1- GESÙ VIENE RIVERITO E ADORATO ANCOR PRIMA DELLA SUA NASCITA

Luca 1:39-45 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo,  e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo.  Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento».

Maria, dopo la visita di Gabriele, si preparò in tutta fretta per andare a trovare Elisabetta che viveva con suo marito sulle colline di Giuda vicino a Gerusalemme e, partendo da Nazaret affrontò un viaggio di circa tre o quattro giorni. Non appena Elisabetta udì la voce di Maria, il bambino che portava in grembo le sobbalzò, e fu ripiena di Spirito Santo. Nel cap. 1 di Luca, tutte e tre le persone vengono definite ripiene dello Spirito Santo: 1° Giovanni il battista (v. 5); 2° Elisabetta (v. 41); 3° Zaccaria (v. 67), ed ovviamente anche Maria e Gesù lo erano. Non stupisce affatto che questo capitolo contenga tre cantici, e altri due in quello successivo, poiché era consuetudine edificarsi reciprocamente con salmi, inni e cantici spirituali (Ef 5:18-19), che poi è uno dei segni distintivi di una vita piena nello Spirito. A quel tempo lo Spirito Santo non era stato ancora sparso su tutti i credenti, ma veniva concesso solo ad alcuni per compiti particolari. È interessante notare come il Messia venga riconosciuto, riverito e adorato ancor prima della Sua nascita. Elisabetta salutò Maria con un “benedetta” (euloghemene), lett. “colei che viene elogiata”, poiché le viene concesso un privilegio ed un onore grande rispetto ad altre donne; e continua dicendo: “ la madre del mio Signore”. Elisabetta esterna tutta la sua gioia, allegrezza e letizia  nel sapere che il bambino che Maria porta in grembo: “frutto del tuo seno” sarebbe stato il Messia, il suo Signore e Salvatore. Il termine “Signore” (Kyrios) è un appellativo che viene usato spesso in questo Vangelo per Gesù, ed ha per il lettore greco più peso rispetto al termine Cristo (Messia), perché i gentili non aspettavano nessun Liberatore. Elisabetta chiamò Maria “beata”(gr. makaria) che vuol dire felice. Maria era andata a trovare Elisabetta piena di gioia e felicità traboccante per aver creduto e per quanto le stava accadendo. È doveroso fare una precisazione: la Bibbia non indica mai Maria come “madre di Dio”, questa affermazione è completamente errata ed è dottrinalmente sconclusionato dire che Dio ha avuto una madre. Pur essendo vero che Maria è la madre di Gesù e che Gesù è Dio, ma Gesù o Yhwh non viene all’esistenza 2000 anni or sono, Dio esiste fin dall’eternità e non ha principio né fine. Maria è stata la madre del Gesù fatto uomo e non di Dio che è Spirito.

Maria magnifica il Signore

Maria loda Dio con un cantico conosciuto come il “Magnificat” (Luca 1: 46-55), il quale è composto da frasi che richiamano alcune citazioni dell’A.T e che assomiglia molto a quello di Anna (1 Sam. 2:1-10); la stessa cosa farà anche Zaccaria e in seguito Simone. In questo Salmo Maria loda il Signore per ciò che Egli avrebbe fatto per lei e con lei (vv. 46b-49); chiaramente non sarebbe stata lei a dispensare benedizioni, bensì si apprestava a riceverle. Maria parlava di Dio come del suo Salvatore e riconosceva nel figlio che portava in grembo il suo personale Salvatore e Signore della sua vita; ecco confutata l’opinione di chi la considera senza peccato. Maria loda Dio per la Sua misericordia e compassione: Egli abbassa i superbi e i potenti ed esalta gli umili e gli affamati. Infine Lo magnificò per essere stato fedele, mantenendo le promesse fatte ad Abraamo e alla sua discendenza. Dopo questi avvenimenti, Maria si trattenne circa tre mesi presso Elisabetta per aiutarla nelle ultime fasi della gestazione fino alla nascita, quindi intraprese un lungo viaggio verso nord per tornare a Nazaret. Dopo circa sei mesi, anche lei avrà un figlio. Ma non essendo ancora sposata, tornò nella casa paterna e senza dubbio divenne oggetto di maldicenze da parte del vicinato, poiché era incinta.

Come abbiamo visto in questo capitolo, Gesù viene riverito, onorato, ed adorato ancora prima di nascere ed Elisabetta lo chiama: “mio Signore”. Inoltre, Maria riconosce nel nome Gesù, Yhwh il Salvatore del mondo, ma anche il suo personale Salvatore.

2 - IL POTERE DELLA FEDE

Cosa possiamo apprendere da queste due donne di fede che hanno avuto un’esperienza soprannaturale con Dio, ed entrambe hanno avuto un figlio grazie al Suo intervento, seppur di diversa natura? Nella Bibbia troviamo parecchi uomini e donne di fede, vi è persino un intero capitolo dedicato ad alcuni di loro. Ebrei cap. 11 è conosciuto come il “capitolo della fede”, nel quale vi sono elencati alcuni personaggi e le loro esperienza con Dio. Ad esempio: per fede Noè costruì un’arca in un tempo in cui la pioggia era un fenomeno atmosferico sconosciuto (v.7). Per fede Abramo lasciò le sue “certezze”: la sua casa, la sua terra e obbedì all’ordine di Dio di recarsi in un luogo che non conosceva affatto, e sempre per fede offrì volontariamente il suo unico figlio (vv. 8-10, 17), pensando che Dio glielo avrebbe restituito. Per fede Mosè condusse i figli di Israele fuori dall’Egitto (vv. 23-29) attraversando il Mar Rosso, ect. In questo capitolo vengono menzionati molti altri eroi della fede…“ i quali per fede vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni,  spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla debolezza, divennero forti in guerra, misero in fuga gli eserciti stranieri. (vv. 33-34). Avere fede in Dio significa lasciarsi condurre senza porsi domande, affidarsi completamente a Lui, confidando che tutto quello farà o che riceveremo nella nostra vita, sarà in meglio per noi. Chi ha fede crede nei Suoi insegnamenti e direttive, anche se non comprende le indicazioni ricevute, agisce comunque, esattamente come hanno fatto i personaggi di Ebrei 11. La vera fede produce azione, e tu quali esperienze di fede hai avuto con Dio?

3 - DOMANDE PER RICORDARE E RIFLETTERE

  • Quanti e quali sono i personaggi ripieni di Spirito Santo in Luca cap. 1?

  • Cosa dice Gabriele a Maria per farle capire come rimarrà incinta?

  • In che modo Gesù viene riverito, adorato ancora prima di nascere?

  • Per quanto tempo Maria rimane con Elisabetta, e perché?

  • Con quale appellativo Elisabetta chiama Gesù?

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