IL GRANELLO DI SENAPE
Luca 13:18,19 «Quindi egli disse: «A cosa è simile il regno di Dio, e a che lo paragonerò? È simile a un granello di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; poi è cresciuto ed è diventato un grande albero, e gli uccelli del cielo sono venuti a cercar riparo tra i suoi rami».
Quando Gesù pronunciò queste parole, lo fece principalmente per i Farisei, i quali ascoltavano i Suoi insegnamenti con disprezzo e si chiedevano: ma come può un uomo di umili condizioni istaurare un regno e portare Israele sul tetto del mondo? Come può stabilire il nuovo regno senza potere, eserciti, ricchezze, fama e gloria? I Farisei erano abituati a fare raffronti, ma Gesù li spiazza dicendo: «A chi è simile il regno di Dio, e a che l’assomiglierò io? » (Matteo 13:18).
Gesù, non trovando un termine di paragone adeguato con i governi terreni, usò la parabola del granello di senape. Questo seme è molto piccolo, e a quel tempo era conosciuto come il “più piccolo tra i semi”; ma quale insegnamento celava? Che il Regno di Dio ha umile origini e viene senza clamori, però la sua estensione è esponenziale e senza confini. Luca 17:20-21 «Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: “Eccolo qui”, o “eccolo là”; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».
Gesù venne in mezzo a noi in sordina, e noi lo abbiamo accolto in una stalla e posto in una mangiatoia e non con gli onori che meritava, visto che Lui è il Re dei re. Il Regno di Dio ha principi che sono diametralmente opposti a quelli dei regni di questo mondo; solitamente i regni terreni non sono quasi mai democrazie, ma oligarchie o dittature, dove non si disdegna l’uso della forza per imporre le leggi o della guerra per dominare e assoggettare. Mentre nel Regno di Dio che è fondato dal Principe della pace, vige appunto la pace, la giustizia, la misericordia e la verità. Il Regno di Cristo agli inizi fu umile e persino insignificante, l’ultimo di tutti i regni terreni, ma crebbe con una tale rapidità e a differenza di tutti gli altri continua ancora oggi ad espandersi tramite la predicazione dell’Evangelo, e sono migliaia coloro che si aggiungono ogni giorno per essere dei futuri regnanti.
La nascita della Chiesa di Gesù Cristo all’inizio fu un tenero germoglio pieno di forza e vitalità, la quale è cresciuta e si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni attuali e, come il seme di senape doveva svilupparsi ed estendere i suoi rami, allo stesso modo la Chiesa di Cristo si sarebbe rafforzata ed estesa in tutto il mondo. La parabola del granello di senape dovrà conseguire il suo adempimento definitivo e trionfale in quest’ultima generazione; questo minuscolo seme si trasformerà in albero e l’ultimo messaggio di avvertimento raggiungerà «ogni nazione e tribù e lingua e popolo» (Apocalisse 14:6-14), « per trarre da questi un popolo per il suo nome» (Atti 15:14).
Gesù Cristo al Suo prossimo apparire sembrerà un puntino nel cielo, ma man mano che avanza verso la terra, la “Pietra” diventa sempre più grande fino ad annientare e soppiantare tutti i regni terreni, al fine di stabilire solo il Suo Regno eterno di pace e giustizia.
Daniele 2:35 «Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e divennero come la pula sulle aie d’estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra».
Apocalisse 18:1 «E la terra sarà illuminata dalla Sua gloria».
La parabola del granello di senape non illustra solamente la crescita del Regno di Dio, dalle sue umili origini fino a possedere tutta la terra, ma anche l’opera della grazia nel cuore dei bendisposti che: all’inizio è piccola, poi, cresce e nessuno può prevedere il risultato e la portata che avrà. Non possiamo neanche immaginare quali e quante benedizioni possiamo ricevere ed elargire se ci mettiamo a disposizione del Signore Gesù Cristo.
E tu, stai annaffiando questo seme? Sei pronto/a per regnare insieme al Signore?