1- GESÙ DICHIARA LA SUA UGUAGLIANZA AL PADRE
Gv 5:17-23 Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero». Per questo i Giudei più che mai cercavano d’ucciderlo; perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non ciò che vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre.
Gesù veniva additato come uno che trasgrediva il sabato, e questo perché operava miracoli nel giorno del riposo. Il Signore ha operato sette miracoli in giorno di sabato e questo faceva infuriare i farisei, che lo accusavano come trasgressore della legge. Ma di fatto le cose non stava come i farisei sostenevano: poiché Egli osservava il vero sabato di riposo e non quello farisaico, fatto di divieti aggiunti. Il sabato era stato creato per l’uomo e lo scopo per cui Dio l’ha dato, non era solo per il riposo fisico, ma soprattutto per quello spirituale, nel quale essere in totale comunione con Lui. Purtroppo, quando il peccato entrò nel mondo, il riposo di Dio fu alterato e la relazione con il Signore cambiò completamente, e Dio non si rese più visibile a causa del peccato che separava l’uomo dal Suo Creatore. Però l’Eterno non ha mai abbandonato la Sua creatura e, per ristabilire la comunione con l’umanità si è servito dei profeti come mezzo di mediazione, oltre al fatto che è sceso in terra nella persona di Gesù Cristo per salvare l’umanità caduta; poiché occorreva non solo la mediazione ma anche la redenzione. I Giudei non compresero che Gesù era il Dio che veniva a salvarli, lo percepivano come un millantatore, un bestemmiatore e per questo erano determinati ad eliminarlo. Secondo loro, violava il sabato e si proclamava Dio!
Gv 10: 30-33 «Io e il Padre siamo uno. I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù disse loro: “Vi ho mostrato molte buone opere da parte del Padre; per quale di queste opere mi lapidate?”. I Giudei gli risposero: “Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”».
Gesù ha espressamente detto di essere uno con il Padre e non che era Dio Padre. Infatti leggiamo:
1° Uguale nell’operare: “le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente” (v. 19);
2° Uguale nella conoscenza: “perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa” (v. 20);
3° Uguale nel far risorgere: “come il Padre risuscita i morti… cosi anche il Figlio vivifica chi vuole (v. 21 e vv. 28-29);
4° Uguale nel giudicare: “il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio” (vv. 22 e 27);
5° Uguale nell’onore: “affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre” (v. 23);
6° Uguale nel salvare: “chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato… e passato dalla morte alla vita” (vv. 24-25);
7° Uguale nell’esistenza autonoma: “come il Padre ha vita in se stesso, cosi ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso” (v. 26).
Il Salvatore era unito a Dio Padre, tanto da essere un’unica mente, ecco perchè diceva: «Io e il Padre siamo uno» (Gv. 10:30)… ma disse anche: «…il Padre è maggiore di me» (Gv 14:28); poiché Egli era nella carne e con tutti i limiti della natura umana. Cristo è in tutto e per tutto uguale al Padre, infatti disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”?» (Giovanni 14:9). Ovvio che Gesù non sta dicendo che Lui è la persona del Padre, ma che è come se vedessero il Padre, poiché Egli ha lo stesso carattere del Padre, stessi intenti ed obiettivi. Gesù asserisce di vedere ciò che fa il Padre, e solo chi è Uno uguale al Padre può compiere le stesse cose che vede fare dal Padre e, per poterle compiere è indispensabile essere Onnipotente come il Padre. I Giudei avevano già visto il Signore Gesù compiere miracoli, come la guarigione dell’uomo paralitico da trentotto anni, ma il Salvatore aggiunse che Dio gli avrebbe mostrato opere maggiori di queste, affinché gli uomini rimanessero meravigliati. La prima di queste meraviglie fu quella di riportare in vita i morti (v. 21); mentre la seconda meraviglia sarebbe stata il giudizio sull’umanità (v. 22), dopo il Suo glorioso e maestoso ritorno sulle nuvole dal cielo.
Una delle prerogative per cui un essere può definirsi Dio è proprio quella di creare dal nulla, ossia portare all’esistenza forme di vita nuova. Quindi, per dare vita a delle creature, chi crea non deve essere creatura ma Creatore, e non deve avere né principio né fine, deve essere Eterno. Gv 1: 3, 4 «Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (la Parola /Gesù); e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini». Da questo testo e da altri ancora sappiamo che Gesù è il Creatore, poiché ha la vita e può portare all’esistenza tutto quello che desidera creare. Colossesi 1: 15-17 «Egli è l’immagine dell’invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura, poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui».
Prima di proseguire nell’analisi del testo iniziale, dobbiamo anche comprendere che Gesù parla dalla Sua prospettiva, con i limiti della carne, visto che Egli aveva una natura umana e una divina. Giovanni 5: 19-21 «Gesù quindi rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non ciò che vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole». Ed è per questo che Gesù dice: “come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole”. Donare la vita comprende il guarire gli ammalati, resuscitare i morti e concedere la vita eterna. Potrebbe Gesù Cristo compiere tutte queste cose se fosse semplicemente un uomo o una creatura celeste? La risposta è ovvia: no di certo! Inoltre, concedere la vita eterna, cammina di pari passo con il diritto di giudicare. Gesù per compiere queste cose deve possedere la conoscenza totale e la giustizia assoluta; poiché deve saper discernere i pensieri e le motivazioni che si annidano nel cuore degli uomini, e per fare questo serve l’Onniscienza, che una prerogativa dell’essere Dio.
2- ONORARE IL FIGLIO COME IL PADRE
3 - GESÙ NON HA AVUTO UN PRINCIPIO CREATIVO
4 - IMPLICAZIONI PRATICHE
5 - DOMANDE PER RIFLETTERE E RICORDARE
CONTATTI
SCRIVICI UN’EMAIL, CHIAMACI O CONTATTACI TRAMITE IL FORM !