Home 9 Abdia – Capitolo 1

NUOVA DIODATI

 

I peccati di Edom e la sua futura punizione

1 La visione di Abdia. Così dice il Signore, l’Eterno, riguardo a Edom: «Noi abbiamo udito un messaggio dall’Eterno e un ambasciatore è stato mandato tra le nazioni, per dire: “Muovetevi e leviamoci contro di lei per combattere”. 2 Ecco, io ti renderò piccola fra le nazioni; tu sarai grandemente disprezzata. 3 L’orgoglio del tuo cuore ti ha ingannata, o tu che abiti nelle fessure delle rocce, di cui hai fatto la tua alta dimora, che dici in cuor tuo: “Chi mi farà scendere a terra?”. 4 Anche se t’innalzassi come un’aquila e ponessi il tuo nido fra le stelle, io ti farò scendere di lassù», dice l’Eterno. 5 «Se di notte venissero da te ladri o predoni, come saresti distrutta! Non ruberebbero quanto loro basta? Se venissero da te dei vendemmiatori, non lascerebbero alcuni grappoli da racimolare? 6 Oh, come sarà frugato Esaù, come saranno rovistati i suoi nascondigli! 7 Tutti i tuoi alleati ti costringeranno alla frontiera, quelli che erano in pace con te ti inganneranno e prevarranno contro di te; quelli che mangiano il tuo pane ti tenderanno tranelli; ma egli non ha intendimento di questo. 8 In quel giorno», dice l’Eterno, «io farò scomparire da Edom i savi e dal monte di Esaù l’intendimento. 9 Allora i tuoi uomini valorosi saranno presi da sgomento, o Teman, affinché ogni uomo sia sterminato dal monte di Esaù nel massacro. 10 Per la violenza contro tuo fratello Giacobbe, la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre. 11 Il giorno in cui te ne stavi in disparte, il giorno in cui gli stranieri conducevano in cattività il suo esercito ed estranei entravano per le sue porte e gettavano le sorti su Gerusalemme, anche tu eri come uno di loro. 12 Ma tu non avresti dovuto guardare con gioia per il giorno di tuo fratello, il giorno della sua sventura, né avresti dovuto rallegrarti sui figli di Giuda nel giorno della loro distruzione e neppure parlare con arroganza nel giorno della sventura. 13 Non avresti dovuto entrare per la porta del mio popolo, nel giorno della sua calamità, né guardare anche tu con piacere sulla sua afflizione, nel giorno della sua calamità e neppure stendere le mani sui suoi beni nel giorno della sua calamità. 14 Non avresti dovuto metterti ai crocicchi delle strade per massacrare i suoi fuggiaschi né avresti dovuto dare in mano del nemico i suoi superstiti nel giorno della sventura. 15 Poiché il giorno dell’Eterno è vicino per tutte le nazioni; ciò che hai fatto ad altri sarà fatto a te, la retribuzione delle tue azioni ricadrà sul tuo capo. 16 Poiché come avete bevuto sul mio monte santo, così berranno tutte le nazioni del continuo; sì, berranno, ingoieranno e saranno come se non fossero mai state».

Il ristabilimento d’Israele

17 «Ma sul monte di Sion vi saranno i superstiti e sarà un luogo santo; e la casa di Giacobbe entrerà in possesso delle sue proprietà. 18 La casa di Giacobbe sarà un fuoco e la casa di Giuseppe una fiamma, ma la casa di Esaù sarà come stoppia: essi la incendieranno e la divoreranno, e alla casa di Esaù non rimarrà più alcun superstite», perché l’Eterno ha parlato. 19 Quelli del Neghev possederanno il monte di Esaù e la pianura del paese dei Filistei, possederanno anche i campi di Efraim e i campi di Samaria e Beniamino possederà Galaad. 20 Gli esuli di questo esercito dei figli d’Israele che sono fra i Cananei, possederanno il paese fino a Sarepta, gli esuli di Gerusalemme che sono a Sefarad possederanno le città del Neghev. 21 Allora dei liberatori saliranno sul monte Sion per giudicare il monte di Esaù, e il regno sarà dell’Eterno.

NUOVA RIVEDUTA

 

 

Profezia sulla rovina di Edom

1 Visione di Abdia. Così parla il Signore, DIO, riguardo a Edom: «Abbiamo ricevuto un messaggio dal SIGNORE e un ambasciatore è stato mandato alle nazioni: “Alzatevi! Alziamoci contro di lui, alla guerra!” 2 Ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, tu sei profondamente disprezzato. 3 L’orgoglio del tuo cuore ti ha ingannato, o tu che abiti nei crepacci delle rocce, e stabilisci la tua abitazione in alto; tu che dici in cuor tuo: “Chi potrà farmi precipitare a terra?” 4 Anche se tu facessi il tuo nido in alto come l’aquila, anche se tu lo mettessi fra le stelle, io ti farò precipitare di lassù», dice il SIGNORE. 5 «Se ladri o briganti venissero a te di notte, come saresti rovinato! Non ruberebbero forse a loro piacimento? Se dei vendemmiatori venissero da te, non lascerebbero niente da racimolare. 6 Oh, come è stato frugato Esaù! Come sono stati cercati i suoi nascondigli! 7 Tutti i tuoi alleati ti hanno respinto sino alla frontiera; quelli che erano in pace con te ti hanno ingannato, hanno avuto il sopravvento su di te; quelli che mangiano il tuo pane tendono un’insidia sotto i tuoi piedi, e tu non hai discernimento! 8 Quel giorno», dice il SIGNORE, «io farò sparire i saggi da Edom e il discernimento dal monte di Esaù. 9 I tuoi prodi, o Teman, saranno terrorizzati, e così tutti quelli del monte di Esaù periranno nel massacro. 10 A causa della violenza fatta a tuo fratello Giacobbe, tu sarai coperto di vergogna e sarai sterminato per sempre. 11 Quel giorno tu eri presente, il giorno in cui gli stranieri portavano via il suo esercito, e i forestieri entravano per le sue porte e tiravano a sorte su Gerusalemme; anche tu eri come uno di loro. 12 Ah! non gioire per il giorno della sventura di tuo fratello. Non ti rallegrare per i figli di Giuda nel giorno della loro rovina. Non parlare con tanta arroganza nel giorno dell’angoscia. 13 Non passare per la porta del mio popolo il giorno della sua sventura; non gioire, anche tu, della sua afflizione il giorno della sua sventura; non metter le mani sul suo esercito il giorno della sua sventura. 14 Non appostarti ai bivi per sterminare i suoi fuggiaschi e non consegnare al nemico i suoi superstiti, nel giorno della sventura! 15 Infatti il giorno del SIGNORE è vicino per tutte le nazioni e come hai fatto, così sarà fatto a te: le tue azioni ti ricadranno sul capo. 16 Come voi avete bevuto sul mio monte santo, così berranno tutte le nazioni; berranno e si ingozzeranno, e saranno come se non fossero mai state. 17 Ma sul monte Sion ci saranno degli scampati, ed esso sarà santo; e la casa di Giacobbe possederà ciò che le appartiene. 18 La casa di Giacobbe sarà un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiamma; e la casa d’Esaù come paglia che essi incendieranno e consumeranno; non rimarrà più nulla della casa di Esaù», perché il SIGNORE ha parlato. 19 Quelli della regione meridionale possederanno il monte di Esaù; quelli della pianura possederanno il paese dei Filistei, il territorio di Efraim e quello di Samaria; e Beniamino possederà Galaad. 20 I deportati di questo esercito, i figli d’Israele, possederanno il paese dei Cananei fino a Sarepta, e i deportati di Gerusalemme che sono a Sefarad, possederanno le città della regione meridionale. 21 I salvati saliranno sul monte Sion per giudicare la montagna di Esaù. Allora il regno sarà del SIGNORE.

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