IL REGNO DI DIO
Se facessimo un sondaggio chiedendo alle persone: «Ma tu sai cos’è il Regno di Dio e dove si trova?». Purtroppo solo poche persone saprebbero dare una risposta biblica pertinente. Eppure Gesù parlava del Regno di Dio costantemente, molte delle Sue parabole hanno come soggetto principale il Regno, che insegnava e spiegava attraverso vari elementi (semi, reti, perle, tesori, ect); per Lui era una priorità assoluta. Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle. E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto ciò che ha, e la compera» (Matteo 13:45-46). «Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo» (v. 44). Per il Signore il Regno di Dio è talmente prezioso che vale la pena sacrificare tutto il resto per potervi entrare; poiché il Regno racchiude la soluzione a tutti i problemi umani. Il Regno è lo scopo ultimo dell’esistenza terrena, l’obiettivo principale per il quale vivere. Per il Signore questo argomento era di vitale importanza, perché era ed è Suo desiderio che vi possano accedere quante più persone possibili per la loro salvezza eterna, e questa è la motivazione principale della Sua venuta sulla terra: predicare la buona notizia del Regno di Dio. Marco 1:14-15 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù venne in Galilea predicando l’evangelo del regno di Dio, e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino. Ravvedetevi e credete all’evangelo». Quello che è incredibile e che i cristiani poco conoscono questo soggetto, mentre il Regno di Dio dovrebbe essere la priorità assoluta di ogni credente. Gesù esortava le persone a: «Cercate prima d’ogni cosa il regno di Dio e la sua giustizia» (Matteo 6:33); tanto da inserirlo anche nella preghiera: «Venga il tuo regno» (Matteo 6:10).
In questo studio vedremo:
1 - CHE COS’È UN REGNO?
Che cosa è il Regno di Dio e dove si trova?
Per regno s’intende l’ambito su cui un sovrano esercita il proprio dominio e autorità. Nella Bibbia, l’espressione “Regno di Dio” o “Regno dei cieli”, si riferisce all’autorità e al governo di Dio. Per meglio capire che cos’è il Regno di Dio dobbiamo comprendere che qualsiasi regno per essere tale dev’essere composto da almeno quattro elementi essenziali che sono:
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Un Re o Regnante
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Un regno fisico o territorio nel quale regnare
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Dei sudditi o popoli sui quali il Re governa
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Una Legge con la quale amministrare il regno
Questi quattro elementi esistono già e sono il Regno di Dio nei cieli, in quanto Dio è Creatore e sovrano su tutto il creato che amministra e governa con la Sua Legge, essendogli tutto sottoposto. Purtroppo sulla terra, non possiamo ancora vedere il Regno di Dio nella Sua magnificenza e splendore, perché Gesù non è ancora tornato per giudicare ed eliminare il male dal mondo e dal creato in modo definitivo. Per questa ragione, dobbiamo continuare a pregare ogni giorno come Gesù ci chiede: «Venga il tuo Regno!».
Anche se il Regno di Dio esiste già, è al contempo qualcosa che riguarda il futuro. Nella Bibbia abbiamo un’espressione analoga a Regno di Dio ed è «Regno dei cieli», e questo ha creato nella mente di alcuni l’errata idea che è il luogo dove si recano le anime dei morti per continuare a vivere nell’eternità; ma Gesù non ha mai detto questo, anzi tutt’altro, nella preghiera è stato molto esplicito: «Padre nostro che sei nei cieli venga il Tuo Regno». Il Regno dei cieli deve venire sulla terra. Esiste un Regno di Dio che è in cielo, ed uno che deve essere stabilito sulla terra. Anche i giudei, come Giuseppe d’Arimatea, «aspettava il Regno di Dio» (Marco 15:43), ma un regno che non era esattamente quello della profezia biblica, ovvero un regno politico, dove la nazione d’Israele era libera e indipendente dai romani. Anche i discepoli di Gesù aspettavano la manifestazione di quel regno. Luca 19:11 «E, mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù proseguì a raccontare una parabola, perché era vicino a Gerusalemme, ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi subito». Quello che pochi hanno compreso è che la Bibbia parla di un Regno spirituale che è già presente e dal quale Cristo regna, e uno fisico, materiale, nel quale vivere l’eternità, e questo verrà instaurato dopo il ritorno di Gesù. Analizziamoli entrambi usando attentamente la Bibbia.
2 - IL REGNO SPIRITUALE
Dove si trova il Regno di Dio?
Luca 17:20-21 Ora, interrogato dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro e disse: «Il regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare, né si dirà: “Eccolo qui” o: “Eccolo là”, poiché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi».
Gesù venne interrogato dai farisei che volevano conoscere i tempi e i modi in cui sarebbe venuto il Regno di Dio. La risposta del Signore fu spiazzante: “Il Regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare, né ubicare o collocare, e questo perché?”. Perché è spirituale! Il primo posto dal quale Gesù regna è il cuore e la mente di tutti i Suoi figli. Quando il Signore regna, dirige i passi di ogni suo figlio/a, e questo si capisce dal fatto che avviene una trasformazione radicale in ogni area della nostra esistenza; poiché Egli riproduce il Suo carattere in noi, affinché la Sua volontà venga fatta su questa terra così come viene fatta nel cielo.
Chi è che regna attualmente sulla terra?
Il mondo attuale nel quale viviamo non è certo il Regno di Dio, ma al contrario, come dice la Bibbia è il regno di Satana; infatti quello che vediamo intorno a noi è solo immoralità, trasgressioni, violenza, perversioni, disastri, carestie, liti, guerre, crimini, violenza, malattia e morte. Il paradosso è che Satana voleva offrire questo suo regno, ossia il mondo attuale, a Gesù in cambio di adorazione!
Matteo 4: 8-10 «Di nuovo il diavolo lo trasportò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, e gli disse: «Io ti darò tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori». Allora Gesù gli disse: “Vattene Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo”».
Gesù ha sempre riconosciuto che Satana regna da questo mondo e lo chiama anche «il principe di questo mondo» (Giovanni 12:31; 14:30; 16:11); mostrando chiaramente che Satana ha un «regno». Matteo 12:26 «Ora, se Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso, come dunque può durare il suo regno?». Il Signore venendo in terra e morendo sulla croce ha spodestato Satana dal suo trono, decretandone la fine. Ebrei 2:14 «Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo…». Giovanni 12:31 «Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo». La Bibbia afferma che Dio strapperà dalle mani di Satana l’umanità e il mondo intero e instaurerà il Suo Regno e governo sulla terra, nel quale vivremo eternamente e felicemente. Ma fino a quel giorno, ossia fino a che i tempi non sono maturi per questo avvenimento, Satana è lasciato libero (ancora per poco tempo) di sedurre e ingannare il mondo intero (Ap. 12:9) con la complicità dei demoni, che sono un terzo degli angeli che Dio ha creato. Questi angeli caduti hanno abbandonato la loro posizione per seguire il maligno (Ap 12: 3,4). Satana e i demoni hanno un solo obiettivo: distruggere tutto e tutti, e per fare questo si servono anche della complicità di uomini e donne che circuiscono, soggiogano e nei quali istillano pensieri nefasti, negativi, trasgressivi, immorali e violenti. I demoni possono anche entrare in un corpo umano ed usarlo a piacimento, controllando la mente e le azioni della persona che possiedono; però possono entrare solo dentro un corpo che non è sotto la protezione di Dio per fargli compiere quello che vogliono: il tradimento di Giuda avvenne in questo modo. Giovanni 13:27 «Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto!».
Attualmente sulla terra esistono due regni: quello di Satana, che ha molti sudditi, adepti e proseliti in vari campi e settori come la politica, la finanza, la religione, la
musica, lo spettacolo e altro ancora. Efesini 2:2 «ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell’aria (Satana), di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli»…. e quello di Dio, attraverso i Suoi ambasciatori che sono in giro per il mondo a portare la Buona notizia (Evangelo), ad annunciare il Regno di Dio e l’imminente venuta di Gesù Cristo. 2Corinzi 5:20 «Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro». Con Regno di Dio si intende il corpo dei credenti in Cristo chiamato anche Chiesa (assemblea o congregazione), la quale cresce e avanza, conquistando nuovi territori e nuove anime per la gloria di Dio e per il Suo Regno, che verrà fisicamente e materialmente sulla terra dopo il ritorno di Cristo e i mille anni di giudizio. Ogni giorno centinaia di persone lasciano il regno di Satana per unirsi al corpo di Cristo, divenendo nuovi cittadini del Regno di Dio. Filippesi 3:20 «La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo». Salmi 37:9 «Poiché i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell’Eterno possederanno la terra». Gesù Cristo quando era sulla terra incarnava il Regno di Dio e Lo vediamo quasi sempre impeganto a sconfiggere e demolire il regno di Satana. Matteo 12:28 «Ma, se io scaccio i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, allora il regno di Dio è giunto in mezzo a voi».
3 - GESÙ HA UN REGNO?
Efesini 5:5 «Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro (che è un idolatra) ha eredità nel regno di Cristo e di Dio».
Il Nuovo Testamento ci parla del Regno di Cristo e di Dio. Colossesi 1:13 «Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio». Ma da quando Gesù ha iniziato a regnare? Dopo la Sua resurrezione e ascensione. 1 Pietro 3:22 « è salito in cielo ed è alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze Gli sono sottoposti». Matteo 28:18 «Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra». Naturalmente, un regno non ha solo un re, sovranità e sudditi, ma anche e soprattutto una legge, e nel Regno di Cristo vige la Sua legge! Eppure, molti non sembrano pensarla così, sostenendo l’errata idea che, siccome noi non siamo più soggetti alla legge mosaica, non v’è più alcuna legge che ci governi. Ma la Bibbia non dice questo, anzi, ci parla della legge dello Spirito (Rm 8:2), della legge della libertà o legge regale, che sono i 10 comandamenti (Gc 2:8), la legge di Cristo (Gal 6:2; 1Cor 9:21). Questa errata opinione deriva dal fatto che molti non sanno fare un distinguo tra la legge cerimoniale o mosaica (abolita) da quella morale o regale che è sempre in auge e con la quale saremo un giorno giudicati.
Ma cosa o chi annunciava la profezia?
Le profezie parlano di Gesù Cristo quale futuro governante del mondo. «Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. Non ci sarà fine all’incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre» (Isaia 9:5-6). Anche l’angelo Gabriele annunciò a Maria, poco prima che Gesù fosse concepito: «Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre; e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà mai fine» (Luca 1:32-33). Si sta chiaramente parlando di un Regno eterno, reale e senza fine e di un trono dal quale governare il mondo. Quando Ponzio Pilato chiese a Gesù se fosse un re, Gesù rispose: «Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo» (Giovanni 18:36-37)… e Gesù ritornerà per compiere questa profezia: «E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI» (Apocalisse 19:16).
La profezia di Daniele 2 dichiara che dopo un susseguirsi di alcuni Imperi, Dio porrà fine ai regni umani e al governo dell’uomo sull’uomo. Il Signore tramite un sogno profetico dato all’imperatore
babilonese Nabucodonosor, predisse la storia del mondo a partire proprio dal regno babilonese fino a quando non sarebbe venuto Lui a regnare. In questo sogno il re vide un’enorme statua composta da vari metalli, ognuno dei quali rappresentava un regno o meglio un Impero. In questo sogno, la statua veniva colpita alla base da una pietra che la frantumava riducendola in polvere. La pietra poi crebbe fino a diventare una montagna che riempì tutta la terra (versetti 31-36). La testa della statua era in oro e rappresentava appunto il primo regno, quello babilonese di Nabucodonosor. A seguire abbiamo il petto e le braccia in argento, che fu l’Impero Medio- Persiano; poi il ventre di rame che rappresentava l’Impero Greco-Macedone, mentre le gambe di ferro l’Impero Romano. Per finire abbiamo i piedi della statua che erano di ferro e argilla, a rappresentare due elementi che non si possono unire mai e queste dieci dita furono l’inizio dell’Europa unita, dopo la caduta dell’Impero romano. Quest’ultimo avrebbe continuato in altra forma sino al tempo della fine, sperimentando una rinascita che vedremo tra non molto, sotto la guida di dieci re o governanti, guidati dall’Anticristo finale: l’ultimo Impero mondiale. Apocalisse 17:12 Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora, insieme alla bestia. La stessa successione di queste regni viene presentata nella visione di quattro bestie, descritta in Daniele 7 e 8, con l’aggiunta di altri elementi importanti, come il sorgere dell’Anticristo in seno alla cristianità e il ruolo che ha avuto attraverso i secoli, e quello che avrà nell’ultimo Impero mondiale, che per molti è il Nuovo Ordine Mondiale; mentre la “pietra” che frantuma la statua è il Regno di Dio che soppianta tutti i regni terreni.
Notare l’interpretazione che ne dà Dio stesso al capitolo 2 di Daniele: «Al tempo di questi re (riferendosi ai dieci re o governanti che faranno rivivere l’ultimo stadio dell’Impero Romano), il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto e che non cadrà sotto il dominio d’un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre» (v. 44). Ma di quale regno parla questo versetto? Qual è il regno che Dio farà sorgere? Questo Regno è quello di Dio, reale ed eterno, che scenderà sulla terra ed eliminerà per sempre i governi o regni terreni. Tutto questo è confermato in Daniele 7, dove dice che il dominio dei precedenti regni saranno dati a «Uno simile a un Figlio dell’uomo (Gesù Cristo)… A lui fu dato dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà mai distrutto» (v. 13-14). Qui si parla di Gesù il Messia che viene dal cielo per prendere il controllo della terra, prima che gli attuali governanti possano distruggerla. Matteo 24:22 «Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati». Questa è una meravigliosa notizia, la beata speranza tanto attesa dai figli di Dio e poco conosciuta dal genere umano che è inconsapevolmente diretto verso la catastrofe e la distruzione! Tito 2:13 «aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù».
Il governo teocratico di Dio riappare
Dalla creazione fino al tempo di Mosè, Dio governava direttamente il Suo popolo tramite i profeti, i giudici e la classe sacerdotale, finché il popolo si corruppe e volle un monarca come le altre nazioni a loro vicine, anziché Dio. Il giudice e profeta Samuele descrisse quel tempo agli israeliti come un periodo in cui «l’Eterno, il vostro Dio, era il vostro re» (1Samuele 8:7 e 12:12). Il Signore nella Sua misericordia li accontenta e provvede loro Saul, che non si rivelerà una buona guida e come lui nemmeno la maggior parte dei re che si susseguirono; nessuno di questi rappresentava Dio in maniera appropriata, tranne alcune eccezioni. Dopo millenni di regnanti inadatti, il popolo spera ancora oggi nel compimento della profezia che vuole Dio come unico regnante, e quel giorno sta arrivando. Il piano di Dio è sempre stato quello di stabilire il Suo Regno su tutte le nazioni.
4 - IL REGNO DI DIO SULLA NUOVA TERRA
Apocalisse 20: 4,5 «Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla fronte e sulla mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Gli altri morti non tornarono in vita prima che i mille anni fossero trascorsi. Questa è la prima risurrezione».
Dopo i mille anni di giudizio, la terra sarà riportata al suo splendore iniziale e Gerusalemme sarà la capitale del Regno, Geremia 3:17 «Gerusalemme sarà chiamata “Il trono dell’Eterno”; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell’Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno più secondo la caparbietà del loro cuore malvagio». La legge e la Parola di Dio usciranno da Gerusalemme verso il resto delle nazioni. Isaia 2:2-3 «Negli ultimi giorni avverrà che il monte della casa dell’Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni. Molti popoli verranno dicendo: «Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno». Non vi saranno più guerre in quanto tutti i popoli impareranno a vivere in pace, ed anche la natura degli animali selvatici sarà mutata. Isaia 2:4 «Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione e non insegneranno più la guerra.
Isaia 65:25 Il lupo e l’agnello pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il serpente si nutrirà di polvere. Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo», dice il SIGNORE».
Nel Regno di Dio il genere umano sarà ripieno della conoscenza dell’Eterno, poiché tutti rifletteranno il Suo carattere: ecco perché non ci sarà più il male, poiché saremo simili a Dio. 1Giovanni 3:2 «Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è».
Isaia 11: 9 «Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare». Quando Dio ricrea la nuova terra, non ci saranno più deserti o montagne scoscese, né abissi, né luoghi impervi. Le terre aride saranno trasformate in fertili vallate solcate da ruscelli; vedremo riapparire l’Eden iniziale (Isaia 35:1-2; 51:3). Apocalisse 21: 1 «Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c’era più». In questa nuova terra l’agricoltura sarà copiosamente produttiva (Amos 9:13). Isaia 65:21 «Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto». Le persone non conosceranno più la malattia o la sofferenza, perché tutti saranno sani, sia fisicamente che spiritualmente: i ciechi vedranno, i sordi udranno, gli zoppi, cammineranno, i muti parleranno (Isaia 35:5-6). Molti pensano che tutto questo sia utopistico o allegorico, e che semmai il mondo dovesse migliorare, sarà grazie alla politica e alle leggi che stabiliranno. Ma la cosa più triste non è questa, è che purtroppo molti cristiani non credono a questo tipo di vita eterna nel Regno di Dio.
5 - I SANTI REGNANO CON CRISTO
Ma chi sono i santi?
I santi nella Bibbia sono tutti i credenti che compongono il corpo di Cristo che è la Chiesa, quindi esseri viventi. Ogni persona che ha ricevuto Gesù Cristo come suo Signore e Salvatore, e viene battezzata da adulta per immersione, diventa un membro del corpo di Cristo. Il credente battezzato, frequenta e serve la Chiesa con i doni che ha ricevuti dallo Spirito Santo e si impegna a vivere come Cristo ha vissuto, lasciandosi trasformare giorno dopo giorno dallo Spirito Santo per somigliare sempre più al suo Signore, e questo è quello che vuol dire essere santo. La parola santo nel linguaggio biblico significa: “appartato o messo da parte per uso sacro”. Purtroppo nell’immaginario collettivo si è soliti pensare a persone speciali salite in cielo, e che ora possono compiere miracoli su richiesta o per intercessione, niente di più falso e lontano da quello che la Bibbia dice.
Ma cosa accade ai santi viventi che sono sulla terra e a quelli che dormono nelle tombe, quando Cristo appare?
1Tessalonicesi 4:16-17 «perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore».
I santi che dormono verranno fuori dalle tombe, mentre i viventi saranno trasformati ed entrambi riceveranno un corpo glorificato e immortale, per iniziare a regnare con Cristo (Daniele7:27 e Apocalisse 20:4,6). È indispensabile ricevere un corpo glorificato come quello del Signore per poter vivere nell’eternità. 1Corinzi 15:50-53 «Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l’incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l’incorruttibilità e questo mortale rivesta l’immortalità». Filippesi 3:20-21 «La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose».
Quando il Signore stava per ascendere al cielo, i discepoli Gli fecero un’ultima domanda: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» (Atti 1:6). Gesù rispose che non stava a loro conoscere i tempi che il Padre Eterno ha stabilito (v. 7). Dobbiamo prepararci, perché il Regno di Dio è alle porte, però, purtroppo molti non sono ancora pronti a varcare la soglia dell’eternità. La nostra vita non deve essere guidata o assorbita solo da interessi terreni, materiali e carnali, ma da cose spirituali e dalla visione di quello che Dio ci sta preparando. 1Corinzi 2:9 «Ma com’è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano». E come disse Paolo: «Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini» (1Corinzi 15:19). Tutto quello che facciamo deve essere finalizzato per il Regno che Dio porterà sulla terra, altrimenti è tutto vano. Ovviamente per poter godere del regno futuro che ci attende, dobbiamo comprendere e vivere il Regno di Dio attuale, attraverso la Chiesa e la missione che il Signore ci ha affidato da compiere nel mondo, sottomettendoci alla Sua volontà che troviamo nella Bibbia, ma da subito e senza indugiare. Il compito principale che dobbiamo svolgere è proprio quello di annunciare a tutti l’imminente ritorno di Cristo e il Regno che viene. Matteo 24:14 «E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine».
Dopo i mille anni di giudizio, la Santa Gerusalemme con tutti i santi o salvati, scenderà dal cielo sulla nuova terra. Apocalisse 21: 1-3 «Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra… E io, Giovanni, vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio». Da questo momento la terra sarà nuovamente ripopolata e Cristo condividerà il Suo governo con tutti i santi. Apocalisse 5:10 «…e ci hai fatti re e sacerdoti per il nostro Dio, e regneremo sulla terra». Tutti questi passaggi e altri ancora ci mostrano chiaramente che il Regno di Dio sarà sulla terra, con un governo reale e stabile. Il Regno di Dio non resterà solamente nel cuore o nella mente del credente, o nell’ambito della Chiesa… per questa ragione dobbiamo essere sempre pronti per accedere al Regno, anche perché non sappiamo né l’ora né il giorno del ritorno di Gesù Cristo.
6 - COME SI ACCEDE AL REGNO DI DIO?
Qual è il primo requisito per entrare nel Regno?
Gesù disse: «In verità vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà in esso» (Marco10:15). La prima condizione è la semplicità, l’umiltà e la fiducia che è tipica dei bambini. Gesù disse anche: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Giovanni 3:5). Il secondo requisito è un po’ più articolato. Notare che anche l’apostolo Paolo riprende questo concetto e scrive: «Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione (decomposizione) non eredita l’incorruttibilità (immortalità)» (1 Corinzi 15: 50). I nostri corpi invecchiano e si deteriorano con gli anni che passano, per tanto non possiamo vivere per sempre. Inoltre, anche se non avessimo il limite del tempo e i corpi rimanessero sempre giovani, avremmo un altro problema: nasciamo tutti con una natura di peccato, e come tali abbiamo la strada sbarrata. Gesù spiega a Nicodemo che è necessario nascere di acqua e Spirito, che sono rispettivamente un battesimo d’acqua e uno di Spirito Santo, per poter entrare nel Regno di Dio.
Ma cosa è la natura di peccato? E come si nasce di nuovo?
Giovanni 3:3-5 «Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». Gesù rispose: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio».
Gesù sta spiegando a Nicodemo che senza un cambiamento interiore ed esteriore della propria esistenza, ossia una vera conversione, non si può entrare nel Regno di Dio. Gesù chiede ad ognuno di noi un cambio di rotta, un’inversione di tendenza in pratica una conversione, una rottura con il peccato e la vecchia natura carnale che conduce alla morte spirituale e a volte accelera anche quella fisica. E tutto ciò non può mai avvenire con le nostre sole forze, è impossibile all’uomo fare questo, perché da solo non può rigenerarsi, abbiamo bisogno di un aiuto esterno, di una potenza divina che ci aiuti a cambiare vita: comportamento, abitudini e carattere, ma anche a fare scelte moralmente giuste. La nuova nascita è un passaggio importante, vitale; ma perché è necessaria? Perché nasciamo tutti con una natura peccaminosa (o carnale) tendente all’egoismo, siamo naturalmente propensi a soddisfare il nostro ego con ogni sorta di piacere lecito e meno lecito. Geremia 17:9 «Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?». Geremia 13:23 «Può un etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi, abituati a fare il male, fare il bene?». Questa natura carnale incline al peccato ci sbarra le porte del Regno di Dio, ed è per questa ragione che abbiamo bisogno di un aiuto esterno, il quale ci guidi nella trasformazione. Dobbiamo esser rigenerati dalla potenza dello Spirito Santo per compiere quello che noi non potremmo mai. Dobbiamo rivestirci della natura di Dio, quella spirituale. La carne e lo spirito rappresentano due nature opposte che suscitano desideri opposti, producono frutti opposti, conducono a due destini opposti, uno alla vita eterna l’altro alla morte eterna, due nature inconciliabili. Romani 8:12-14 «Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio». Quando credi a quello che Gesù ha fatto per te, e Lo ricevi nel tuo cuore, inizi a nascere di nuovo, diventi un figlio di Dio. Giovanni 1:12,13 «ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio».
Che cosa è la natura carnale e perché ci impedisce l’ingresso nel Regno?
Galati 5:19-21 «Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio».
Il peccato e la tendenza a peccare l’abbiamo ereditata dai nostri genitori. Adamo ed Eva persero la loro natura spirituale e la loro immortalità per una fallace, ingannevole, ribelle e mortale, la quale è stata trasmessa a tutto il genere umano. Il peccato è la propensione all’egocentrismo che noi riceviamo alla nascita, che fa di noi degli esseri autonomi, spingendoci ad organizzare la nostra vita indipendentemente dal Signore, lontano da Lui (la parola peccato vuol dire: separazione). I peccati sono tutti quegli atti mediante i quali noi trasgrediamo volutamente la volontà di Dio esposta nella Sua Parola, nella Sua legge. 1 Giovanni 3:4 «Il peccato è la violazione della legge» . Questa natura carnale ci porta a violare la volontà di Dio, ed è per questo che moltissimi credenti vivono la fede nella frustrazione, perché si aspettano da loro stessi ciò che la loro natura umana peccatrice non gli permette di ottenere. Ci sono abitudini e dipendenze così malsane che difficilmente riusciamo a toglierle da soli, e qualora riuscissimo a riportare la vittoria su una, cadiamo sull’altra, o torniamo a ricadere sulla prima. Così la vita di molti credenti diventa una delusione continua. Siamo delusi di Dio e della Sua legge che vediamo irraggiungibile, e di noi stessi, poiché vogliamo raggiungere con le nostre capacità quello che per noi è impossibile. Vorremmo vivere la vita che Dio ci prospetta, invece viviamo schiavi del nostro io e delle nostre passioni, delle nostre abitudini; ma una vita di peccato è una vita di morte. Il risultato di tutto ciò è malcontento, autocommiserazione, pessimismo, depressione, e Satana riporta la vittoria. Il lungo elenco delle opere della carne dei versetti di Galati 5 mostra ciò che produciamo naturalmente con la natura peccaminosa o carnale che è dentro di noi e che non è controllata dallo Spirito Santo. Romani 8:8 «e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio». Senza l’azione e la potenza dello Spirito Santo in noi è impossibile vincere il peccato con le nostre sole forze o volontà. Il peccato si erge come un grande muro lungo la strada della salvezza. Romani 6:23 Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. Il peccato è un nemico profondamente radicato in noi, poiché è parte della nostra natura, e solo la morte del Figlio di Dio poteva abbattere ed eliminare questo ostacolo con le sue orrende conseguenze. L’apostolo Paolo considera il peccato un’azione odiosa e terribile, poiché siamo tutti impenitenti «servi», «schiavi» e «prigionieri» del peccato» (Romani 6:17, 20; 7:14, 23). Quindi soggetti all’ira di Dio perchè peccatori per eredità, ma anche per scelta. Giacomo 1:14,15 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte. La morte è la conseguenza inesorabile dei nostri peccati e senza il sacrificio di Cristo nessuno si sarebbe mai potuto salvare, poichè il peccato è stato cancellato dal supremo sacrificio di un Mediatore amorevole. Gesù, Colui che non ha mai peccato, perché in Lui non può esistere il male, si è fatto peccato per noi per riconciliarci con Dio. 2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. Cristo si è sacrificato per noi, prendendo su di Lui la nostra punizione e la morte che i nostri peccati meritavano (2 Corinzi 5:17-21), dandoci il perdono, la liberazione e la salvezza eterna. Gesù ci ha offerto gratuitamente il “biglietto d’ingresso” al Regno, ma quali altri passi dobbiamo compiere per entrare?
7 - PENTIMENTO E PERDONO
Perché è importante il pentimento e il perdono?
Il perdono divino può avvenire solo nelle vite di coloro che si pentono seriamente della loro condizione di peccatori e si ravvedono davvero. Il primo passo sulla strada verso la salvezza e l’ingresso nel Regno di Dio consiste in un ravvedimento genuino, che arriva dal profondo del cuore e dalla chiamata che il Signore rivolge ad ognuno di noi a cambiare vita. Gesù disse: «Quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me» (Giovanni 12:32). L’apostolo Pietro disse: «Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati» (Atti 3:19). Gesù Cristo esortava le persone sull’importanza del ravvedimento, affermando più volte: «Io sono venuto a chiamare a ravvedimento non i giusti, ma i peccatori» (Luca 5:32). Questa è un aspetto indispensabile per entrare nel Regno di Dio, dove il ravvedimento è il primo di una serie di passi che sono fondamentali per avere la salvezza o redenzione eterna. Dopo esserci pentiti, è necessario fare una confessione dettagliata dei nostri peccati, dei quali saremo perdonati istantaneamente. Proverbi 28:13 «Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia». Dio risponde al peccatore che si ravvede, perdonandolo totalmente: veniamo giustificati e lavati dal sangue di Cristo.
1Giovanni 1:7-9 «ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità».
Qual è il momento migliore per ravvedersi? Adesso, in questo preciso istante! Vai in ginocchio e ad alta voce pronuncia queste parole: “Signore ti chiedo perdono dei miei peccati, (confessa i peccati nella tua mente) e poi sempre ad alta voce pronuncia: Signore ti accetto come mio Dio e Salvatore della mia vita! Scenda il tuo Santo Spirito in me, affinchè io viva secondo la tua Parola!”. Il ravvedimento è basilare, significa cambiare stile di vita, modo di pensare e di comportarci, eliminando tutte le cattive abitudini. Il passo successivo al ravvedimento è la conversione che significa: svoltare il senso di marcia per procedere nella direzione opposta. Il cambiamento del nostro precedente stile di vita è la dimostrazione di un genuino ravvedimento… ad esempio: «Chi rubava non rubi più» (Efesini 4:28), chi fumava o beveva non fuma e non beve più, chi tradiva non tradisce più, chi mentiva non mente più, ect. Il vero credente produce «frutti degni di ravvedimento» (Matteo 3:8), e dei cambiamenti che si devono vedere nella vita di chi ha incontrato Gesù Cristo. Professare di conoscere Dio, o di averlo accettato come proprio Signore e Salvatore, ma continuare a vivere come prima, senza che nulla cambi, non è un vero pentimento e ravvedimento e a nulla vale. Tito 1:16 «Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti e incapaci di ogni opera buona».
Che cosa è la natura spirituale?
Ma cosa succede se permettiamo a Dio di agire in noi con il Suo Spirito? Galati 5:24 «Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze». Che cosa significa: crocifiggere la carne o la natura carnale? Significa cambiare la propria natura ed esistenza. Ognuno di noi riesamina la propria vita alla luce della Parola di Dio e tramite l’aiuto e la potenza dello Spirito Santo è disposto ad abbandonare tutte quelle abitudini che provengono dalla carne e che non sono quindi in armonia con la volontà del Padre. La Sua potenza in noi compirà quello che non possiamo ottenere né raggiungere da soli, trasformandoci in persone nuove, e questo può avvenire solamente se abbiamo l’abitudine di frequentare Gesù Cristo ogni mattina con lo studio della Parola e con la preghiera. Così facendo diamo il permesso a Dio di plasmarci e modellarci nuovamente a Sua immagine e somiglianza. Con questo processo Gli permettiamo di liberarci dalla schiavitù di peccato e dalla morte eterna, di vivere in noi, cosicchè diventiamo come Lui è. Questa trasformazione è graduale, non avviene tutta e subito, veniamo trasformati giorno dopo giorno; divenendo gradatamente una nuova creatura, rinasciamo a nuova vita. Quindi, in questo processo di mutazione non ti devi preoccupare né scoraggiare se vedi che la vecchia natura di tanto in tanto fa capolino, facendoti commettere gli stessi errori o gli stessi peccati. Tu persisti nel voler essere rigenerato e nel volere il carattere di Dio; confessa sempre l’errore che hai commesso e riparti con l’aiuto dello Spirito Santo e vedrai che sbaglierai sempre meno fino ad assomigliare a Cristo.
Filippesi 2:13 «infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo. Filippesi 1:6 «essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù».
Quando accettiamo Gesù Cristo come Signore e Salvatore, riceviamo in dono lo Spirito Santo, il quale inizia a trasformarci naturalmente e gradatamente riproducendo in noi il Suo frutto, ossia il carattere di Dio. Galati 5:22 «Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. In questo elenco si possono vedere nove aspetti del carattere di Dio o della Sua natura; tutte queste qualità qui elencate appartengono al Signore e sono riprodotte nella vita del credente tramite l’azione e la potenza dello Spirito Santo. Come il Re Davide dobbiamo chiedere a Dio di creare dentro di noi un «cuore puro» e uno spirito giusto (Salmo 51:10). Il ravvedimento produce un cuore umile, sottomesso, ma soprattutto ubbidiente, un cuore che cerca Dio, lo invoca, loda, supplica ed è riconoscente. Il passo finale è un passo fondamentale ed è il battesimo, con il quale riceviamo il perdono dei nostri peccati (Atti 2:38) e la potenza dello Spirito Santo. Marco 16:16 «Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato».
8 - PERCHÉ È IMPORTANTE RICEVERE UN BATTESIMO DI ACQUA E SPIRITO?
Il battesimo di acqua e Spirito
Quando l’apostolo Paolo ricevette la chiamata da Dio sulla via di Damasco, una luce abbagliante lo folgorò e cadde a terra, il bagliore lo rese cieco per alcuni giorni; allora Paolo dissi: « “Signore, che devo fare?”. Il Signore mi disse: “Alzati e va’ a Damasco, là ti sarà annunziato tutto quello che ti è ordinato di fare”» (Atti 22:10). Paolo si era chiaramente ravveduto ed era disposto a fare qualunque cosa Cristo gli chiedesse, allora fu condotto da Anania, il quale gli disse: «Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore» (Atti 22:16). Il passato di Paolo come persecutore della Chiesa era orami alle spalle, ora è divenuto un cristiano, stravolgendo completamente la sua vita. Le priorità dell’apostolo si sono ribaltate completamente, ora ha come obiettivo la predicazione dell’evangelo e proseguire verso il Regno di Dio (Filippesi 3:11-14). Molti versetti biblici ci dicono che il battesimo in acqua è un passo necessario e la sua simbologia è molto chiara: i peccati vengono lavati per rimanere simbolicamente in fondo alla tomba d’acqua, e là devono restare. L’immersione in acqua raffigura la morte e la sepoltura del nostro vecchio uomo o io carnale, caratterizzato dal peccato (Romani 6:2-6). Riemergere dall’acqua simboleggia la risurrezione o nuova nascita, si inizia una nuova vita regolata dalla presenza dello Spirito Santo in noi, che scrive la legge di Dio nei nostri cuori: i Dieci Comandamenti. Gesù stesso ci ha lasciato l’esempio da seguire, chiedendo a Giovanni Battista di essere battezzato, nonostante non avesse mai peccato e non avesse nulla di cui ravvedersi o pentirsi. Cristo si sottomise al battesimo in acqua per adempiere ogni giustizia (Matteo 3:13-15; 1Pietro 2:21-22). Il battesimo in acqua precede il battesimo dello Spirito Santo. Quando Pietro diede il suo primo sermone il giorno della Pentecoste: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo» (Atti 2:38).
Dopo questi passaggi inizia la vera vita cristiana, e come bambini appena nati in Cristo dobbiamo crescere nella fede. L’apostolo Paolo disse: «fino a
che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo» (Efesini 4:13). Questo processo dura tutta la vita e la Bibbia lo descrive come la santificazione, che è fatta di perseveranza nell’essere simili a Cristo, dedizione nello studio della Parola, testimonianza, preghiera e impegno nel sociale. Ebrei 12:14 «Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore». Durante questa crescita ci saranno delle prove, poiché sta scritto che la nostra fede verrà provata. Giacomo 1:12 «Beato l’uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano». Gesù stesso aveva lasciato i Suoi discepoli con questa promessa: «Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato» (Matteo 24:13)…ed anche: «Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose (le necessità materiali) vi saranno sopraggiunte. Non temere, o piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno» (Luca 12:31-32). Al momento possiamo vivere solo il Regno spirituale che è dentro di noi e attraverso la Chiesa, avere la Sua legge scritta nel nostro cuore, e la Sua presenza in noi che ci aiuta a vivere come cittadini del Suo Regno già qui sulla terra. Possiamo vivere il futuro già oggi, poiché chi accetta Gesù come proprio Signore e Salvatore e viene battezzato, diventa un cittadino del Regno di Dio. Efesini 2: 5,6 «anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù». Ogni giorno, quando preghiamo e chiediamo a Dio «Venga il tuo regno» (Matteo 6:10), dimostriamo il nostro desiderio di voler vivere nell’eternità e di vedere il mondo intero salvato da Dio, e allo stesso tempo Gli chiediamo di dirigere i nostri passi giorno dopo giorno fino alla meta prefissata. Se desideriamo davvero il meraviglioso futuro promesso, dobbiamo seguirlo fin da adesso in umiltà, sottomissione ed ubbidienza.
Vuoi farne parte anche tu del Regno di Dio?
Nel Regno di Dio non entreranno soltanto i patriarchi, i profeti, apostoli o discepoli dell’Antico o del Nuovo Testamento, ma vi è un posto preparato anche per te. Giovanni 14: 2-4 «Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via». Vuoi occupare il tuo posto che ti è stato preparato? Ti piacerebbe sederti a tavola con il Signore e i patriarchi e profeti? Marco 8: 11 «E io vi dico che molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli». L’apostolo Paolo, verso la fine della sua vita, scrisse al suo amato amico Timoteo: «Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione» (2 Timoteo 4:8). Queste parole di Paolo, dimostrano che tutti quelli che credono realmente nell’imminente ritorno di Gesù Cristo potranno entrare nel Regno, nel quale c’è una corona preparata anche per te!
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