Negli ultimi tempi si sta diffondendo sempre l’abitudine di chiamare alcuni pastori o guide locali della Chiesa con il termine di “apostolo”, e questo accade soprattutto in ambito evangelico – pentecostale. Adducendo che lo Spirito Santo sta suscitando nuovi “apostoli” per guidare la Chiesa, come affermava C. Peter Wagner; il quale asseriva che gli “apostoli moderni” hanno la stessa autorità degli apostoli di Gesù Cristo nel presentare nuove dottrine e rivelazioni da parte di Dio. Simili affermazioni contraddicono la Scrittura, poiché per fregiarsi di questo titolo servono caratteristiche precise, che andremo ad analizzare con la Bibbia.

 

 

1- CHI È UN APOSTOLO?

Il termine apostolo deriva dal greco ἀπόστολος – apóstolos che vuol dire: “inviato, mandato o messaggero”. Gesù Cristo scelse 12 uomini tra coloro che lo seguivano ed erano Suoi discepoli e li costituì come apostoli.

Luca:13 «E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli…».

Queste 12 persone vissero a stretto contatto con il Signore  per tutto il tempo del Suo ministero terreno, videro la Sua morte e risurrezione, parteciparono alla Pentecoste e furono ripieni di Spirito Santo. Gesù li inviò in giro per il mondo per dare continuità al messaggio della salvezza da Lui proclamato, e non solo…gli diede la capacità di guarire gli infermi e l’autorità di cacciare i demoni.

Marco 3:14 -15 «Quindi ne costituì dodici perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare,  e avessero il potere di guarire le infermità e di scacciare i demoni».

La Bibbia sottolinea due caratteristiche per definirsi apostolo, e sono: aver vissuto con Gesù, e aver assistito alla Sua morte e resurrezione. Ed è per questo che quando cercano il sostituto di Giuda, Pietro sottolinea questi due aspetti.

Atti 1: 21-22 «Bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia per tutto il tempo in cui il Signor Gesù è andato e venuto tra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui egli fu portato in cielo da mezzo a noi, uno di questi diventi testimone con noi della sua risurrezione».

Atti 1: 25-26  «”per ricevere la sorte di questo ministero e apostolato, dal quale Giuda si è sviato per andare al suo luogo”. Così tirarono a sorte, e la sorte cadde su Mattia; ed egli fu aggiunto agli undici apostoli».       

Nel numero 12 c’è del simbolismo, e lo possiamo vedere con i 12  figli di Giacobbe che diedero origine alle 12 tribù di Israele, allo stesso modo i 12 apostoli diedero origine al “nuovo Israele”, che è la Chiesa di Gesù Cristo. Anche se, nella Bibbia troviamo un 13° apostolo, ossia Paolo, che fu chiamato da Gesù stesso, questo non inficia il numero simbolico del 12 che ritroviamo anche in Apocalisse. Il Signore apparve a Paolo svariate volte, e gli diede l’incarico di predicare il Vangelo ai gentili. I 12 apostoli erano uomini ordinari che Dio usò in modo straordinario, i quali misero il mondo dell’epoca sottosopra, guidati e sospinti dallo Spirito Santo nel compiere la missione che Gesù aveva affidato loro.

Atti 17:6 «Ma, non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni dei fratelli davanti ai capi della città, gridando: “Quelli che hanno messo sottosopra il mondo sono venuti anche qua…”».

2 - PERCHÈ NON CI SONO SUCCESSORI DEGLI APOSTOLI?

Nella Bibbia non vediamo gli apostoli nominare successori o “nuovi apostoli”, con la stessa autorità che possedevano loro. Quando Giacomo morì non fu sostituito. Atti 12:1-2 «Or in quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della chiesa. E fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni». Ma perché Giuda fu sostituito e Giacomo no? Perché Giuda si era allontanato dall’ apostolato di sua volontà, rigettando il mandato e non perché morto. Negli Atti degli apostoli si evidenzia un requisito importante per poter essere chiamati apostoli della Chiesa: la testimonianza oculare di Gesù, oltre al fatto che solo Gesù può nominare gli apostoli. Ed è quello che ribadisce anche Paolo, il quale si presenta come l’ultimo che ha visto Gesù. 1 Corinzi 15:7-8  «Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all’aborto».

Quindi, nessuno oggi può aspirare al titolo di apostolo, perché nessuno può soddisfare i requisiti sopraelencati. Inoltre, gli apostoli di Gesù furono autenticati da specifici segni soprannaturali che li accompagnavano.  Paolo evidenzia quali sono le caratteristiche che un apostolo deve avere, e dice che si riconosce per il fatto che può operare segni, prodigi, miracoli e resurrezioni.

2 Corinzi 12:12 «Ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni».

Atti 20: 9-12 «Un giovane di nome Eutico, che era seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo; e, mentre Paolo tirava il suo discorso a lungo, preso dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto. Ma Paolo, sceso giù, si gettò su di lui, l’abbracciò e disse: «Non vi turbate, perché l’anima sua è in lui». Quindi risalì, spezzò il pane con loro e mangiò; e dopo aver parlato a lungo fino all’alba, partì. Intanto ricondussero il ragazzo vivo, per cui furono oltremodo consolati».

La posizione unica degli apostoli originali è indicata anche dal fatto che i loro nomi sono incisi su ognuna delle porte della  Gerusalemme celeste. Apocalisse 21:14 «Il muro della città aveva dodici fondamenti, e su quelli erano i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello». L’ufficio apostolico, insieme a quello profetico, hanno svolto un ruolo importante e fondamentale per la fondazione della Chiesa cristiana. Le dottrina furono comprese, insegnate e messa per iscritto nel  Nuovo Testamento dagli apostoli, e sono le  fondamenta della Chiesa.

Efesini 2:19-20 «Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare».

Il Moody Bible Commentary dice:  “la Chiesa, che è il corpo di Cristo, viene qui presentata come un grande edificio, il tempio di Dio. Gli apostoli erano uomini appositamente nominati dal Signore Gesù Cristo all’inizio della Chiesa, e non avevano successori”.

Anche negli scritti della Chiesa dei primi secoli, vediamo che il ruolo dell’apostolo finisce con la vita stessa dell’apostolo. In tutta la letteratura cristiana primitiva dei padri della Chiesa,  come le  Didaché, Ignazio, Barnaba, Policarpo, Giustino, Tertulliano, Origene, ecc. vengono menzionate figure che ricoprono vari incarichi come i vescovi, dottori, pastori, diaconi ect, ma non ci sono tracce di nuovi  apostoli. Ad esempio, Ignazio di Antiochia, nella sua epistola ai Romani, scrive: “ Siamo come gli apostoli, non nel senso di cercare un’ostentazione (indebita) di questo titolo, ma nel seguire il loro esempio di altruismo, di dedizione, di sacrificio per amore del Signore Gesù, anche di fronte alle peggiori avversità. E con l’aiuto delle Scritture, guardiamoci da quelli “che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono come lupi rapaci”. (Matteo 7:15 ).

In conclusione, tutti coloro che oggi si definiscono “apostoli”, stanno usando impropriamente un titolo che non gli compete. 

CONTATTI

SCRIVICI UN’EMAIL, CHIAMACI O CONTATTACI TRAMITE IL FORM !

Condividilo sui social!
× Chattiamo?