è un dono dello Spirito Santo.
Perché è importante avere lo Spirito Santo per avere la pace?
Per avere pace nella nostra vita è necessario avere la coscienza pulita. Se siamo tormentati dal rimorso delle cattive azioni passate, queste ci disturbano giorno dopo giorno e non ci permettono di vivere in pace. La coscienza sporca distrugge la pace, e solo Dio può risolvere questa situazione quando ci avviciniamo a Lui per chiedere e ricevere il Suo perdono generoso.
Gesù disse: “Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Di peccato, perché non credono in me; di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato” (Giovanni 16:7-11).
Lo Spirito Santo avrebbe convinto il mondo di tre cose: peccato, giustizia e giudizio (v. 8). Perché lo Spirito Santo convince di peccato? Lo scopo per cui lo Spirito convince una persona del peccato presente nella sua vita è perché questa giunga a confessarlo e abbandonarlo, solo allora riceverà il perdono di Dio e sperimenterà la pace. Perché lo Spirito Santo convince di giustizia? Il Signore durante il Suo ministero terreno ha incarnato la giustizia e chiunque lo guardava poteva comprendere cosa volesse dire vivere una vita giusta; ed è per questo che lo Spirito Santo ci convince a vivere una vita giusta come quella del Signore, del resto Gesù ha detto dello Spirito Santo: “Egli testimonierà di Me” (Giovanni 15:26). Inoltre, lo Spirito Santo ci convince che in Cristo siamo stati giustificati o resi giusti. Romani 5:9 «Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ ira». Sapere che non passeremo per un giudizio di condanna non può che darci una pace incommensurabile. Perché lo Spirito Santo convince di giudizio? Satana, il principe di questo mondo, è stato giudicato (Giovanni 12:31)…e se Satana che è caduto nel peccato è stato giudicato, allo stesso modo anche chi rifiuta il dono della salvezza sarà sottoposto allo stesso giudizio. Lo Spirito ci mostra le conseguenze alle quali andiamo incontro se rifiutiamo il Suo appello. L’opera dello Spirito Santo in ogni persona è quella di portare gli uomini a credere in Gesù Cristo come personale Salvatore, strappandoli così dal giudizio di condanna. Inoltre, la Sua opera non finisce quando una persona arriva a credere e ad accettare Gesù; Egli dopo aver lavorato dall’esterno comincia a lavorare dall’interno del credente per fargli vivere una vita santa e libera dal peccato.
Con queste tre azioni che compie lo Spirito Santo in noi possiamo sperimentare la pace e il vero riposo in Dio. Tutto quello che cerchiamo nel mondo o in altre cose o persone finirà per provocarci solo ansia, preoccupazioni e incertezze. Ma la vera pace interiore si sperimenta con la certezza che tutti i nostri peccati sono stati perdonati dalla Sua grazia, e che ci siamo riconciliati con Dio e riappropriati della vita eterna. Questa è una benedizione infinitamente migliore di qualsiasi possesso o felicità materiale.
Quanto costa raggiungere la pace?
La pace che il mondo ricerca non si realizzerà mai, e Gesù lo aveva profetizzato, dicendo che le guerre non sarebbero mai cessate, anzi si sarebbero incrementate sempre più prima del Suo ritorno. Inoltre, profetizza anche grandi disastri, catastrofi e contagi epidemici, man mano che ci avviciniamo alla fine.
Matteo 24 :7- 8 «Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi. Ma tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto».
Ma sia che si parli di conflitti internazionali o di relazioni personali, i rimedi che vengono usati assomigliano a delle “toppe”, che molto presto si romperanno nuovamente e, sebbene siano soluzioni provvisorie, lasciano comunque innumerevoli situazioni irrisolte e ferite aperte che sono fonte di grandi dolori. Ma non è così quando parliamo della pace che Cristo offre agli esseri umani, la Sua pace è autentica e rimargina qualsiasi ferita, oltre a cancellare ogni cosa del passato. In questo consiste il Vangelo, la buona notizia di Dio, conosciuta anche come «vangelo della pace» (Efesini 6:15). Gesù Cristo salendo sulla croce e pagando con il Suo sangue, ha riscattato l’umanità dalla morte eterna. Il Signore si è sostituito all’uomo peccatore, poiché si è caricato su di Lui il peccato che condannava l’umanità alla morte eterna, regalandoci la Sua vita eterna. La pace di Cristo non è stata compresa da tutti i Suoi discepoli, ma da pochi, i quali hanno anche dato la loro vita per questo Evangelo. Tra questi ricordiamo Stefano, che mentre sanguinava per le ferite causate dalle pietre che i violenti ebrei oppositori del cristianesimo gli lanciarono con tutta la loro rabbia. Mentre Stefano moriva, pregava il Signore di perdonarli, così come lui era stato perdonato da Gesù Cristo. Coloro che hanno visto il suo volto in quei momenti, e hanno ascoltato ciò che disse prima di morire, confermava che egli godeva della pace di Cristo.
Atti 7:55-60 «Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio, e disse: “Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”. Ma essi, mandando alte grida, si turarono gli orecchi e tutti insieme si avventarono sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. Così lapidarono Stefano, che invocava Gesù e diceva: “Signor Gesù, ricevi il mio spirito”. Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: “Signore, non imputare loro questo peccato”. E, detto questo, si addormentò».
Nella Bibbia troviamo anche l’episodio di Paolo e Sila, quando arrivarono a Filippi per predicare il Vangelo di Gesù Cristo. Gli apostoli prima di finire la loro missione furono crudelmente frustati in modo del tutto ingiusto, e furono rinchiusi in una delle celle di massima sicurezza. Ma cosa fecero in quella prigione buia? La Scrittura ci dice che: «Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano» (Atti 16:25). Paolo e Sila godevano della pace di Cristo.
3 - GESÙ È LA PACE
Il Signore ha parlato di pace, ma ha anche dimostrato con la Sua stessa vita cosa vuol dire avere la pace o essere in pace. Andiamo a vedere tre importanti aspetti della Sua vita.
1. Era la pace che lo aveva caratterizzato per tutta la vita
Innanzitutto ci fa capire a che tipo di pace si riferisce, che come abbiamo già detto non è assenza di problemi. Questo è interessante perché ci porta a pensare e riflettere sulla serenità che Egli ha sempre avuto di fronte a tutte le circostanze avverse che ha passato nella Sua vita. Durante il Suo ministero, ha presentato e predicato le verità bibliche e lo scopo della Sua missione, ossia che era venuto per salvare l’umanità dalla morte eterna. I Suoi insegnamenti e le Sue argomentazioni furono ripetutamente messi in discussione dai suoi nemici, che lo insultarono nei peggiori modi immaginabili, ma una santa serenità lo accompagnò in ogni momento della Sua esistenza. Un episodio interessante lo troviamo in Matteo 8:23-27, dove vediamo Gesù dormire in barca, mentre infuria la tempesta. Chi potrebbe dormire in pace in una barca sbattuta dal forte vento e dalle onde? Gli stessi discepoli erano impauriti e temevano che stessero per affondare, ma il Signore, con imperturbabile compostezza, dormiva in pace. Nessun pericolo era mai riuscito a intaccare il Suo spirito di ansia e di paura. Anche quando lo maledissero e lo schiaffeggiarono, non reagì e non imprecò, ma pregò pazientemente per i suoi nemici. Anche Pilato, il governatore romano, abituato a trattare con i prigionieri condannati alla crocifissione, notò in Cristo un atteggiamento totalmente diverso, che lo portò perfino ad avere un certo timore. Cristo è stato oppresso e perseguitato come nessun altro uomo, ma non perse mai la pace, perché Egli è il Principe della pace. C’erano sempre nemici intorno a lui disposti a pervertire le sue parole, diffamare il suo carattere o generare sospetti su di lui, ma non perse mai la pace che lo caratterizzava. Si tratta, quindi, di una pace che, dopo essere stata messa alla prova sui vari campi di battaglia, era sempre risultata vittoriosa. Ed è quella stessa pace che promette ai sui discepoli e a tutti quelli che credono nel Suo nome.
2. La Sua pace è stata acquistata con la morte in croce
La pace che lo caratterizzò per tutta la Sua vita, si vede anche nei momenti più bui che ha dovuto affrontare. Gesù in diverse occasioni sentì un profondo turbamento della Sua anima.
Giovanni 12: 27 «Ora l’anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo io sono giunto a quest’ora».
Erano i momenti in cui si trovò di fronte alla terribile sofferenza della croce, ma soprattutto dal fatto che sperimenterà la separazione dal Padre (Marco 15:34). Paradossalmente, proprio Colui che avrebbe portato la pace ai suoi discepoli, avrebbe sofferto nello spirito e nel corpo. Ma questo era il costo che doveva pagare affinché noi ora possiamo godere della Sua pace, che è la riconciliazione con Dio e la vita eterna che possiamo riavere. La pace che Cristo ci offre è stata ottenuta a un prezzo molto alto; possiamo quindi dire, che la Sua pace è stata comprata con la Sua morte. Efesini 2:13,14 «Voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. Lui, infatti, è la nostra pace».
3. La pace era una promessa messianica
La pace è una delle caratteristiche fondamentali del regno messianico profetizzato nell’Antico Testamento.
Isaia 52:7 «Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo DIO regna!».
Isaia 9:6 «Non ci sarà fine all’incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo farà lo zelo dell’Eterno degli eserciti».
Ezechiele 37:26 «Stabilirò con loro un patto di pace: sarà un patto eterno con loro; li renderò stabili, li moltiplicherò e metterò il mio santuario in mezzo a loro per sempre».
In questi e in altri brani dell’Antico Testamento è profetizzato un mondo nel quale il Messia avrebbe regnato per sempre. Pertanto, quando Gesù disse: “Vi lascio la mia pace”, sta sottintendendo che Lui è il Messia promesso, che deve ritornare per regnare.
Salmi 145:13 «Il tuo regno è un regno eterno e il tuo dominio dura per ogni età».
La pace di Cristo è compatibile con le tribolazioni della vita, mentre la pace a cui aspira il mondo consiste proprio nell’eliminazione di tutte queste difficoltà. La pace del mondo, anche se può essere raggiunta sarà sempre di breve durata, mentre quella che Cristo concede durerà per tutta l’eternità e ogni credente potrà goderne nella nuova terra.
Apocalisse 21:1-5 «Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c’era più. E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte, né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate». Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove».
4 - CONCLUSIONI
La pace che gli uomini cercano per sé stessi si basa spesso su un negligente compiacimento verso il peccato, mentre la pace di Cristo consiste nel risolvere innanzitutto il peccato, fonte di tutti i problemi dell’umanità. La pace del mondo ha a che fare con i beni materiali, i piaceri della carne, la soddisfazione delle passioni dell’uomo naturale (orgoglio, vendetta, sesso, prestigio, fama, onore, ricchezza…), ma la pace di Cristo ha a che fare con il riposo della coscienza e la libertà da ogni schiavitù di peccato. Il mondo cerca la pace attraverso la distrazione e l’evasione dai problemi e responsabilità che gli sono sgradevoli. Cercando di raggiungere questo obiettivo attraverso infinite distrazioni, ma spesso si rifugiano nell’uso di sostanze molto pericolose, come la droga o l’alcol. Tutto ciò ha lo scopo di stordire la coscienza per cercare di calmarla, ma questo non produce nessuna pace, semmai aumenta il disagio. La vera pace di Cristo è proprio quella che ci serve per risolvere qualsiasi problema che si presenta, perché Lui è con noi e interverrà sempre e risolverà qualsiasi nostra avversità.
Geremia 32:27 «Ecco, io sono l’Eterno, il DIO di ogni carne; c’è forse qualcosa troppo difficile per me?».
Isaia 43:2 «Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà».
1Pietro 5:7 «gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi».
La pace nel mondo, solitamente si realizza con le armi e lascia dietro di sé una scia immensa di morte e desolazione. Ma come si può chiamare pace, se si stabilisce con la violenza, il terrore e la morte? Al contrario, la pace di Cristo è gentile, non è mai imposta con la forza, e si fonda sulla giustizia; del resto il Signore disse, che la pace non potrà mai passare attraverso le armi: «Tutti coloro che prendono la spada, di spada moriranno» (Matteo 26:52). La pace che il mondo ricerca è una chimera che fallisce ogni volta che viene messa alla prova, difatti la bibbia dice: «Non c’è pace per gli empi, dice il mio DIO» (Isaia 57:21). E anche quando i re della terra diranno: «Pace e sicurezza, allora un’improvvisa rovina piomberà su di loro» (1Tessalonicesi 5:3), perché questa non è una vera pace, ma un patto di non belligeranza che esclude comunque Dio dalla vita degli uomini. La pace non si ottiene solo posando le armi, ma amando Dio e osservando i Suoi comandamenti; poiché l’ubbidienza dei comandamenti ci guida sulla via della pace: “Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia, come le onde del mare” (Isaia 48:18).
Senza Dio non si può avere la vera pace, e come specificano le Scritture il mondo giace sotto il maligno, ed è lui che fomenta l’odio, egoismo, liti, amarezza, cattiveria, violenza, orgoglio, vanità e altro ancora…ma al mondo tutto questo piace, e se piace seguire Satana e il male, la pace di Cristo non può trovare posto. Il Signore poco prima di morire, disse ai suoi discepoli: «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me» (Giovanni 14:1), in altre parole gli sta dicendo di non avere paura e di continuare a fidarsi di Lui. Gesù conosceva bene le molteplici difficoltà che i suoi discepoli avrebbero dovuto affrontare, ed è per questo che li esorta a non guardare né alle difficoltà, né a se stessi; ma a continuare a fissare lo sguardo su di Lui e sulle Sue promesse, affinché non diventassero inquieti e perdessero ogni speranza e coraggio. Questo insegnamento è valido in ogni tempo, anche per te che stai leggendo: non lasciarti intimorire o spaventare da niente e nessuno. Inoltre, non dimenticare mai che la paura o il terrore è una delle armi più potenti che il nemico di Dio usa contro di noi per paralizzarci.
Perché i credenti godono di così poca pace?
Sembra che per i primi cristiani la paura fosse incompatibile con la fede. Sia nella Bibbia che nella storia secolare, abbiamo abbondanti esempi di credenti disposti a perdere tutto, anche la vita, pur di rimanere fedeli a Cristo. È ancora così? Certamente, anche in questo tempo il Signore ha dei seguaci fedeli, ma a volte viene il sospetto che ci siano sempre più credenti la cui ansia per le cose di questo mondo sembra aver preso il sopravvento, facendo svanire la pace di Cristo dalle loro vite. Se ciò accade, dobbiamo porvi rimedio e subito, magari ricordandoci alcuni testi biblici, come:
Filippesi 4:6-7 «Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù».
Matteo 6 :31-34 «Non siate dunque in ansietà, dicendo: “Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?”. Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».
Le preoccupazioni, lo stress, l’ansia e l’agitazione del nostro cuore deriva dall’ignorare la Parola di Dio e dall’aver smesso di guardare a Dio con fiducia. La pace che il Signore ha promesso si raggiunge solo attraverso una fede autentica, ed è necessario restare fermi e calmi difronte a qualsiasi problema, mentre attendiamo le istruzioni che Dio ci suggerisce per risolverlo; ovviamente, può anche accadere di vedere un Suo intervento soprannaturale. Purtroppo, il mondo rifiuta la pace di Dio, anche se il Signore è disposto a dare agli uomini molto più di quanto essi desiderino o sperino ricevere. Efesini 3:20 «Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo…».
Salmi 81:10 «Io sono l’Eterno, il DIO tuo, che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto; apri la tua bocca e io la riempirò».
E questo è ciò che può accadere anche nella tua vita, perdendo la vera pace. Chiunque rifiuta Dio, credendo di poter raggiungere la pace con i propri mezzi è destinato a fallire, sempre! È sorprendente che dopo tanti secoli di storia, l’umanità non abbia ancora imparato a riconoscere i propri errori, che continua ripetere all’infinito. L’uomo e le sue capacità non sono la soluzione, ma la causa del problema. L’umanesimo ha sempre dimostrato la sua incapacità e inutilità nel cambiare il mondo. La realtà è che senza Dio l’uomo non potrà mai godere della pace nel suo cuore, né nei rapporti con il prossimo. Il Signore si rammaricò del rifiuto della Sua persona, vedendo la ribellione degli abitanti di Gerusalemme e pianse per loro. Luca 19:42 dicendo: «Oh, se tu, proprio tu, avessi riconosciuto almeno in questo tuo giorno le cose necessarie alla tua pace! Ma ora esse sono nascoste agli occhi tuoi. Gli ebrei erano il suo popolo eletto, ma avevano rifiutato il loro Messia, per questo non avrebbero conosciuto la pace, e questo è quello che vive il nostro mondo oggi. Purtroppo, per alcune persone, Dio rappresenta una minaccia alla loro libertà; in modo tale che mentre vivono schiave dei loro peccati, vedono in Colui che potrebbe liberarli e dargli la pace, un carceriere, peggiore di quello (Satana) che le tiene schiave del peccato e succubi della morte eterna. A ogni modo, non vogliamo concludere questa riflessione senza invitarti a sperimentare la pace che Dio ti vuole offrire: vieni a Cristo, il quale ti dice: «Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo» (Matteo 11:28). La Sua promessa di pace è reale, e solo Lui può darti una nuova ripartenza e una vita piena di pace e gioia; poiché non c’è nessun altro come Lui. Come abbiamo già ampiamente spiegato né le ricchezze, né le glorie terrene rendono il cuore veramente felice, appagato o in pace, anzi lo rendono ansioso e stressato. Solo quando realizzi e sperimenti la pace di Dio nel tuo cuore, trovi il riposo e la serenità.
La pace di Gesù si realizza in almeno quattro modi:
1) Il Signore ti dona la Sua pace, quando ti arrendi a Lui e sperimenti il perdono dei tuoi peccati, la riconciliazione con Dio e la vita eterna che avrai nella nuova terra!
2) il Signore ti dona la sua pace, proprio nei momenti difficili che dovrai affrontare, perché il Signore ha promesso di essere sempre con te qualunque cosa accada, e che il Suo intervento e sostegno non ti mancherà mai.
3) Una mente e un cuore in pace sono la conseguenza del riconoscere che Dio è un Padre amorevole, che ha un proposito per la tua vita e ti guida per realizzarlo.
4) Possiamo sperimentare la Sua pace nell’osservare la Sua legge, che ci libera dal male e dalla schiavitù di peccato e di morte eterna.
Prova e sperimenta anche tu cosa vuol dire vivere in pace e avere una vita vittoriosa in Cristo!
E quando il Principe della Pace ritornerà, allora vi sarà pace in ogni luogo e per tutta l’eternità.
Numeri 6:22-26 «L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo …: “L’Eterno ti benedica e ti custodisca! L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! L’Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace!”».
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