COMMENTARIO BIBLICO

Il primo versetto del capitolo 8 chiude la serie dei 7 sigilli. Mentre il resto del capitolo è un’introduzione alle 7 trombe, che Giovanni vede con l’apertura del settimo sigillo e che sono l’annuncio dei giudizi di Dio. Come per l’introduzione alle 7 chiese e ai 7 sigilli, anche in questo caso troviamo un arredo del luogo santo del santuario: l’altare dei profumi.

 

 

1- I SETTE ANGELI E LE SETTE TROMBE

Apocalisse 8:2 «Ed io vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e furono date loro sette trombe».

Come per le 7 chiese e i 7 sigilli, abbiamo una scena di introduzione alle 7 trombe (Apocalisse 8:2-6). La visione ci riporta davanti al trono di Dio dove sette angeli si preparano a suonare sette trombe o meglio sette corni, in ebraico schofar. Si apre un nuovo ciclo di sette eventi e ognuno di questi cicli corrisponde ad una festività del calendario ebraico, come il grafico qui sotto ci mostra. Abbiamo visto negli studi precedenti che le sette chiese corrispondono alla Pasqua, i sette sigilli alla Pentecoste, mentre ora siamo giunti ai sette squilli degli schofar che corrispondono alla festa Rosh hashanah.

 

Quando i sacerdoti suonavano il corno d’ariete era per annunciare eventi importanti e serviva a richiamare l’attenzione del popolo. Le trombe venivano suonate anche per raccogliere il popolo prima di mettersi in viaggio (Giudici 3:27), oppure per prepararsi alla battaglia (Nehemia 4:20). Nella Bibbia troviamo parecchi episodi nei quali si vede l’utilizzo delle trombe, come ad esempio durante la conquista di Gerico, dove le mura caddero al suono delle trombe (Giosuè 6: 4:13). Il corno veniva suonato soprattutto in occasione di feste solenni, in particolare per quella dell’espiazione (Levitico 29:9) che ricorda il giudizio di Dio; ma anche per celebrazioni e sacrifici (Numeri 10:10), e annunciavano anche il Giorno del Signore (Gioele 2:1) …e molto altro.

Inoltre, abbiamo anche visto che al tempo dell’apertura del quinto sigillo, c’è il grido di dolore dei martiri uccisi, descritti come “anime” sotto l’altare che implorano Dio per avere giustizia e vendetta: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?» (Ap 6:10). Una voce dal cielo li esorta ad attendere, perché il loro numero è ancora incompleto e che sarebbe giunto il giorno in cui il Signore avrebbe giudicato i responsabili delle loro sofferenze. Con l’apertura del sesto sigillo che rappresenta l’esperienza del popolo di Dio sofferente, da Abele fino al momento in cui Dio finalmente giudicherà e vendicherà «il sangue dei suoi servi» (Ap. 19:2); poiché il ritorno di Gesù sarà per i malvagi un tempo di condanna. Apocalisse 6:16,17 «e dicevano ai monti e alle rocce:”Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?”». Il sesto sigillo è la risposta alle preghiere dei santi o dei martiri; perché Dio ha ascoltato le loro preghiere e ora risponde. La visione delle sette trombe dimostra che Dio interviene a soccorrere la gente oppressa nei secoli e a giudicare quelli che li hanno maltrattati. Lo scopo delle sette trombe è quello di rassicurare il Suo popolo che il cielo non è indifferente alla loro sofferenza e che ogni azione fatta sulla terra riceverà un giusto giudizio e tutti saranno ricompensati adeguatamente.

2- L'ANGELO CON IL TURIBOLO

Apocalisse 8: 3,4 «Poi venne un altro angelo che aveva un turibolo d’oro e si fermò presso l’altare; e gli furono dati molti profumi, affinché li aggiungesse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono. E il fumo dei profumi, offerti con le preghiere dei santi, salì dalla mano dell’angelo davanti a Dio».

I versetti 3 e 4 descrivono i servizi quotidiani nel tempio di Gerusalemme; un commentario biblico ebraico spiega che in occasione del sacrificio serale l’agnello veniva collocato sopra l’altare degli olocausti e il suo sangue sparso alla base dell’altare stesso. Un sacerdote incaricato prendeva il turibolo (incensiere) d’oro all’interno del tempio e offriva incenso sull’altare nel luogo santo. Quando il sacerdote usciva, gettava il turibolo sul pavimento causando un forte rumore. A quel punto, i sette sacerdoti suonavano le loro trombe sancendo la fine dei servizi del tempio per quella giornata. È importante notare che l’angelo riceva l’incenso «presso l’altare d’oro posto davanti al trono» (v. 3), e questo rappresenta le preghiere del popolo di Dio (5:8); quelle che l’angelo offre a Dio sono le invocazioni dei perseguitati del Signore, il quale ora le ascolta. Per tanto le sette trombe sono le punizioni divine contro l’umanità ribelle in risposta alle preghiere del popolo oppresso. Questa sequenza ci dimostra che le sette trombe non possono essere parallele ai sette sigilli, come alcuni commentatori sostengono, visto che sono poste alla fine del servizio nel Tempio e in risposta ai santi martiri dei quali il numero non è ancora completo, ma lo diventa con gli eventi del settimo sigillo.

 

L’incenso e la santità di Dio

Quale collegamento c’è tra l’incenso bruciato nel santissimo nel giorno dell’espiazione e il sangue sul propiziatorio? Ogni anno, nel giorno dell’espiazione o giorno di giudizio, il sommo sacerdote prendeva un turibolo di carboni accesi e due manciate di incenso aromatico polverizzato, e si recava nel santissimo (Levitico 16:12). Lì metteva l’incenso sul fuoco davanti a Dio, affinché la nuvola dell’incenso coprisse il propiziatorio sopra l’arca della testimonianza e lui non morisse, quando la Shekinah di Dio si manifestava (Levitico 16:13). Esodo 25:22 «Lì io mi incontrerò con te; dal propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull’arca della testimonianza, ti comunicherò tutti gli ordini che avrò da darti per i figli d’Israele». Tutti i riti all’interno del santuario avevano come scopo quello di riconciliare l’uomo peccatore a un Dio santo e di ricevere il perdono. Nel giorno dell’espiazione il sommo sacerdote spargeva il sangue di un toro sette volte davanti al propiziatorio e questa  offerta era per i suoi peccati e per quelli della sua famiglia (Levitico 16:6; 16:11-14); una seconda offerta veniva fatta per il popolo (Levitico 16:15), poi procedeva alla purificazione del santuario stesso.

C’è una relazione stretta tra l’uso dell’incenso e l’applicazione del sangue. Lo spargimento di sangue rappresentava la morte sostitutiva ed espiatoria del Salvatore; mentre l’incenso rappresenta l’adorazione che si mescola con  le preghiere dei santi (fumo) che salgono a Dio come un odor soave. Efesini 5:2 camminate nell’amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, quale profumo di odor soave. L’unione dei due elementi rappresentano l’intercessione di Cristo: il sangue del Salvatore versato per la nostra salvezza e l’incenso simbolo di adorazione e purificazione.

Apocalisse 8:5 «Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco dell’altare e lo gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto».                                               

Ezechiele 10:2 «Il Signore parlò all’uomo vestito di lino, e disse: «Va’ fra le ruote sotto i cherubini, riempiti le mani di carboni ardenti tolti in mezzo ai cherubini, e spargili sulla città». Ed egli vi andò in mia presenza».                                   

Il gesto di gettare l’incensiere sulla terra è importante per la comprensione di ciò che segue, ossia il suono delle trombe. L’angelo accanto all’altare dell’incenso simboleggia la fine del ministero di Cristo in favore dell’umanità, cioè la fine del tempo di grazia. Le voci, i tuoni, i fulmini e il terremoto descrivono eventi che avranno luogo al termine della settima tromba, dopo l’apertura del tempio (cap. 11:19), e nella settima piaga, quando una voce esce dal tempio e dichiara: “È fatto” (Ap. 16:17). Il lancio dell’incensiere sulla terra è la risposta di Dio che interviene per fare giustizia in risposta alla preghiere dei martiri sotto l’altare che troviamo nel quinto sigillo. In questo contesto il numero dei martiri è ora completo e la preghiera viene esaudita; inoltre, Dio non risponde solo alla preghiera dei martiri, ma anche alle preghiere di tutti i Suoi  figli che hanno sofferto durante l’apertura si tutti i sigilli lungo la storia della Sua chiesa. L’angelo prende l’incensiere e lo scaglia sulla terra con solo il fuoco (giudizio), senza l’aggiunta di incenso che è simbolo dell’intercessione, che non ha più luogo, poiché il tempo di grazia è finito e Gesù Cristo esce dal santuario e viene in gloria verso la terra per fare giustizia. Ebrei 12:29 «Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante».

3 - LE SETTE TROMBE E LE SETTE PIAGHE COMPARATE

Apocalisse 8:6 «E i sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonare la tromba».

L’ira di Dio è annunciata tramite il suono delle sette trombe. Queste sette trombe sono la logica conseguenza della fine dell’intercessione di Cristo, e sono castighi che Dio riversa sulla terra e sui malvagi. Questi giudizi sono in perfetto parallelo alle sette piaghe del cap. 16, che analizzeremo in uno studio successivo; le sette trombe in questo contesto annunnciano i castighi (si preparano), mentre nel capitolo 16 vedremo l’esecuzione effettiva.

La prima tromba annuncia un giudizio sulla terra che si realizza con la prima piaga.

 

Simbolico – profetico

Prima tromba

Ap. 8:7 «Il primo angelo suonò la tromba, e si fecero grandine e fuoco, mescolati con sangue, e furono gettati sulla terra; e la terza parte degli alberi fu interamente bruciata, ed ogni erba verde fu interamente bruciata».

Simbolico- letterale

Prima piaga

Ap. 16: 2 «Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra, e un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine».

Nota: le piaghe colpiscono solo coloro che hanno il marchio di Babilonia spirituale; mentre coloro che hanno il sigillo di Dio verranno risparmiati, esattamente accadde durante le 10 piaghe d’Egitto. Questi 10 castighi colpirono solo gli egizi e vennero risparmiate le case degli israeliti, perché avevano posto il segno di Dio sugli stipite delle porte e la morte passò oltre. Ebrei 12:13 «E quel sangue vi servirà di segno sulle case dove sarete; e quando io vedrò il sangue passerò oltre, e non ci sarà piaga su di voi per distruggervi, quando percuoterò il paese d’Egitto». 

La seconda tromba annuncia un giudizio sul mare che si realizza con la seconda piaga.

 

Seconda tromba

Ap. 8: 8,9 «Poi suonò la tromba il secondo angelo, e qualcosa simile a una grande montagna di fuoco ardente fu gettata nel mare, e la terza parte del mare divenne sangue; e la terza parte delle creature che vivono nel mare morì, e la terza parte delle navi andò distrutta».

Seconda piaga

Ap.16:3 «Poi il secondo angelo versò la sua coppa sul mare, ed esso divenne sangue simile a quello di un morto e ogni essere vivente nel mare morì.

 

La terza tromba annuncia un giudizio sui fiumi e sulle sorgenti dell’acuqa che si realizza con la terza piaga

Terza tromba

Ap. 8: 10,11 «Poi suonò la tromba il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella che bruciava come una fiaccola, e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti delle acque.  Il nome della stella è Assenzio e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare».

Terza  piaga

Ap 16 4-7 «Poi il terzo angelo versò la sua coppa sui fiumi e sulle sorgenti delle acque, ed esse diventarono sangue. E udii l’angelo delle acque, che diceva: «Tu sei giusto, o Signore, che sei e che eri e che hai da venire, il Santo, per aver giudicato queste cose. Essi hanno sparso il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro da bere del sangue, perché è la ricompensa che essi meritano». E udii un altro dall’altare che diceva: «Sì, o Signore, Dio onnipotente, i tuoi giudizi sono veraci e giusti».

 

La quarta tromba annuncia un giudizio sugli astri: sole, luna stelle che si realizza con la quarta piaga.

Quarta tromba

Ap. 8: 12 «Poi suonò la tromba il quarto angelo, e fu colpita la terza parte del sole, la terza parte della luna e la terza parte delle stelle, sicché la terza parte di essi si oscurò; e la terza parte del giorno perse il suo splendore come pure la notte».

Quarta piaga

Ap. 16: 8 «Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole; e gli fu dato di bruciare gli uomini col fuoco. 9 E gli uomini furono bruciati dal grande calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha potestà su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria».

La quinta tromba annuncia un giudizio sul Babilonia (falsa cristianità), su Satana e sulla “bestia” che è l’Anticristo finale. Ap.13:2 «E la bestia che io vidi era simile a … Il dragone le diede la propria potenza, il proprio trono e grande autorità». Satana “s’incarna” nella bestia o Anticristo finale, dandogli grande potere nelle vicende terrene: legifera, comanda e dirige la politica mondiale al tempo della fine; ma su entrambi cade un giudizio tremendo, e non solo su di loro ma anche su tutti coloro che non hanno il sigillo di Dio (Spirito Santo) e non sono dentro al popolo di Dio. Tutte queste cose si realizzano con la quinta piaga.

Quinta tromba

Ap 9:1-12 «Poi suonò la tromba il quinto angelo, ed io vidi una stella caduta dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell’abisso.  Ed egli aprì il pozzo dell’abisso e dal pozzo salì un fumo, simile al fumo di una grande fornace; e il sole e l’aria si oscurarono per il fumo del pozzo (tenebre spirituali)…. E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra né verdura alcuna né albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. E fu loro dato il potere, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi;….E avevano per re sopra di loro l’angelo dell’abisso (Satana), il cui nome in ebraico è Abaddon e in greco Apollion. Il primo guaio è passato; ecco, vengono ancora due guai dopo queste cose».

Quinta piaga

Ap 16: 10,11 «Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu coperto di tenebre, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, e bestemmiarono il Dio del cielo, a causa delle loro sofferenze e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere».

 

La sesta tromba annuncia il giudizio FINALE, ossia quando le forze del male e la falsa cristianità, rappresentata dalla bestia (Anticristo) e dal falso profeta (false religioni speudo cristiane), che sono strumenti di Satana e che hanno come obiettivo quello di attaccare Gesù Cristo e la Sua chiesa nell’ultimo conflitto spirituale…che si realizza con la sesta piaga.

Sesta tromba

Ap.9: 13-21 «Poi il sesto angelo suonò la tromba, e io udii una voce dai quattro corni dell’altare d’oro che è davanti a Dio,  che diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli che sono legati sul grande fiume Eufrate».  Allora i quattro angeli, che erano stati preparati per quell’ora, giorno, mese e anno, furono sciolti per uccidere la terza parte degli uomini. E il numero delle truppe di cavalleria era di duecento milioni, e io udii il loro numero. E così vidi nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano; essi avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; e le teste dei cavalli erano come teste di leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo. Da queste tre piaghe, cioè dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle loro bocche, fu uccisa la terza parte degli uomini. Il loro potere infatti era nella loro bocca e nelle loro code, poiché le loro code erano simili a serpenti, che avessero teste e con esse causavano danno. E il resto degli uomini, che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvide ancora dalle opere delle loro mani e non cessarono di adorare i demoni e gli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare; essi non si ravvidero dei loro omicidi né dalle loro magie né dalla loro fornicazione né dai loro furti.

Sesta piaga

Ap 16. 12-15 «Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul grande fiume Eufrate e la sua acqua si prosciugò per preparare la via dei re che vengono dal sol levante. E vidi uscire dalla bocca del dragone, dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi infatti sono spiriti di demoni che fanno prodigi e vanno dai re della terra e del mondo intero, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio Onnipotente. «Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar così vedere la sua vergogna». E li radunarono in un luogo in ebraico detto: «Armagheddon».

 

 

Nota: “i tre spiriti immondi come rane”, sono lo spiritismo, che putroppo è presente in questa “cristianità” e nel mondo intero, ma che Dio non approva. Lo spiritismo è comunicare o evocare entità che possono essere: defunti, angeli, maestri ascesi ect. Coloro che si rivolgono in preghiere alle statue, pensando che il personaggio che la statua raffigura possa ascoltare la nostra preghiera per poi intercedere presso il Signore, per ricevere un miracoli o altro, è una forma di spiritismo. Ma anche pensare che un parente defunto possa vedere o ascoltare un vivente è anche questo spiritismo. Questa adorazione, ossia pregare per interposta persone è un insulto a Dio e alla Sua Parola, e come dice il testo di Ap 9, qualsiasi preghiera rivolta alle creature è adorazione, ma è anche un culto ai demoni o spiriti immondi.

4 - INTERPRETAZIONI DELLE SETTE TROMBE

Apocalisse 8:7-13 «Il primo angelo suonò la tromba, e si fecero grandine e fuoco, mescolati con sangue, e furono gettati sulla terra; e la terza parte degli alberi fu interamente bruciata, ed ogni erba verde fu interamente bruciata. Poi suonò la tromba il secondo angelo, e qualcosa simile a una grande montagna di fuoco ardente fu gettata nel mare, e la terza parte del mare divenne sangue; e la terza parte delle creature che vivono nel mare morì, e la terza parte delle navi andò distrutta. Poi suonò la tromba il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella che bruciava come una fiaccola, e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. Il nome della stella è Assenzio e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare. Poi suonò la tromba il quarto angelo, e fu colpita la terza parte del sole, la terza parte della luna e la terza parte delle stelle, sicché la terza parte di essi si oscurò; e la terza parte del giorno perse il suo splendore come pure la notte. Poi vidi e udii un angelo che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: “Guai, guai, guai a coloro che abitano sulla terra, a causa degli altri suoni di tromba che i tre angeli stanno per suonare”».

(Leggere anche tutto il capitolo 9)

Alcuni commentatori vedono nelle sette trombe i giudizi contro i nemici del popolo di Dio, seguendo l’interpretazione vetero-testamentaria secondo la quale le guerre contro Israele erano punizione divine per i peccati del Suo popolo; allo stesso modo, in questa sezione dell’Apocalisse vedono nelle prime sei trombe delle invasioni come giudizi contro la chiesa corrotta. Quindi, per questi commentatori le prime due trombe sono un giudizio sulle due nazioni che hanno crocifisso Gesù Cristo e sono rispettivamente rappresentate dalla città di Gerusalemme, e dalla caduta di Roma. La terza e quarta sarebbero le invasioni barbariche e giudizi sull’oscurantismo medioevale della chiesa; mentre la quinta tromba sarebbero gli araba e la sesta gli ottomani, come giudizi di Dio contro una chiesa apostata. Sempre secondo questa interpretazione le sette trombe sarebbero parallele con i sette sigilli, ma le cose non vanno in quella direzione, e come abbiamo visto sono parallele alle sette piaghe. Quello che comunque mette tutti d’accordo e la settima tromba che è il ritorno di Cristo e il giudizio finale contro il dragone (satana, cap. 12), la bestia marina (unione adultera chiesa-stato: 13:1-10, ma anche protestantesimo apostata) e la bestia terrestre (Anticristo finale, ma anche unione adultera chiesa-economia: 13:11-18), colpevoli di aver cercato di distruggere i credenti (la donna del cap. 12 o i 144mila del cap.14:1-13). La settima tromba si conclude col ritorno di Cristo (14:14-20) e la gioia dei redenti che entrano nell’eternità.

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