In alcune denominazioni viene insegnato che il parlare in lingue straniere o sconosciute sia un segno o una manifestazione dell’essere stati battezzati dallo Spirito Santo. Negli ultimi tempi si sta diffondendo questo insegnamento che, a prima vista potrebbe sembrare biblico, ma di fatto non è così. Questa dottrina nasce in ambito pentecostale, però si è infiltrata anche in molte altre  denominazioni evangeliche come i battisti, metodisti, luterani e persino nel cattolicesimo, in particolare nei gruppi di rinnovamento carismatico. Tutto questo fermento o apparente risveglio spirituale sembrerebbe essere una nuova pentecoste, ma alla luce della Scrittura ci sono elementi che stridono e non collimano con la Bibbia. Generalmente, in queste chiese dove si manifesta la glossolalia (parlare in lingue), vi sono anche delle guarigioni miracolose e il cadere nello spirito o cadute all’indietro, dopo il tocco del predicatore. Le chiese coinvolte sono unanime nel sostenere che le manifestazioni sopra citate sono opera dello Spirito Santo e che nessuno può compiere guarigioni o parlare lingue sconosciute se non ha ricevuto il battesimo nello Spirito Santo. Inoltre è curioso come questi insegnamenti hanno uno sfondo ecumenico, poiché uniscono molte chiese che hanno visioni e dottrine diverse, ma che convergono su queste manifestazioni soprannaturali. In questo studio andremo ad analizzare cosa sia un autentico dono di lingue e vedremo anche come Satana può ingannare attraverso l’imitazione di carismi come quello di guarigione, profezia e lingue.

 

 

1- COSA È IL DONO DELLE LINGUE?

Sui social si vedono sempre più spesso predicatori che parlano lingue sconosciute, che impongono le mani e accadono presunte guarigioni, con tanto di telecamera a favore per immortalare l’evento e pubblicizzarlo sulle varie piattaforme internet, radio e televisioni. Poi ci sono anche quelli che pubblicizzano questi eventi, invitando le persone a partecipare ad incontri o conferenze sul tema, promettendo che in quell’incontro avverranno miracoli e manifestazioni soprannaturali. Nel mondo evangelico carismatico, si esorta e incoraggia i credenti a ricercare queste esperienze. In queste chiese sembrerebbe esserci un fervore spirituale, motivato dal desiderio di avere nuove ed entusiasmanti esperienze religiose. Sebbene il ricercare una maggiore comunione con il Signore e un risveglio spirituale della propria fede siano sempre lodevoli, dobbiamo considerare che non tutte le esperienze soprannaturali, come il parlare in lingue o guarire costituiscono una  prova della sua autenticità divina.

Lo stesso Gesù, parlando di queste cose disse: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”» (Matteo 7: 21-23). NR

Matteo 7: 23 «E allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità”». ND

Avete capito bene? Gesù chiama molti di questi profeti e guaritori… malfattori o operatori d’iniquità! E dice anche: “Io non vi ho mai conosciuti!”. Eppure, queste persone operavano e operano ancora oggi miracoli usando il nome di Gesù Cristo, si spacciano per suoi ministri e profeti, per non parlare di quelli che oggi si fanno chiamare impropriamente apostoli! Tutte le esperienze spirituali o soprannaturali devono essere giudicate e vagliate alla luce della Parola di Dio, e non viceversa, poiché il miracolo o l’evento soprannaturale non è mai la prova di autenticità divina: il fine non giustifica i mezzi. Soltanto la Parola di Dio è in grado di giudicare se un’esperienza è di origine divina, umana o diabolica.

Andiamo ad analizzare brevemente alcuni punti e le pratiche propagate da questi movimenti carismatici o pentecostali che contraddicono i chiari insegnamenti della parola di Dio.

Come riconoscere un autentico dono di lingue?

Il vero dono delle lingue, detto anche  glossolalia, è la capacità soprannaturale di parlare una lingua straniera senza mai averla imparata o sentita prima. L’apostolo Paolo ha trattato questo argomento in 1 Corinzi 14, nel quale espone la sua opinione con l’intento di mettere ordine nella chiesa dell’epoca, ma anche di dissuadere, o per meglio dire di invitare i fratelli a ricercare doni migliori come il profetare e non quello di parlare in lingue.

1 Corinzi 14: 2 -13; 19 «perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo comprende, ma egli in spirito proferisce misteri. Chi profetizza, invece, parla agli uomini per edificazione, esortazione e consolazione.  Chi parla in altra lingua edifica se stesso, ma chi profetizza edifica la chiesa.  Io vorrei che tutti parlaste in lingue, ma molto più che profetizzaste, perché chi profetizza è superiore a chi parla in lingue a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione.  Ma ora, fratelli, se venissi a voi parlando in lingue, che vi gioverei se non vi parlassi per mezzo di rivelazione, o di conoscenza, o di profezia, o di insegnamento?  Le cose inanimate stesse che emettono un suono, come il flauto e la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra?  Se infatti la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?  Così anche voi, se con la lingua non proferite un parlare intelligibile, come si comprenderà ciò che è detto? Sarebbe infatti come se voi parlaste all’aria.  Vi sono, ad esempio, tante varietà di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi è senza significato.  Se dunque io non comprendo il significato del suono, sarò come uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me.  Così anche voi, poiché siete desiderosi di avere doni spirituali, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa.  Perciò chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare…   Ma nell’assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole in altra lingua».

Quindi, il dono delle lingue consiste nell’esprimersi in un linguaggio differente dalla propria lingua madre. Chi ha un autentico dono di lingue parla una lingua a lui sconosciuta, ma che è intellegibile e comprensibile, ossia parlata da altri popoli o in altre nazioni di questo mondo. Questo è quello che è successo nel libro degli Atti alla pentecoste, quando lo Spirito Santo discese sui discepoli.

Atti 2: 1-4 «Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro.  Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi».

Quando accade questa effusione di Spirito Santo, i discepoli si ritrovarono a parlare lingue straniere, e coloro che li ascoltavano erano in grado di riconoscere la propria lingua.

Atti 2: 6-11 «Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa?  Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,  della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio NELLE NOSTRE LINGUE !».

Per contro, quando si sente parlare in lingue qualche membro di queste chiese carismatiche, si ascolta un farfugliare di suoni che sono un balbettio sconnesso, fatto di parole incoerenti e prive di significato.  Di solito, in questi ambienti, prima che qualcuno parli lingue sconosciute si deve creare un’atmosfera adeguata perché questo avvenga; solitamente queste manifestazioni sono a seguito di musiche, canti, luci e balli, tali da creare una specie di ipnosi ed esaltazione collettiva. Ecco che, quando si crea l’atmosfera giusta, qualcuno comincia  a parlare lingue strane e misteriose, del tutto sconosciute agli uomini. Studi meticolosi ed esaustivi, fatti in questi ambiti, hanno dimostrato che quello che avviene in queste sedi non è riconducibile allo Spirito Santo, ma è di altra natura e fonte. Ma quali prove ci sono? Mentre le persone era intente a farfugliare lingue strane o sconosciute, sono state registrate e si è potuto appurare dati interessanti. Gli studiosi di linguistica sono giunti alla conclusione che quelle frasi non hanno basi linguistiche, in quanto non presentano alcuna struttura o regola grammaticale caratteristica di una lingua parlata. Pertanto, le “lingue” che si parlano in ambito pentecostale, non sono altro che un “discorso estatico”, formato dall’emissione confusa e ripetuta di sillabe e suoni in uno stato di estasi, ma totalmente incomprensibili e senza senso. Tra l’altro, questi fenomeni sono spesso accompagnati da urla, grugniti, pestare i piedi, tremori, ballare o movimenti incontrollati come ruotare su sé stessi o cadere per terra, convulsioni e altre manifestazioni fisiche anormali, che sono riconducibili a forme di possessione demoniaca, che non si armonizzano con le norme bibliche di decoro, decenza, ordine e autocontrollo.

1Corinzi 14:32 «Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti»

1Corinzi 14:33 «perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace; e così si fa in tutte le chiese dei santi».

1Corinzi 14:40 «Ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine».

Galati 5:22 «Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo».

Secondo la Bibbia, i doni spirituali, compreso quello delle lingue, vengono dati da Dio a ciascuno come lo Spirito Santo vuole, secondo la Sua volontà e i suoi propositi e non secondo il desiderio dell’uomo.

1Corinzi 12:7-11 «Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune.  A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza;  a un altro fede, dal medesimo Spirito; a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti;  a un altro diversità di lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Or tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole».

Quindi, coloro che insistono sul fatto che chi è battezzato dallo Spirito Santo deve parlare in lingue, sta contraddicendo la Bibbia; poiché la stessa dice che tutti quelli che sono battezzati nello Spirito NON devono o possono parlare tutti in lingue.

1Corinzi 12:28-30 «E Dio ne ha costituiti alcuni nella chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori; poi ha ordinato le potenti operazioni; quindi i doni di guarigione, i doni di assistenza e di governo e la diversità di lingue.  Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti dottori?  Hanno tutti il dono di potenti operazioni? Hanno tutti i doni di guarigioni? Parlano tutti diverse lingue? Interpretano tutti?». 

La risposta a queste domande è NO!!! Come non tutti sono profeti o guaritori, allo stesso modo NON tutti devono parlare in lingue. Fuggite lontano da coloro che dicono che se non parli in lingue non hai ricevuto il battesimo dello Spirito Santo. I pentecostali moderni, al contrario di quanto insegna la Bibbia, cercano ardentemente di parlare lingue sconosciute; poiché le considerano il segno evidente del battesimo dello Spirito Santo. Purtroppo, questi errati insegnamenti portano alcuni credenti a dubitare persino della propria conversione, e in alcuni casi si sentono in obbligo di emettere suoni senza senso per non essere malvisti o additati come persone non consacrate. Nel corpo di Cristo (chiesa) ogni persona ha un suo ruolo, e i doni sono volutamente diversificati perché servono per l’edificazione, il servizio e l’utile comune. I doni servono per il perfetto funzionamento armonico dell’intero organismo e per la crescita collettiva e non per fare spettacolo o esibizionismo.

1Corinzi 12:17-20 «Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? Ci sono invece molte membra, ma vi è un solo corpo».

2 - LINGUE ANGELICHE E INTERPRETAZIONI DELLE LINGUE

Adesso andiamo ad analizzare altri due problemi, e sono le lingue angeliche o celestiali e l’interpretazione delle lingue. La Bibbia insegna che l’uomo deve amare Dio con tutto il suo cuore, anima, mente e con tutta la sua forza e la sua comprensione. Come si può lodare, cantare o pregare Dio, quando quello che avviene in questi stati di estasi è confusione, disordine e parlare incomprensibile? Noi dobbiamo adorare e lodare Dio nella piena consapevolezza; poiché l’adorazione coinvolge tutto il nostro essere e le nostre facoltà emotive, spirituali, fisiche e mentali. L’apostolo Paolo esorta i credenti ad avere mente e spirito sempre connessi.

1Corinzi 14:7-9 «Le cose inanimate stesse che emettono un suono, come il flauto e la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra?  Se infatti la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?  Così anche voi, se con la lingua non proferite un parlare intelligibile, come si comprenderà ciò che è detto? Sarebbe infatti come se voi parlaste all’aria».

1Corinzi 14:15 «Che si deve dunque fare? Pregherò con lo spirito, ma lo farò anche con la mente; canterò con lo spirito, ma canterò anche con la mente».

Dio desidera che coloro che lo lodano o adorano siano nel pieno controllo delle loro facoltà mentali e spirituali, e non dei “fuori di sé” o in uno stato di isteria, ipnosi, estasi spirituale, o peggio ancora se guidati da strane forze o poteri, senza sapere cosa stanno facendo o dicendo. Secondo la concezione pentecostale, durante il parlare in lingue, la mente, intelletto e comprensione rimangono acquiescenti, in uno stato di trance, senza comprendere ciò che si dice o fa, e si è sotto il controllo di una forza esterna. Ma tutto questo non è assolutamente biblico, somiglia molto di più ad uno stato medianico, queste sono le basi per una possessione demoniaca.

Vediamo ora un altro aspetto delle lingue sconosciute, visto che vi sono alcuni che sostengono che chi parla lingue non comprensibili o non interpretabili è perché sta parlando una lingua angelica. Anche questa affermazione non trova nessun riscontro biblico, poiché l’unico passo che allude a questo concetto lo troviamo in  1Corinzi 13:1 «Quand’anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo». In questo testo Paolo non sta dicendo che parla lingue angeliche, ma dice: “quand’anche”, nell’ipotesi che… ma non che lui parla lingue angeliche. L’apostolo sta solo usando un termine di paragone, nulla di più.

 

Cosa è il dono dell’interpretazione delle lingue?

1Corinzi 12: 8-10  «A uno infatti è data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza; a un altro fede, dal medesimo Spirito; a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti; a un altro diversità di lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue».

1Corinzi 14:5 «… perché chi profetizza è superiore a chi parla in lingue a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione».

Come Dio concede ad alcuni la capacità di parlare una lingua sconosciuta, senza averla mai studiata o sentita prima, allo stesso modo concede ad altri la capacità di comprendere e tradurre una lingua straniera nella lingua comunemente usata o parlata; ovviamente anche in questo caso la persona non ha mai studiato l’idioma che traduce. Un aspetto molto interessante che spesso viene sottovalutato dalle chiese carismatiche o pentecostali e che, quando qualcuno parla in una lingua straniera, conosciuta e comprensibile e non il farfugliare frasi senza senso, ci deve essere sempre qualcuno che interpreta, e qualora non vi è chi interpreta, chi parla in lingue deve tacere!

1Corinzi 14:28 «Ma se non vi è chi interpreti, si taccia nella chiesa chi parla in altra lingua, ma parli a sé stesso e a Dio».

1Corinzi 14:9-11 «Così anche voi, se con la lingua non proferite un parlare intelligibile, come si comprenderà ciò che è detto? Sarebbe infatti come se voi parlaste all’aria. Vi sono, ad esempio, tante varietà di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi è senza significato. Se dunque io non comprendo il significato del suono, sarò come uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me».

Paolo su questo argomento è categorico, chi parla in un’altra lingua durante il culto di lode, se non è presente un interprete, la persona che parla un lingua sconosciuta deve tacere, e questo perché tutti gli ascoltatori devono comprendere quello che viene detto! Ma come potrebbero capire se non vi è chi interpreta? Questo aspetto viene trascurato in moltissime chiese, anche perché le lingue parlate in questi luoghi, spesso sono frasi sconnesse e suoni senza senso che non possono essere tradotti, contravvenendo a quanto dice la Bibbia. Come già accennato prima, in alcuni dei casi studiati, si è riscontrato che lo stesso discorso estatico, veniva interpretato in diverse modi, il che ne invalidava l’autenticità e dimostrava che non era opera dello Spirito Santo. Ribadiamo il concetto che, il parlare in lingue sconosciute non è una prova che evidenzia o dimostra che la persona è stata battezzata dallo Spirito Santo o che questa manifestazione proviene dallo Spirito Santo.

3 - COSA È IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO?

Nel Nuovo Testamento ci sono sette passaggi che parlano di battesimo dello Spirito Santo e quattro di questi ci riportano a Giovanni il Battista. Giovanni 1:33 «Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo”». Quindi, chi battezza con lo Spirito Santo è Gesù Cristo, il quale esortava i discepoli a non allontanarsi da Gerusalemme e di attendere la promessa.

Atti 1:4,5 «E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: “Che, egli disse, voi avete udito da me. Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni”».

Gesù, durante il Suo ministero ha promesso che, una volta salito al cielo avrebbe mandato lo Spirito Santo sulla chiesa, per guidarla fino al Suo ritorno. Giovanni 14:16-17«Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi».

Questa promessa trova il suo compimento alla pentecoste, quando le lingue di fuoco si posarono sui discepoli.

Atti 2:1-4 «Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. E all’improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi».

Il fenomeno di parlare lingue straniere alla pentecoste, aveva un triplice significato. Il primo, che era prova dell’adempimento delle profezie e della promessa di Gesù ai suoi discepoli. Secondo, serviva come segno per i non credenti a riprova dell’autenticità dei Suoi insegnamenti e per ultimo serviva per la testimonianza o evangelizzazione. Le lingue furono date prevalentemente per diffondere la Parola di Dio in altre nazioni.

Atti 1: 8 «Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra».

Nel Nuovo Testamento il battesimo di acqua e quello dello Spirito sono paralleli e dobbiamo riceverli entrambi. La domanda che Paolo rivolge ai discepoli di Efeso: “Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?” (Atti 19:2), è una domanda fondamentale per ogni credente; poiché la risposta fu negativa. Allora Paolo stese le sue mani sui discepoli e questi ricevettero il battesimo dello Spirito Santo (Atti 19:6). C’è un primo battesimo che deve esser fatto per immersione in acqua, che è per il perdono dei peccati e salvezza ricevuta e con il quale si entra a far parte del corpo di Cristo, ed uno di Spirito Santo per vivere la santificazione e la salvezza ottenuta.

1 Corinzi 12:13 «Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito».

Gesù disse: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua» (Luca 9:23). Come ogni giorno mettiamo a morte il nostro io, allo stesso modo dobbiamo chiedere ogni giorno una fresca unzione o battesimo di Spirito Santo. Lo Spirito ci viene dato per crescere nella fede, per testimoniare e per santificarci e trasformarci ad immagine di Cristo e per servire nella chiesa, secondo i doni che Lui ci concede e non per fare spettacolo nelle chiese o sui social.

Il Nuovo Testamento riporta 18 casi di effusione dello Spirito Santo, ma solo in 4 di essi vi è connessione con il dono delle lingue. La maggioranza dei passaggi biblici si riferiscono ad essere ripieni della potenza dello Spirito Santo e alla santificazione, alla quale dobbiamo tendere continuamente, e non alludono minimamente alla glossolalia. Efesini 5:18-21; Efesini 4:11-13; 1 Corinzi 6:11; Atti 4:31; 5:32;  Giovanni 16:13. Pertanto, coloro che affermano che parlare in lingue è la prova del battesimo dello Spirito Santo, sono fuori dottrina: inoltre, la Bibbia ci esorta a provare gli spiriti.

1Giovanni 4:1 «Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo».

Occorre la capacità di discernimento per distinguere ciò che  proviene da Dio, da quello che è del mondo o dai demoni.  Spesso le persone si trovano a dover distinguere e decidere tra la voce di Dio e quella degli spiriti. Le voci sono opposte tra loro, ma entrambe parlano allo spirito dell’uomo, solo che uno è buono mentre l’altro è cattivo. Per provare gli spiriti abbiamo dei capisaldi della verità, che ci mostrano se un insegnamento o dottrina è autentica o se è da rigettare. La Bibbia ci presenta quattro filtri e sono:

1- Gesù Cristo che disse: «Io sono la via, la verità e la vita…». Giovanni 14:6

2- La Bibbia – Giovanni 17:17 «Santificali nella tua verità; la tua parola è verità».

3 -La legge – Salmi 119:142 «La tua giustizia è una giustizia eterna e la tua legge è verità».

Tutti coloro che non si attengono alla Legge e alla Parola di Dio sono mendaci, falsi operai che camminano nelle tenebre, poiché privi di Spirito Santo, esattamente come dice Isaia.

Isaia 8:20 «Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c’è luce».

4- Infine, abbiamo lo Spirito Santo che è lo Spirito di verità, che ci guida in tutta la verità .

Giovanni 16:13 «Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire».

Compreso questo, ci chiediamo come può lo Spirito Santo battezzare con il dono di lingue, guarigione, profezia, quando le persone vivono nel peccato o nell’errore? La prima azione dello Spirito Santo non è quella di dare doni ai peccatori, ma di portarli al ravvedimento e pentimento. Lo Spirito Santo non viene per sigillare o suggellare il peccato, semmai viene per rimuoverlo dalla vita del peccatore e solo dopo vi fa dimora.

4 - QUALI AZIONI COMPIE LO SPIRITO SANTO IN NOI?

Giovanni 16:7-11 «Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò.  E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio.  Di peccato, perché non credono in me; di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato». 

Gesù disse che lo Spirito Santo avrebbe convinto il mondo di tre cose: peccato, giustizia e giudizio (v. 8).

Perché lo Spirito Santo convince di peccato? Lo scopo per cui lo Spirito convince una persona del peccato presente nella sua vita è perché questa giunga a pensare di avere bisogno di un Salvatore, essendo la persona impossibilitata a salvarsi da sola a causa del peccato stesso.

Perché lo Spirito Santo convince di giustizia?  Il Signore durante il Suo ministero terreno ha incarnato la giustizia e chiunque lo guardava poteva comprendere cosa volesse dire vivere una vita giusta; ed è per questo che lo Spirito Santo ci convince a vivere una vita giusta come quella del Signore, del resto Gesù ha detto dello Spirito Santo: “Egli testimonierà di Me” (Giovanni 15:26). Inoltre. lo Spirito Santo ci convince che in Cristo siamo stati giustificati o resi giusti. Romani 5:9 «Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ ira».

Perché lo Spirito Santo convince di giudizio?  Satana, il principe di questo mondo, è stato giudicato (Giovanni 12:31)…e se Satana che è caduto nel peccato è stato giudicato, allo stesso modo anche chi rifiuta il dono della salvezza sarà sottoposto allo stesso giudizio. Lo Spirito ci mostra le conseguenze alle quali andiamo incontro se rifiutiamo il Suo appello. La Sua opera in ogni persona è quella di portare gli uomini a credere in Gesù Cristo come personale Salvatore, strappandoli così dal giudizio di condanna. Inoltre la Sua opera non finisce quando una persona arriva a credere e ad accettare Gesù; Egli dopo aver lavorato dall’esterno comincia a lavorare dall’interno del credente per fargli vivere una vita santa.

Alla luce di quanto abbiamo appreso, sappiamo che il Dio della Bibbia è un Dio di ordine e non di confusione; quindi, ci domandiamo come può lo Spirito Santo battezzare con i doni di lingua e guarigione i seguaci delle diverse correnti religiose, che professano principi di fede diversi e in contrasto tra loro?

Prendiamo ad esempio il contrasto che c’è tra il cattolicesimo romano, che crede nei santi e nelle madonne come loro intercessori, e le chiese evangeliche che negano questo dicendo, giustamente, che abbiamo un solo intercessore e mediatore che è Gesù Cristo!  Però le manifestazioni del parlare in lingue o la caduta nello spirito sono le stesse in entrambe le denominazioni, e questo non può essere possibile.

Come possiamo dire che questa è la guida saggia e ordinata dello Spirito Santo in questo insieme di idee contraddittorie che trascurano la dottrina biblica e disprezzano i comandamenti di Dio… come può lo Spirito Santo battezzare, persone che violano i comandamenti? Sia nel mondo cattolico che in quello evangelico si osserva la domenica come giorno del Signore, cosa che è errata, poiché il giorno del Signore e sempre e solo il settimo, che è il sabato, come il 4° comandamento insegna! Per non parlare di altre dottrine come l’immortalità dell’anima, che prevede che al momento della morte una persona è destinata ad andare o in paradiso (presenza di Dio), o nell’inferno dantesco fatto di fiamme di fuoco, nel quale bruciare per l’eternità. Queste sono dottrine di uomini e contraddicono la Bibbia. La Scrittura dice che al momento della morte ci addormentiamo in attesa del risveglio (resurrezione), che avverrà solo dopo il ritorno di Cristo e il giudizio. I salvati o i perduti, vedranno loro destinazione eterna, solo dopo che Gesù appare nel cielo e non al momento della morte, come erroneamente insegnano queste denominazioni.

1 Tess 4: 14 -17 «Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati. Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati,  perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore».

Apocalisse 20: 6 «Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni».

Matteo 25: 31-33;41 «Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra…. Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli».

Quindi, in tutta questa confusione dottrinale babilonica, come possiamo attribuire allo Spirito Santo le manifestazioni di parlare in lingue, guarire o profetare se ci sono una marea di contraddizioni, eresie, false dottrine e spaccature anche all’interno delle stesse chiese? Gli argomenti qui elencati sono più che sufficienti a dimostrare che le esperienze del parlare lingue sconosciute, non sono altro che il farfugliando frasi senza senso che non possono e non devono essere attribuite allo Spirito Santo; poiché non provengono Dio e contraddicono le Sacre Scritture. Invitiamo tutti coloro che si trovano dentro a queste chiese che non si attengono alla verità biblica, alla legge e alla testimonianza, di prendere le distanze.

2 Corinzi 6 14-17 «Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c’è tra la giustizia e l’iniquità? E quale comunione c’è tra la luce e le tenebre? E quale armonia c’è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l’infedele? E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo». Perciò «uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò».

Purtroppo, quello che si evince in molte di queste chiese sono manifestazioni che accadono sull’onda del trasporto emotivo, dove spesso e volentieri le persone sono suggestionate e pertanto si sentono spinte a fare cose che come abbiamo visto non sono bibliche. Ma la cosa peggiore e che dove non ci sono le giuste dottrine bibliche, non c’è neanche una reale presenza dello Spirito Santo, ma ci sono altri spiriti pronti ad influenzare o a possedere le persone. Apocalisse 16: 14 «Essi infatti sono spiriti di demoni che fanno prodigi e vanno dai re della terra e del mondo intero…».

Quando un credente abbandona la propria volontà a un’intelligenza invisibile, che presume essere lo stesso Spirito Santo, commette un grande errore ed è in pericolo. La Bibbia dice chiaramente che Satana e i demoni possono ingannare coloro che non si attengono alla verità biblica, ai comandamenti e alle vere dottrine. Purtroppo, negli ultimi tempi stiamo assistendo al proliferare dei falsi profeti e dei falsi predicatori che insegnano eresie ed errate dottrine. La Bibbia ci esorta a non abbassare la guardia e ad esaminare ogni insegnamento che viene sbandierato, alla luce dei 4 filtri della verità sopra citati.

1 Re 22. 21-22 «Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò davanti al Signore, e disse: “Lo ingannerò io”. Il Signore gli disse: “E come?” Quello rispose: “Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti”. Il Signore gli disse: “Sì, riuscirai a ingannarlo; esci e fa’ così”».

2Corinzi 11:14,15 «E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce. Non è dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia, la cui fine sarà secondo le loro opere».

2 Tess. 2 : 9-11 «La venuta di quell’empio avverrà per l’azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati. E per questo Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna».

Bisogna fare molta attenzione, poiché Satana e i demoni si infiltrano ovunque, inoltre possono anche emulare o imitare i doni di lingua, profezia e guarigione, che ovviamente sono falsi. Per capire se un dono è autentico oppure no, è necessario che nella chiesa ci siano persone che hanno il dono del discernimento degli spiriti e che abbiamo una buona conoscenza biblica per smascherare il mendace. Solo applicando i criteri biblici potremo distinguere tra le vere manifestazioni dello Spirito Santo e le sue falsificazioni, diffuse in molte chiese contemporanee. Per concludere, il vero dono delle lingue consiste nella capacità di parlare fluentemente e correttamente una lingua sconosciuta e mai studiata prima. Queste lingue sono comunque comprensibili, perché sono parlate in qualche luogo del pianeta.

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