1- NICODEMO E LA NUOVA NASCITA

Giovanni 2:23-25 Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosi che egli faceva. Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.

Giovanni 3:1-15 C’era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei.  Egli venne di notte da lui e gli disse: «Rabbì, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi segni miracolosi che tu fai, se Dio non è con lui». Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.  Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: “Bisogna che nasciate di nuovo”. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito». Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?» Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d’Israele e non sai queste cose?  In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti? Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo: il Figlio dell’uomo. «E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna. (leggere fino al v.21)

Gesù è ancora a Gerusalemme, e mentre compie segni e miracoli, molti sono affascinati dal Suo messaggio tanto che iniziano a credergli e, persino Nicodemo, un fariseo membro del Sinedrio resta colpito dagli avvenimenti. Molti dichiararono di credere, non tutti erano sinceri, però, Gesù riconobbe in Nicodemo un uomo sincero e con un reale desiderio di conoscere la verità: poiché il Signore poteva leggere nei cuori. Quest’uomo era un rabbino colto, molto stimato e membro del sinedrio, che non è rimasto indifferente nel vedere quell’umile nazareno, si sentiva attratto dai Suoi insegnamenti e, poiché conosceva le Scritture e le profezie messianiche voleva capirci meglio. Anche se, con la purificazione del tempio Gesù si era attirato l’odio dei sacerdoti e di tutta la classe politica, i quali volevano fermarlo a tutti i costi, però molti avevano paura perché vedevano che era guidato dallo Spirito di Dio; poiché nessun essere umano poteva compiere quelle cose e con quella autorità. Nicodemo vedeva in Gesù Cristo un rabbino di alto livello e come molti altri israeliti, anche lui era profondamente addolorato per la profanazione del tempio; sicuramente sarà stato presente quando Gesù scacciava i venditori e i cambiavalute, ma anche quando il Salvatore guariva i malati o sfamava i bisognosi. Inoltre lo avrà certamente udito predicare e avrà anche visto la gioia negli occhi delle persone guarite, sfamate o liberate dai demoni; non poteva più dubitare: Gesù di Nazaret era un uomo mandato da Dio.

Nicodemo desiderava tanto incontrare Gesù, ma lontano da occhi indiscreti, poiché non voleva che gli altri lo sapessero, e questo perché temeva che la sua reputazione potesse esser compromessa presso gli altri capi giudei, ma anche di possibili ripercussioni; quindi decide di andarlo a trovare nelle ore notturne quando orami è buio. Come fu di fronte a Gesù, Nicodemo non fece giri di parole, andò diretto al punto: “Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perché nessuno può fare questi miracoli che tu fai, se Dio non è con lui” Giovanni 3:2. Nicodemo probabilmente non riconosceva Gesù come il Messia, ma soltanto come un Maestro mandato da Dio. Gesù fissò lo sguardo sul suo interlocutore e vide la sincerità e la sete di verità nei suoi occhi, comprese lo scopo della visita, e anche in questo caso, senza giri di parole gli rispose: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio”. Giovanni 3:3. Nicodemo era venuto per prendere informazioni, ma Gesù gli parlò subito di verità spirituali, perché  non aveva bisogno di conoscenza ma di rigenerazione spirituale. Nicodemo doveva cambiare prospettiva e visuale per comprendere le realtà divine: doveva rinascere a nuova vita. Stupito da quelle parole, rispose: “Come può un uomo nascere quand’è vecchio?” Giovanni 3:4. Il capo dei farisei prendeva tutto alla lettera e quindi non riusciva a immaginare come un essere adulto potesse nascere di nuovo, riteneva ovviamente impossibile che un uomo potesse entrare di nuovo nel grembo di una madre e nascere una seconda volta. Il Salvatore ribadisce il concetto: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio”. Giovanni 3:5. Allora Nicodemo comprese che Gesù alludeva al battesimo d’acqua e al rinnovamento del cuore mediante lo Spirito di Dio, e si rese conto di trovarsi in presenza di Colui che Giovanni Battista aveva preannunciato. Gesù continuò: “Quel che è nato dalla carne, è carne; e quel che è nato dallo Spirito, è spirito”. Giovanni 3:6.  Il Salvatore sposta la conversazione dal piano fisico a quello spirituale, dicendo che il cuore è malvagio per natura e ciò che scaturisce da esso deve essere purificato. Non vi è salvezza per coloro che seguono religioni formali o legaliste, prive di qualsiasi spiritualità; poiché chi vuole raggiungere il cielo con le proprie opere, tenta l’impossibile. La vita cristiana non è un aggiustare o migliorare la vita precedente, ma una totale trasformazione, un cambiamento radicale che può essere prodotto solo dallo Spirito Santo. 

Gesù per fargli comprendere meglio come agisce lo Spirito, si servì dell’immagine del vento. “Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né donde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito”. Giovanni 3:8. Il vento è invisibile e nessuno può sapere da dove viene o dove può andare e cosa può fare, allo stesso modo agisce lo Spirito, non si può spiegare, ma gli effetti nel cuore o mente della persona si vedono. Quando lo Spirito di Dio prende possesso di un cuore, la persona cambia e non è più la stessa, non si sofferma più sui pensieri peccaminosi ma avrà comportamenti e parole completamente diverse. Ad esempio se una persona è irascibile o collerica, diventa pacata e dolce; se uno beve e fuma, diventa sobrio e temperante; se è immorale o traditore, diventa onesto e fedele… e via discorrendo. Nicodemo chiese: “Come possono avvenir queste cose?” Giovanni 3:9. Gesù stava spiegando a Nicodemo che l’ubbidienza alla lettera della legge non è sufficiente, poiché la legge da solo conoscenza di peccato, non ha il potere di rigenerare una persona, e meno che mai di rendere qualcuno capace di osservare i comandamenti  o di renderlo degno di entrare nel regno dei cieli.  Anche se Nicodemo visse una vita giusta e onorevole, alla presenza del Cristo sentì che il suo cuore era impuro e la sua vita contaminata: comprese che doveva nascere a nuova vita. Ma come potevano accadere quelle cose? Gesù gli svelò il segreto: avrebbe dovuto riconoscerlo come il suo Signore e Salvatore. “Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna”. Giovanni 3:14, 15. Gesù gli ha rivelato il piano della salvezza e la Sua missione per il mondo. Il Salvatore sapeva che il seme che aveva appena gettato nel cuore di Nicodemo, avrebbe germogliato; quelle parole pronunciate in quella notte non andarono perse. Anche se Nicodemo non riconobbe subito il Cristo pubblicamente,  conservò nel suo cuore gli insegnamenti che aveva ricevuto e quando Gesù fu innalzato sulla croce, si ricordò delle parole di Cristo. Nicodemo riconobbe in Gesù il Redentore del mondo, il Messia tanto atteso e dopo la crocifissione si espose coraggiosamente e, se prima era tanto prudente ed esitante, fu fermo come una roccia e impavido nel dare degna sepoltura al suo Salvatore. Giovanni 19: 39,40 Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesù, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei.

E tu, hai paura di dire al mondo che sei un cristiano? Condividi la tua fede, fai conoscere ad altri come hai incontrato Gesù!

 

2 - IMPLICAZIONI PRATICHE

Gesù ti ripropone oggi la stessa domanda fatta Nicodemo, si proprio a te che stai leggendo: “Vuoi nascere di nuovo?”. Vuoi permettere a Dio di trasformare la tua vita? Lui la può ribaltare completamente. Come Gesù ha spiegato a Nicodemo, che senza un cambiamento interiore e di conseguenza anche uno esteriore della propria esistenza, non si potrà entrare nel Regno di Dio. Il Signore ti propone un cambio di rotta, un’inversione di tendenza, una rottura con il peccato e la vecchia natura carnale che conduce alla morte spirituale e a volte accelera anche quella fisica; in altre parole una conversione. E tutto ciò non può mai avvenire con le tue sole forze, è impossibile all’uomo fare questo, perché da solo non puoi rigenerarti, hai bisogno di un aiuto esterno e di una potenza divina che ti aiuti a cambiare vita e a fare scelte moralmente giuste. La nuova nascita è un passaggio importante, vitale; ma perché è necessaria? Perché nasciamo tutti con una natura peccaminosa (o carnale) tendente all’egoismo, siamo naturalmente propensi a soddisfare il nostro ego con ogni sorta di piacere lecito e meno lecito e non siamo in grado di cambiare.

Geremia 17:9 «Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?».

Geremia 13:23 «Può un etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi, abituati a fare il male, fare il bene?».

Questa natura carnale incline al peccato ci sbarra le porte del Regno di Dio, ed è per questa ragione che abbiamo bisogno di un aiuto esterno, il quale ci guida alla conversione, a nascere di nuovo e alla trasformazione. Dobbiamo esser rigenerati dalla potenza dello Spirito Santo per compiere quello che noi non potremmo mai; poiché la carne e lo spirito rappresentano due nature opposte che suscitano desideri opposti, producono frutti opposti, conducono a due destini opposti, uno alla vita eterna l’altro alla morte eterna, due nature inconciliabili. Romani 8:12-14 «Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio». Quando credi a quello che Gesù ha fatto per te, e Lo ricevi nel tuo cuore, inizi a nascere di nuovo, diventi un figlio di Dio. Giovanni 1:12,13 «ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l’autorità didiventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio».

 

CHE COSA È LA NATURA CARNALE?

Galati 5:19-21 «Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio».

Il peccato e la tendenza a peccare l’abbiamo ereditata dai nostri progenitori. Adamo ed Eva persero la loro natura spirituale e la loro immortalità per una fallace, ingannevole, ribelle e mortale, la quale è stata trasmessa a tutto il genere umano. Il peccato è la propensione all’egocentrismo che noi riceviamo alla nascita, che fa di noi degli esseri autonomi, spingendoci ad organizzare la nostra vita indipendentemente dal Signore, lontano da Lui (la parola peccato vuol dire: separazione). I peccati sono tutti quegli atti mediante i quali noi trasgrediamo volutamente la volontà di Dio esposta nella Sua Parola, nella Sua legge, volta a farci scegliere il bene, per vivere una vita santa, giusta, corretta. Questa natura carnale ci porta a violare la volontà di Dio, ed è per questo che moltissimi credenti vivono la fede nella frustrazione, perché si aspettano da loro stessi ciò che la loro natura umana peccatrice non gli permette di ottenere. Ci sono abitudini e dipendenze così malsane che difficilmente riusciamo a toglierle da soli, e qualora riuscissimo a riportare la vittoria su una, cadiamo sull’altra, o torniamo a ricadere sulla prima. Così la vita di molti credenti diventa una delusione continua. Siamo delusi di Dio e della Sua legge che vediamo irraggiungibile, e di noi stessi, poiché vogliamo raggiungere con le nostre capacità quello che per noi è impossibile. Vorremmo vivere la vita che Dio ci prospetta, invece viviamo schiavi del nostro io e delle nostre passioni, delle nostre abitudini; ma una vita di peccato è una vita di morte. Il risultato di tutto ciò è malcontento, autocommiserazione, pessimismo, depressione, e Satana riporta la vittoria. Il lungo elenco delle opere della carne dei versetti di Galati 5 mostra ciò che produciamo naturalmente con la natura peccaminosa o carnale che è dentro di noi e che non è controllata dallo Spirito Santo. Romani 8:8 «e quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio». Senza l’azione e la potenza dello Spirito Santo in noi è impossibile vincere il peccato con le nostre sole forze o volontà. Ma cosa succede se permettiamo a Dio di agire in noi?

 

COSA È LA NATURA SPIRITUALE?

Galati 5:24 «Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze». Che cosa significa: crocifiggere la carne o la natura carnale? Significa cambiare la propria natura ed esistenza. Ognuno di noi riesamina la propria vita alla luce della Parola di Dio e tramite l’aiuto e la potenza dello Spirito Santo è disposto ad abbandonare tutte quelle abitudini che provengono dalla carne e che non sono quindi in armonia con la volontà del Padre. La Sua potenza in noi compirà quello che non possiamo ottenere né raggiungere da soli, trasformandoci in persone nuove. Così facendo diamo il permesso a Dio di plasmarci e modellarci nuovamente a Sua immagine e somiglianza. Con questo processo Gli permettiamo di liberarci dalla schiavitù di peccato e dalla morte eterna, di vivere in noi e di essere come Lui è. Questa trasformazione è graduale, non avviene tutta e subito, veniamo trasformati giorno dopo giorno. Divenendo gradatamente una nuova creatura, rinasciamo a nuova vita. Quindi, in questo processo di mutazione non ti devi preoccupare né scoraggiare se vedi che la vecchia natura di tanto in tanto fa capolino, facendoti commettere gli stessi errori o gli stessi peccati. Tu persisti nel voler essere rigenerato e nel volere il carattere di Dio; confessa sempre l’errore che hai commesso e riparti con l’aiuto dello Spirito Santo e vedrai che sbaglierai sempre meno fino ad assomigliare a Gesù Cristo.

Salmi 19: 13 Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa’ che non signoreggino su di me; allora io sarò integro e sarò puro da grandi trasgressioni.

Romani 7:19 Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.

Con la lettura e meditazione della Bibbia ogni giorno, si attiva il processo di mutamento. Filippesi 2:13 «infatti è Dio che produce in voi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo. Filippesi 1:6 «essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù». Quando accettiamo Gesù Cristo come Signore e Salvatore, riceviamo in dono lo Spirito Santo, il quale inizia a trasformarci naturalmente e gradatamente riproducendo in noi il Suo frutto, ossia il carattere di Dio. Galati 5:22 «Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. In questo elenco si possono vedere nove aspetti del carattere di Dio o della Sua natura; tutte queste qualità qui elencate appartengono al Signore e sono riprodotte nella vita del credente tramite l’azione e la potenza dello Spirito Santo.

E tu, cosa rispondi a Gesù Cristo? Vuoi entrare nel Regno di Dio? Sei disposto a cambiare natura e carattere? 

3 - DOMANDE PER RIFLETTERE E RICORDARE

 

  • Chi era Nicodemo? Cosa faceva?

  • Perché Nicodemo incontra Gesù di notte?

  • Perché dobbiamo “nascere di nuovo”?

  • Cosa è la natura carnale e perché non ci fa accedere all’eternità?

  • Cosa è la natura spirituale?

  • Chi è che produce in noi questa nuova natura?

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