1- NASCITA DI GIOVANNI BATTISTA
Luca 1: 57-60 Ora giunse per Elisabetta il tempo di partorire, e diede alla luce un figlio. I suoi vicini e i parenti, udendo che il Signore le aveva usato grande misericordia, si rallegrarono con lei. Ed avvenne che nell’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino, e intendevano chiamarlo Zaccaria, col nome di suo padre; ma sua madre intervenne e disse: «No, si chiamerà invece Giovanni».
Elisabetta, nonostante l’età avanzata dà alla luce il tanto atteso figlio, per la gioia dei parenti, amici e vicinato. Secondo la Legge data da Dio a Israele, ogni bambino doveva essere circonciso l’ottavo giorno e nella stessa occasione gli veniva dato anche il nome (Levitico 12:2, 3). Tutti diedero per scontato che si sarebbe chiamato Zaccaria, come suo padre. Quando però sua madre dichiarò che il bambino avrebbe avuto come nome Giovanni, tutti restarono stupiti, perché nessuno della sua parentela si chiamava così. Per risolvere la questione interpellarono il padre facendogli dei cenni, poiché Zaccaria era ancora muto e forse anche sordo (Luca 1:62-63). Zaccaria, dopo essersi fatto consegnare una tavoletta scrisse che si sarebbe dovuto chiamare Giovanni. Maggiore dello stupore per il nome dato al nascituro, fu lo sbigottimento nel vedere Zaccaria riacquistare l’uso della parola, ed è per questa ragione che il vicinato sbalordito dagli eventi si domandava: “Che sarà mai questo bambino?” (Luca 1:66); si resero ben presto conto che dietro alla scelta del nome del fanciullo e della parola riacquistata, c’era l’intervento di Dio. La notizia si diffuse con una tale rapidità per tutta la regione montuosa della Giudea, e la gente si chiedeva: quale sarà mai l’opera futura di questo bambino eccezionale? Poichè tutti sapevano che la mano del Signore era con lui.
Zaccaria profetizza su Giovanni
Luca 1: 67-70 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: «Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo; e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo, come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perché fossimo salvati ».
Zaccaria, libero dall’incredulità e ripieno di Spirito Santo, fu ispirato a pronunciare un eloquente inno di lode, conosciuto come il “Cantico di Zaccaria o il Benedictus”, ricco di citazioni dall’A.T. Egli comprese che la nascita del figlio Giovanni indicava l’imminente venuta del Messia. Il testo originale dice: “E ha suscitato per noi nella casa del suo servitore Davide un corno di salvezza” (Luca 1: 69). Quando parla del “corno di salvezza”, Zaccaria fa riferimento al Signore Gesù Cristo, parlando della Sua venuta come di un fatto compiuto, prima che si fosse realizzato. Inoltre, la parola “corno” significa potere, onore e dignità regale (Daniele 7:24 corno = re) e quindi non solo denota l’opera di Cristo come Salvatore, ma anche il Suo ufficio di Re, di Colui che viene a stabilire un Regno e nel quale regnerà per sempre. Zaccaria loda Dio per aver adempiuto le profezie (Luca 1:70-75). La venuta del Messia era stata promessa da tempo per bocca dei Suoi profeti e questo avrebbe significato liberazione in tutti i sensi. Il Signore aveva stabilito un patto incondizionato di salvezza con Abraamo, il quale si sarebbe adempiuto con la venuta della sua progenie, vale a dire il Signore Gesù Cristo.
Luca 1: 76-77 «E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo, perché tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati. La missione di Giovanni fu quella di essere l’araldo del Salvatore, come profetato sia da Malachia che da Isaia. Malachia 3:1 «Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, entrerà nel suo tempio, l’angelo del patto in cui prendete piacere, ecco, verrà», dice Yahweh degli eserciti.
Giovanni sarebbe stato un profeta dell’Altissimo, “l’Elia” profetizzato da Malachia, con il compito di predisporre il cuore delle persone alla venuta del Signore Gesù Cristo, e proclamare loro la salvezza mediante il perdono dei loro peccati. Malachia 4: 5 «Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del Signore (YHWH), giorno grande e terribile. Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri, perché io non debba venire a colpire il paese di sterminio». Zaccaria identifica nel figlio Giovanni quel messaggero che i profeti avevano predetto. Sappiamo con precisione che Giovanni venne per preparare la via davanti a Yhwh, alias Gesù, e sarà lo stesso Gesù Cristo a confermare la sua missione come profeta ed “Elia”. Matteo 17:10-13 E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell’uomo deve soffrire da parte loro». Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista.
Isaia 40:3 La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del YHWH, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio!
Marco 1: 2-4 Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: «Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore (YHWH), raddrizzate i suoi sentieri”». Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati.
Giovanni venne proprio per preparare la via a Gesù Cristo (YHWH).
2 - COSA VUOL DIRE ESSERE TESTIMONI DI G. CRISTO?
COSA POSSIAMO APPRENDERE DALLA VITA DI G. BATTISTA?
La vita di Giovanni fu caratterizzata dalla devozione e abnegazione verso Gesù Cristo e al Suo Evangelo. Giovanni fu il precursore degli attuali evangelisti, in quanto proclamava la buona novella di Gesù Cristo senza vergogna, poiché era sospinto e ricolmo di Spirito Santo: un modello per tutti coloro che desiderano condividere la propria fede con altri. Egli ricordava a tutti che abbiamo un disperato bisogno di ravvedimento e pentimento, abbiamo bisogno di un Salvatore che ci liberi dal peccato e ci indichi la via da seguire. Perché Giovanni è un esempio da imitare per questa ultima generazione (“l’Elia” finale) che deve annunciare il ritorno di Cristo ? Quali furono le cose che lo contraddistinsero?
1) Giovanni si è preparato prima di compiere la missione, “separandosi” dal mondo.
Giovanni visse una vita austera sulle montagne di Giudea, tra la città di Gerusalemme e il Mar Morto; lontano dal mondo e dalle sue tentazione. Egli si preparò per la missione alla quale era stato chiamato, santificandosi ogni giorno: separandosi dal peccato e vivendo secondo la volontà di Dio. E tu, quanto tempo dedichi ogni giorno alla tua preparazione spirituale, che è la tua santificazione? Quanto tempo passi con Gesù, leggendo e studiando la Sua Parola?
2 ) Giovanni aveva un corretto stile di vita.
Giovanni visse una vita semplice ed umile, poiché si concentrava sull’opera che Dio gli aveva affidata piuttosto che su se stesso. Il Battista indossava indumenti modesti e non appariscenti: abiti fatti di peli di cammello e una cintura di pelle intorno alla vita. La sua alimentazione era salutare e semplice: carrube (alcuni traducono, locuste), miele selvatico (Matteo 3:4) e non beveva bevande alcoliche, poiché era un nazireo. I cristiani di oggi dovrebbero riscoprire i benefici di una dieta vegetariana o meglio ancora vegana, che è la più salutare: priva di farine raffinate o prodotti processati, priva di zuccheri aggiunti e di alimenti cancerogeni o dannosi come la carne, gli alcolici, alcaloidi, fumo e droghe ect. I cristiani dell’ultima generazione dovrebbero adottare uno stile di vita lontano dai riflettori del mondo con le sue concupiscenze e voluttà. Un cristiano dovrebbe vestire con decoro ed umiltà evitando le mode tipo piercing, tatuaggi, capelli colorati ed appariscenti o cose simili. Un vero cristiano non ascolta o guarda programmi di dubbia moralità e non si sofferma su letture frivole, volgari o pornografiche, si tiene distante anche dall’ascoltare stili musicali mondani o demoniaci come rock, rap, trapper, ect. La santificazione prevede che impariamo a chiudere le porte d’ingresso a Satana (occhi, bocca, udito, tatto, gusto, mente), il quale vuole introdursi tramite questi canali e depositare la sua “spazzatura” nella nostra vita. Ecco perché è importante riconoscere cosa è peccato e cosa non lo è, altrimenti continueremo a lasciarlo entrare e uscire, e questo gli permetterà di rovinarci la vita.
3) Giovanni conosceva la Scrittura e la predicava ogni giorno.
Il messaggio di Giovanni era molto diretto: “Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!” (Matteo 3:2)…e questo ci insegna che dobbiamo predicare la venuta di Gesù Cristo e il regno di Dio ovunque e comunque; dobbiamo aiutare le persone intorno a noi ad entrare nel regno di Dio, insegnando loro ad abbandonare tutte quelle abitudini errate che possono sbarrare l’ingresso. Il Battista era un umile messaggero mandato da Dio per proclamare la verità, esattamente come lo sei anche tu; ogni credente è testimone e annunciatore del Vangelo di Gesù Cristo. Giovanni ci insegna inoltre a imitare e rappresentare Gesù agli altri, abbassando il nostro io. Le persone a noi vicine dovrebbero vedere il carattere di Cristo riflesso in noi e non più il nostro io, ed è per questo che il discepolo diceva: “Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca” (Giovanni 3:30). La vita di Giovanni è un esempio della serietà e solerzia con la quale dobbiamo prepararci alla vita cristiana e alla nostra chiamata a servire, qualunque essa sia. Egli trascorse la sua vita presentando Gesù Cristo agli altri, senza remore o indugi e senza preoccuparsi delle conseguenze alle quali si esponeva; era fedele e concentrato sulla missione che Dio gli aveva dato e conosceva anche l’importanza di pentirsi dei propri peccati per vivere una vita giusta e santa come quella di Cristo. Giovanni non ha mai avuto paura di dire la verità, anche quando ciò significava sgridare le persone per i loro peccati, come nel caso di Erode e i Farisei; anche se, per testimoniare la Verità ha pagato con la vita, ma per lui non è stato un problema, anzi un privilegio ed un onore.
3 - DOMANDE PER RIFLETTERE E RICORDARE
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Come mai il figlio di Zaccaria si chiamò Giovanni?
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Cosa comprende Zaccaria con la nascita del figlio?
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A quale personaggio dell’ AT viene comparato Giovanni?
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Quale incarico riceverà Giovanni da Dio?
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Da cosa si asteneva un nazireo?
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Perché dobbiamo imitare Giovanni?
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