GESÙ CRISTO: LA GLORIA DI DIO

Tutto ciò che è stato creato da Dio ed esiste, compreso te che stai leggendo, è stato creato per la Sua gloria. Ma cos’è la gloria di Dio? Questo termini indica la Sua magnificenza, maestà è splendore. La gloria di Dio è la bellezza del Suo carattere, natura ed essenza, che possiamo sintetizzare con una sola parola: Amore. La gloria di Dio si manifesta in una luce sfolgorante che illumina la vita e scalda i cuori. È la potenza che crea, redime, guarisce, libera e salva. Quando Mosè chiese a Dio …Esodo 33:18 : «Deh, fammi vedere la tua gloria!». Cosa rispose Dio, e cosa vide Mosè? Esodo 33: 19 «L’Eterno gli rispose: «Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell’Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà». Mosè vide l’amore di Dio, vide il carattere del Signore! Vide come Dio è: santo, buono, giusto, paziente, fedele, misericorsioso e ricco di bontà!

In questo studio vedremo:

 

1 - LA GLORIA DI DIO

La gloria di Dio nella creazione

Salmi 57:5 «Innalzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la terra!».

Tutta la creazione e il mondo nel quale viviamo raccontano la gloria di Dio. Le impronte di Dio sono visibili nel creato che preserva e protegge con la Sua gloriosa presenza. Salmi 19:1 «I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l’opera delle sue mani».  Salmi 29:3 «La voce del SIGNORE è sulle acque; il Dio di gloria tuona; il SIGNORE è sulle grandi acque». Tutto ciò che si muove e respira sulla terra è stato creato per la Sua gloria. Anche noi, come esseri umani siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza per riflettere questa gloria. Genesi 1:26 «Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…». Isaia 43:7 «tutti quelli cioè che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti».

Ogni tanto dovremmo fermarci e chiederci: ma quello che sono e faccio da gloria a Dio? Le mie attività, il mio lavoro, la mia famiglia, lo sport, gli svaghi, ect, danno gloria a Dio? Non dobbiamo mai dimenticare lo scopo per il quale siamo stati creati, che è per glorificare Dio e riflettere questa gloria, ossia avere il Suo carattere per essere come Lui è.

Cosa accadde a Mose dopo esser stato 40 giorni alla presenza di Dio? Esodo 24: 29,30 «Poi Mosè scese dal monte Sinai. Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte. Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il SIGNORE. Aaronne e tutti i figli d’Israele guardarono Mosè, e videro che la pelle del suo viso era tutta raggiante. Perciò ebbero paura di avvicinarsi a lui». Mosè rifletteva la gloria di Dio. Ma noi oggi possiamo avere un’esperienza simile? Certamente che si! Anche noi possiamo contemplare la massima espressione della gloria di Dio: Gesù Cristo.

Giovanni 1: 14 «E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo CONTEMPLATO LA SUA GLORIA, come gloria dell’unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità».

Se osserviamo e contempliamo Gesù Cristo, frequentandolo ogni giorno tramite la lettura e meditazione della Bibbia, oltre che con la preghiera, possiamo vedere anche noi la gloria di Dio ed essere trasformati nuovamente a Sua immagine e somiglianza. Possiamo essere abbagliati e folgorati anche noi da questa luce, come accadde all’apostolo Paolo. Atti 9: 3-5 «Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all’improvviso una luce dal cielo gli folgorò d’intorno.  E, caduto a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».  Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse: «Io sono Gesù, che tu perseguiti… ». Gesù è la LUCE, esattamente quella stessa luce che ha abbagliato Mosè. Giovanni 1: 9 «Egli (la Parola) era la LUCE vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo». Giovanni 9:5 «Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».

Giovanni 12:36 Gesù: «Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce».

Grazie a Gesù possiamo camminare nella luce ed essere figli della luce. Inoltre, dopo esser stati illuminati, possiamo anche noi illuminare le vite degli altri, riflettendo il carattere di Cristo che è la Sua gloria. Sulla terra ci sono solo due categorie di creature che non hanno questa luce e sono nelle tenebre: gli angeli caduti o demoni e tutti gli empi che rifiutano l’Amore di Dio. E tu sei nella luce o sei ancora nelle tenebre? La tua vita sta dando gloria a Dio? Se ancora non lo hai fatto, unisciti a noi e proclamiamo a gran voce: «Degno è l’Agnello, che è stato ucciso, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l’onore, la gloria e la benedizione» (Apocalisse 5: 12).

2 - LA GLORIA DI DIO - ADORAZIONE

Come dare gloria a Dio con l’adorazione?

Matteo 4:10 Allora Gesù gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e servi a LUI SOLO”».

L’argomento sulla gloria di Dio è molto vasto e si presta a diverse meditazioni, in questa sezione rifletteremo sulla lode e l’adorazione che spetta solo a Dio, come chiaramente espresso nei primi due comandamenti di Esodo 20. Quando il Signore dice: «Non avrai altri dèi davanti a me…» (Esodo 20:3); cosa vuol dire nel concreto? Chi sono questi dèi? Gli dèi erano divinità o meglio erano figure mitologiche create dall’uomo; poiché è insito nella natura umana il senso del trascendente, il bisogno di Dio e di un contatto con l’ultraterreno. Dagli albori della creazione, l’uomo attraverso il mito e le figure mitologiche si dava delle puerili e fantasiose spiegazioni su gli eventi esistenziali, eventi cosmici come la creazione, ma anche sugli eventi naturali come cataclismi e terremoti, e persino su eventi storici come la nascita delle civiltà e altro ancora.

Quando si parla di dèi, divinità, idoli o di idolatria, solitamente vengono subito alla mente i manufatti dei popoli tribali, si è portati a pensare a statue che venivano erette e costruite con vari materiali come il metallo, il legno o la pietra. Gli antichi popoli della terra si fabbricavano questi totem in rappresentanza del divino, ai quali rendevano un vero culto di venerazione o adorazione, attribuendo ad essi doti divine magico-religiose, tanto da arrivare ad offrire a queste presunte divinità persino sacrifici umani. Alcune di queste avevano anche un tempio a loro dedicato, nel quale officiavano dei sacerdoti o sacerdotesse con servizi cerimoniali appositi. Il culto di venerazione poteva comprendere varie liturgie, come la flagellazione, sacrifici ed offerte di ogni genere e tipo e perfino servizi orgiastici per ingraziarsi il favore della divinità a seconda di cosa era “protettrice o protettore”. Si spaziava dalle divinità per la fecondità della terra a quelle per la vittoria in battaglia o nelle guerre, agli idoli della caccia e pesca, ai feticci domestici e via discorrendo, ed ogni divinità aveva un ministero specifico. Quando Dio si rivela al Suo popolo, pone un freno a queste forme di paganesimo, proibendogli di venerare o adorare idoli di pietra o déi inesistenti, ma soprattutto dovevano smettere di attribuire la protezione per ogni cosa specifica alla divinità di turno, ma solo al Dio vivente. Il Signore ordina che vengano demolite le statue e distrutte le immagini rappresentative o votive; il vero adoratore che Dio cerca anche oggi è in spirito e Verità, senza simulacri di legno o di gesso, non volendo neanche che si facciano delle raffigurazioni di Se stesso.

Giovanni 4:23 «…che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede».

Dio detesta l’idolatria e tutte le forme di venerazione ad essa collegata. Ma sopratutto detesta le forme ibride di spiritualità e venerazione; e sono quelli che dicono di credere in Lui, ma di fatto credono anche ad altri personaggi che pregano, venerano e portano in processione. Questa falsa spiritualità è definita nella Bibbia come adulterio spirituale. 

Marco 7:6 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me”».

Divinizzare l’uomo ed idolatrarlo fino a portarlo in cielo e sullo stesso piano di Dio, tanto da rivolgergli preghiere e credere che questi possa intercedere presso Dio e fare miracoli, è qualcosa di profondamente errato che offende Dio. Il Signore ha categoricamente proibito la divinizzazione dell’uomo, e lo ha scritto Egli stesso nel secondo comandamento. Esodo 20:3-6 «Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.  Non ti prostrare davanti a loro e non li servire (venerare), perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso…».

Alcune religioni come i Mormoni insegnano che le persone possono diventare dèi o Dio a pieno titolo. Il Cattolicesimo Romano insegna quella che è chiamata la divinizzazione degli uomini: “L’unigenito […] Figlio di Dio, volendo che noi fossimo partecipi della sua divinità, assunse la nostra natura, affinché́, fatto uomo, facesse gli uomini dei” (Il Catechismo della Chiesa Cattolica, Seconda Edizione, Parte 1, Sezione 2, Capitolo 2, Articolo 3, Paragrafo I, I:460). Insegnamenti questi che vanno in netto contrasto con quanto proferito da Dio stesso. Matteo 15:9 «E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini». Solo Dio è degno di lode, adorazione. Nessuna creatura può ricevere quello che spetta solo ed unicamente al Signore. Isaia 42: 8 «Io sono l’Eterno, questo è il mio nome; non darò la mia gloria ad alcun altro, né la mia lode alle immagini scolpite». La Bibbia è categorica sul fatto che dobbiamo dare la GLORIA SOLO A DIO e non possiamo né dobbiamo adorare, venerare o pregare nessun’altro; anche perché dietro ad ogni idolo o statua si nasconde uno o più demoni pronti a fare miracoli menzonieri.

Romani 1:21-23,25 «Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile… Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito (venerato) la creatura, al posto del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen».

E tu, stai dando la vera lode e gloria a Dio o ti rivolgi anche a qualche altra divinità, o ad altri dèi o ai defunti?

3 - LA GLORIA DI DIO - ADORAZIONE (2 PARTE)

Diamo gloria a Dio, quando confidiamo solamente in Lui!

Geremia 17:5 «Così dice l’Eterno: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall’Eterno”!».

Restando sulla scia di quanto appena enunciato, dove abbiamo visto che divinizzare una creatura (defunto, angelo, santo, madonna, ect) e portarla sullo stesso piano di Dio, questo oltre a offendere il Signore, non da gloria a Dio ma all’uomo. Inoltre, siamo anche trasgressori della Sua legge, poiché veniamo meno al divieto di non venerare le creature. Quando Dio dice: «Non avrai altri dèi davanti a me…» (Esodo 20:3), questo si estende anche alla venerazione o adulazione di qualcuno a noi vicino, e questo in alcuni casi può diventare pericoloso. Quando si confida o dipende da qualcuno, si rischia di divenire succubi del pensiero altrui, perdendo così la propria autonomia e il potere decisionale, ma anche la libertà d’azione. Tutte le persone che ruotano intorno a noi, non devono prendere il posto che spetta a Dio solamente, poichè nessuna di queste è indispensabile; tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile. Siamo chiamati a confidare e dipendere solo da Dio, perché solo il Signore conosce cosa è meglio per noi.

Qualcuno, leggendo il Salmo 82:6 nel quale si dice: “Voi siete dèi, siete tutti figli dell’Altissimo”, e le parole di Gesù che dice in Giovanni 10:34 «Non è scritto nella vostra legge: “Io ho detto: Voi siete dèi?”…»; rivendicano il concetto che possiamo essere dei “piccoli dèi”. Tuttavia, entrambi questi passaggi alludono ad altro e chiaramente non indicano la divinzzazione degli esseri umani. Il Salmo 82:6 è seguito da un avvertimento: “Tuttavia voi morrete come gli altri uomini, e cadrete come ogni altro potente” (versetto 7). Questo testo è riferito agli uomini mortali che rappresentano l’autorità di Dio nel mondo: re, giudici e magistrati. Il Salmo 82 è un avvertimento ai leader ingiusti che si considerano “dèi” (Salmo 82:1), tuttavia… “non conoscono nulla” e “camminano nelle tenebre” (Salmo 82:5). Facciamo molta attenzione a riporre la nostra fiducia e le nostre speranze o aspettative in Dio solamente, senza appoggiarci su nessuno, poichè siamo tutti stampelle traballanti. La caducità dell’uomo e la sua natura di peccato lo portano inevitabilmente lontano dalla fonte di ogni benedizione e prosperità, ma il rischio è che anche noi possiamo essere trascinati altrove. Geremia 17:7 «Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!».

Salmi 37:5 «Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà ».

La ragione principale per cui dovremmo avere fede in Dio è che Lui è degno della nostra lode ed adorazione, visto che siamo i Suoi figli dei quali Egli si prende cura. Inoltre, Dio ci ha fatto delle promesse splendide. Malachia 3: 10  «…mettetemi alla prova in questo», dice l’Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione, che non avrete spazio sufficiente ove riporla».

Matteo 6: 33,34 «Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».

Al contrario degli uomini, Dio non mente mai e nessuna delle Sue promesse è mai fallita. “Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà?” (Numeri 23:19; Salmo 89:34). Al contrario degli uomini, Egli ha il potere di far accadere quello che progetta e desidera. Isaia 14:24 « ci dice: “L’Eterno degli eserciti ha giurato, dicendo: «In verità come ho pensato, così sarà, e come ho deciso, così accadrà”». Dio ha piacere di realizzare i Suoi piani con noi, ma nanche di realizzare i nostri piani o obiettivi in Sua compagnia. Filippesi 1:6 «essendo convinto di questo, che Colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù». Inoltre, tutte le cose cooperano per il bene di chi Lo ama ed è chiamato secondo il Suo proposito santo (Romani 8:28). Se ci riproponiamo di conoscerlo e di confidare in Lui solamente e nella Sua Parola, giorno dopo giorno vedremo dei miracoli realizzarsi in noi e intorno a noi, vedremo la Sua mano stesa per benedire tutto quello che facciamo. Proverbi 16:3 «affida al SIGNORE le tue opere, e i tuoi progetti avranno successo». Hai in programma di cambiare lavoro, cercare casa, un compagno/a con il quale passare la vita, o qualsiasi altra cosa…non appoggiarti su nessuno, confida solo in Dio, prega ed aspettalo, Egli opererà….e non fare MAI nulla senza il consenso o l’approvazione del Signore!

E tu, ti stai fidando di Dio, lasciandolo agire in tuo favore o stai decidendo solo con il tuo discernimento o con quello altrui?  Fidarsi di Dio vuol dire dargli gloria!

4- LA GLORIA DI DIO - ADORAZIONE (3 PARTE)

Come dare gloria a Dio con il comportamento?

Matteo 5:13 «Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini».

Vediamo ora in questa sessione un altro aspetto importante dell’adorazione e del come possiamo dare gloria Dio con il nostro comportamento. L’adorazione non è solo andare in un luogo di culto e congregarsi con altri fratelli, come è giusto che sia; ma deve coinvolgere tutto il nostro essere: anima, mente e corpo. Noi adoriamo Dio 24 ore su 24, sia che siamo soli in una stanza o in mezzo alla gente. Noi adoriamo Dio anche quando ci prendiamo cura del prossimo, quando andiamo a vistare un ammalato o un carcerato. La nostra adorazione si espleta anche quando andiamo a lavorare, in famiglia e in ogni luogo dove incontriamo altre persone, le quali, tramite i nostri comportamenti e le parole che rivolgiamo loro, vedranno se Dio vive in noi; ma soprattutto vedranno se siamo coerenti con quello che diciamo di essere o credere. Molti si definiscono impropriamente cristiani, poi però non si vede Cristo in loro, e questo è veramente deludente oltre che incoerente.

2 Corinzi 3: 2,3 «Voi siete la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini,  essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, che è il risultato del nostro ministero scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, e non su tavole di pietra, ma sulle tavole di un cuore di carne».

Al tempo dell’apostolo Paolo, quando si inviava o riceveva qualcuno, erano necessarie le lettere di raccomandazione. In questo testo Paolo ci dice che il comportamento e la vita stessa di alcuni corinzi sono una lettera che tutti possono leggere. Questi corinzi, dopo aver accettato Gesù Cristo nei loro cuori ed esser stati trasformati dallo Spirito Santo, sono divenuti la migliore lettera di raccomandazione. Queste persone non vivevano più per se stessi ma per dare gloria a Dio in ogni ambito della loro vita. Questo ci insegna che anche noi oggi possiamo e dobbiamo essere la migliore lettera che qualcuno leggerà. Ci sono persone che non leggeranno mai una Bibbia, ma leggeranno te! Conosceranno Dio attraverso il tuo comportamento, nei tuoi gesti e nelle parole che tu pronuncerai. L’apostolo Paolo ribadisce questo concetto e dice che: quando ci muoviamo nel mondo, noi siamo il profumo di Dio.

2 Corinzi 2 14-16 «Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione;  per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita». Lo sapevi che il tuo comportamento e le tue parole possono salvare o condannare una vita? 

Gesù disse: « Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io» (Giovanni 13:15). Matteo 5:13 «Voi siete il sale della terra…». Il compito che il Signore ci ha affidato è proprio quello di mischiarci in mezzo alle persone per spandere sapore, proprio come fa il sale quando si scioglie nell’acqua per dare sapore ai cibi. Il che equivale a morire a noi stessi per lasciare che Cristo viva in noi e attraverso di noi.

Galati 2:20 « Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me». Questa è l’esperienza che ha vissuto l’apostolo Paolo, e che possiamo vivere anche noi. Filippesi 3:17 «Siate miei imitatori, fratelli, e guardate quelli che camminano secondo l’esempio che avete in noi».

E tu, stai spandendo il profumo di Cristo intorno a te? Ti stai sciogliendo come il sale per dare sapore, colore e gioia alla vita delle persone che incontri?

 

5 - COME RIFLETTERE LA GLORIA DI DIO?

Come riflettere la gloria di Dio?

2Corinzi 3:18 «E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore».

Vediamo ora un altro aspetto della nostra vita nel quale possiamo dare o non dare gloria a Dio. Il Signore nella Sua Parola ci ricorda che il nostro corpo non ci è stato dato per dilettarci nel peccato e fare tutto quello che ci passa per la mente, ma al contrario, dobbiamo trattarlo con molta cura, evitando l’uso improprio o gli abusi che sono fonte di dispiacere per Dio. Il Signore dice: «Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio» (1Corinzi 10:31). Hai mai riflettuto sul fatto che il cibo e le bevande che immettiamo nel corpo possono dare gloria o dispiacere a Dio? Il Signore nella Sua Parola ci consiglia l’uso di cibi sani e possibilmente vegetariani. Sarebbe saggio e salutare evitare i cibi grassi, le bevande alcoliche, gli alcalodi, cibi e bevande zuccherate o addizionate e tutte quelle eccitanti. Dio prova un profondo dolore nel vedere i Suoi figli rovinarsi la vita con le sigarette, la droga ed altri sballi del genere che sono strumenti di morte. Hai mai pensato che quello che indossi, quello che ascolti o guardi può offendere Dio? Hai mai pensato che stare ore ed ore davanti ad un pc o portatile a guardare cose immorali o diseducative offende Dio? Tu forse starai pensando: ma Dio non ha altro da fare che controllarmi?

Ti voglio ricordare che Dio è un Padre amorevole e come ogni padre vuole il meglio ai Suoi figli. Egli vorrebbe vedere figli felici, in salute, appagati e benedetti in ogni lavoro che fanno. Ma se noi scegliamo di stare lontano dai Suoi consigli e ci esponiamo agli attacchi del male, Dio non può intervenire, perché noi abbiamo deciso di vivere indipendentemente da Lui. L’apostolo Pietro ha scritto: «gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi» (1Pietro 5:7). Se noi decidiamo di evitare il Suo ammaestramento e le Sue cure, Dio ci rispetta e ci lascia liberi di fare scelte sbagliate; ma poi dobbiamo anche accettare le conseguenze delle nostre scelte scellerate e dei mali che si presenteranno a causa delle nostre ribellioni.  

Giovanni 10:10 « Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

Chi è il “ladro” che è menzionato in questo testo? È Satana, il quale ha come obiettivo quello di distruggerti, con atroci sofferenze, malattie fisiche e psicologiche. Il nemico vuole rubarti la pace e la serenità che hai in Cristo. Tutti coloro che si allontano da Dio saranno sua preda e saranno portati a violare e trasgredire ogni Suo consiglio e comando, e questo conduce le persone verso la morte sia fisica che spirituale. Lo sapevi che quello che contempliamo ci trasforma in modo inconsapevole? Se ci soffermiamo a vedere programmi immorali, violenti, horror, porno e qualsiasi altra cosa di natura demoniaca, saremo portati a ripetere quello che registriamo nel subconscio, anche nostro malgrado.

Non è un caso che alcune stragi sono state compiute da ragazzi che emulavano dei videogiochi. Altro esempio lo possiamo vedere con la musica… se ascoltiamo musica melanconica, saremo tendenzialmente tristi e forse depressi. Se invece bomardiamo la mente con la musica trapper, rap, rock o cose simili, tendenzialmente saremo irriverenti, irrispettosi e forse violenti o criminali. Noi siamo ciò che vediamo ed ascoltiamo. Tutto quello che entra in noi ci trasforma, che sia per bocca, per vista o udito non ha importanza, saremo trasformati. Se guardiamo ed ascoltiamo Satana tramite musica, programmi o film, saremo trasformati a sua immagine e somiglianza, saremo come lui è: ribelle, trasgressivo, violento, aggressivo, offensivo, insolente, maleducato, perfido, maligno, omicida, ect…

Matteo 5:29 « Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo».

Matteo 6:22-24 « La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso; se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre! Nessuno può servire a due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro; oppure sarà fedele all’uno e disprezzerà l’altro…».

E tu, stai contemplando ed imitando Dio o stai contemplando il nemico del Signore? A chi assomigli?

6 - LA GLORIA DI DIO - STILE DI VITA (2 PARTE)

Come dare gloria di Dio?

Romani 12:1,2 «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà».

Nella prima parte abbiamo visto che ogni cosa è stata creata per dare gloria a Dio. Ma andando nel concreto, che cosa dobbiamo fare per dare gloria a Dio? Una volta che hai compreso lo scopo per il quale sei stato creato e cosa Dio vuole da te, sarà necessario fare qualche modifica nel tuo stile di vita o forse un cambio di rotta vero e proprio. E questo perché tutti noi manchiamo in qualche aspetto o veniamo meno a qualche Sua disposizione o comandamento, che probabilmente vediamo come secondario o di poca importanza; oppure perché non lo conoscevamo affatto a causa della nostra negligenza a leggere e studiare la Bibbia in modo accurato. Facciamo molta attenzione a non sottovalutare mai le parole che Dio ha pronunciato, perché per il Signore nulla è di poca importanza o secondario. Inoltre, è bene sapere che tutto quello che facciamo o diciamo verrà un giorno in giudizio, e saremo retribuiti secondo il nostro operato. Matteo 12:36 «Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta». Giovanni 5:29 «quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio».

Sicuramente cambiare stile di vita ed abitudini malsane o qualsiasi altra cosa che è contraria alla volontà di Dio comporta qualche sacrificio; scegliere una strada in salita o un sentiero scosceso, invece che una strada larga o in discesa comporta qualche difficoltà. Gesù stesso ci ha lasciato l’esempio per eccellenza. Giovanni 12: 27-28 «Ora l’anima mia è turbata; e che dirò: Padre, salvami da quest’ora? Ma per questo io sono giunto a quest’ora. Padre, glorifica il tuo nome!». Allora venne una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora». Lo scopo per cui Gesù è venuto sulla terra, era quello di salvare l’umanità perduta, e questo dava gloria a Dio. Il Salvatore non è mai venuto meno all’obiettivo, non si è mai tirato indietro. Lui è venuto per glorificare il Padre e questo comportava sacrificare se stesso sulla croce. Allo stesso modo Gesù ha dettato la condizione per seguirlo ed essere idonei per la vita eterna e per potersi definirsi cristiani, la condizione è: la morte dell’io. Matteo 16:24 «Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».

Ma cosa vuol dire crocifiggere il nostro io ogni giorno?

Tito 2:11-14 «Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all’empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l’apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone».

È utile riflettere e meditare sulle implicazioni di queste tre virtù:

moderatamente = temperanza (rispetto per me stesso, cura del mio corpo)

giustamente = in modo giusto (rispetto e cura per il prossimo)

in modo santo = religiosità (rispetto per Dio, cercando di imitarlo per essere come Lui è).

La grazia che Dio ci ha mostrato con la croce di Gesù Cristo, non ci è stata data perché noi continuassimo a vivere come vogliamo seguendo le nostre passioni o abitudine mondane, come bere alcolici, fumare, mentire, tradire, rubare, adulterare, giocare d’azzardo, tatuaggi, piercing, sale da ballo, soldi facili, pornografia, droghe, etc., ma al contrario, ossia che rinunciamo al peccato, al male, ai “piaceri” del mondo per vivere come Dio desidera, cioè in modo sobrio, santo e giusto, imitando Gesù Cristo in tutto e per tutto.

1Pietro 1:16 poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».

Giovanni 12:25 «Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna».

Gesù in questo testo ci dice che coloro che amano i piaceri del mondo, con le sue concupiscenze e voluttà, non potranno entrare nel Regno di Dio e non potranno ereditare la vita eterna; poiché con una natura di peccato non rigenerata dallo Spirito Santo non si può accedere Regno di Dio, ecco perché è necessario essere trasformati! Lo Spirito Santo, attraverso la conoscenza della volontà di Dio che è scritta nella Sua Parola, che, se letta e meditata regolarmente ogni santo giorno, produce in noi un cambiamento graduale e naturale, cambieremo modo di vivere e di vedere la realtà. Quello che prima ci attraeva e seduceva ora perde di mordente e svanisce con il tempo. Ci sarà più chiaro distinguere il bene dal male e faremo scelte moralmente corrette. Facciamo un esempio pratico con il vizio del fumo: un fumatore che conosce Gesù non rimarrà nella stessa condizione, poiché Gesù non fuma, ed è questo un vizio abominevole ai Suoi occhi, per tanto neanche il credente deve fumare. Allora come smettere se voglio assomigliare al Maestro e dare gloria a Dio? Porterò il mio problema in preghiera a Dio e lo Spirito Santo mi aiuterà ad eliminare il vizio in accordo alla mia volontà di smettere. La potenza di Dio in noi ci toglierà il desiderio di peccato e la sigaretta diventerà sempre più ripugnante, e il solo odore del fumo diventerà nauseante, fino a che non fumeremo mai più. Questo principio si deve applicare ad ogni aspetto della nostra vita che non è in linea con la volontà di Dio.

Stai permettendo allo Spirito Santo di fare quello che con le tue sole nostre forze non potrai mai ottenere. Stai dando gloria a Dio con il tuo stile di vita?

7 - LA GLORIA DI DIO

Come dare gloria a Dio nel quotidiano?

Apocalisse 14:7 e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perché l’ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque».

Vediamo un ultimo aspetto intorno al primo comandamento, che dice:  «Non avrai altri dèi davanti a me…» (Esodo 20:3). Gli “dèi” di fatto sono qualsiasi cosa o persona che metto al posto di Dio o alla pari di Dio. Qualsiasi cosa o persona che diventa l’oggetto principale dei miei pensieri può diventare un idolo o una “divinità”, ma anche qualsiasi cosa che cattura il mio cuore e la mia mente, alla quale mi inchino ogni giorno dedicandogli tutto il mio tempo e tutte le mie energie e risorse. Ci sono cose assolutamente lecite che possono diventare idoli, come il mio prestigio sociale (idolatrare se stessi), i soldi, gli averi, i possedimenti, il lavoro, la carriera, gli hobby,  gli sport, il divertimento, un cantante, una macchina;  persino un marito o una moglie, i figli o un parente possono diventare degli idoli.

Molti sedicenti cristiani non disdegnano di profanare il tempo sacro di Dio che è di sabato (per altri la domenica), seguendo la propria squadra di calcio andando allo stadio, a fare shopping, sport, gite o semplicemente restando seduti davanti al televisore ad ingurgitare cibo e bevande, invece di recarsi in chiesa o dedicare il tempo sacro a cose spirituali o nei servizi per Dio. Inseguire cose o persone in modo spasmodico ed ossessivo, sono idoli che dobbiamo “demolire”. Anche se alcune di queste sono lecite o non peccaminose, possono diventare un problema per la nostra spiritualità, quindi è bene relegarle in secondo piano o eliminarle del tutto.

Ci sono inoltre idoli da dipendenza come l’alcol, le droghe, il gioco d’azzardo, i video giochi, la pornografia etc., questi sono idoli da demolire in assoluto. Un idolo di ultima generazione è l’essere sempre connessi alla rete (ma non a Dio), essere di continuo davanti a un cellulare o sui social; anche questa è una forma d’idolatria. Ai social dedichiamo un tempo che è esagerato e che nella maggioranza dei casi non ci è di nessuna utilità, una vera perdita di tempo che potrebbe essere impiegato diversamente. Alcune di queste cose che idolatriamo sono chiaramente peccaminose, mentre altre non lo sono ma lo possono diventare se prendono il sopravvento o se si sostituiscono al tempo che dovremmo dedicare a Dio o per fare del bene al prossimo.

Sprechiamo una grande quantità di ore negli idoli moderni, che spesso ci resta poco tempo o non ne abbiamo affatto da trascorrere con il Signore. Colossesi 3:5 «Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria».  Efesini 5:5 «Poiché voi sapete molto bene che nessun fornicatore o impuro, o avaro (che è un idolatra), ha eredità nel regno di Cristo e di Dio». Se facessimo un sondaggio, chiedendo cosa sia l’idolatria e se tutt’oggi esiste, la maggioranza delle persone intervistate non risponderebbe che si tratta di concetti sopra citati, ma la relegherebbe a qualche artefatto tribale e sicuramente resterebbe turbato o scandalizzato nel sapere che qualsiasi cosa o persona può diventare un idolo. Siamo molto più idolatri oggi rispetto a ieri e a qualsiasi tribù. Il vero senso dell’idolatria può essere sintetizzato in questa affermazione: «L’idolo può essere una persona o una cosa che nel nostro cuore prende il posto di Dio o che contende il posto che spetta solo a Dio».

Anche le cose che a noi possono sembrare di poco conto, se occupano nel nostro cuore lo spazio che spetta a Dio, sono idoli. Quindi stiamo attenti a non cadere nell’idolatria, non pensiamo che sia solo prostrarsi davanti a una statua o manufatto, cosa sicuramente da evitare; cerchiamo piuttosto nel nostro quotidiano di mettere ogni cosa al giusto posto, dando il corretto valore ad ogni cosa e persona. Dio e la Sua Parola hanno la precedenza su tutto e tutti, mettiamoli al primo posto nel nostro cuore e nella nostra vita in genere; poichè questo è dare gloria a Dio!

E tu, quale dèi o idoli hai messo al posto di Dio? A quale di queste cose ti inchini e gli dai un servizio oltre misura? Eliminare alcune di queste cose superflue o relegarle in secondo piano vuol dire dare gloria a Dio!

8 - IMPLICAZIONI PRATICHE

IMPLICAZIONI PRATICHE:

LA GLORIA DI DIO –  Conclusione

Ecco giunti alla fine di questa serie di meditazioni sulla Gloria di Dio. Anche se, si potrebbe andare ancora oltre, poiché ci sono molte altre cose da dire e sulle quali meditare, però preferiamo chiudere con un ultimo aspetto che è molto ma molto importante per Dio. Vogliamo inoltre ricordare e ribadire il concetto che ci ha accompagnato in questa serie di riflessioni che è: ogni cosa è stata creata per dare gloria a Lui, compreso te che sei arivato a leggere fin qui. 

Gesù, poco prima di lasciar la terra diede un mandato ai Suoi discepoli e disse: «Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen» ( Matteo 28: 19-20). Nell’attesa della Sua seconda venuta, il nostro tempo ha un valore enorme, dato che non è un’attesa passiva facendo scorrere le ore ed i giorni pensando solo a realizzare i nostri obiettivi ed interessi o bisogni personali. Questo tempo ci viene dato per essere dei missionari ovunque siamo.

Come potrebbero le persone osservare la Parola di Dio e le cose che Dio ha comandato se non vi è chi le annuncia e spiega loro? Mentre aspettiamo ed affrettiamo il Suo ritorno siamo chiamati a vivere e a fare cose ben precise alla Sua gloria, ossia predicare il Vangelo ad ogni creatura. Ti sei mai domandato: – Ma la mia famiglia conosce Cristo? – Conosce la salvezza eterna, ed il Regno di Dio nel quale trascorrere l’eternità? –  Inoltre, i tuoi parenti, amici, colleghi, vicini ed altri…sono stati da te avvisati?

Salmi 96:3 «Proclamate la Sua gloria fra le nazioni e le Sue meraviglie fra tutti i popoli». Credere in Gesù Cristo e al Suo ritorno comporta implicazioni pratiche nel nostro modo di vivere quotidiano. Il vero credente oltre a santificare se stesso, che vuol dire somigliare sempre più al Maestro e quindi a divenire un vero discepolo o seguaci di Gesù Cristo, si impegna a fare altri discepoli.

 

 UN VERO DISCEPOLO FA ALTRI DISCEPOLI, ALTRIMENTI NON E’ UN DISCEPOLO.

Mentre ci lasciamo dal Signore trasformare giorno dopo giorno, siamo chiamati anche a testimoniare ad altri il dono della salvezza che abbiamo ricevuto da Gesù Cristo e il Suo imminente ritorno a chiunque conosciamo. Isaia 43:10 «I miei testimoni siete voi, dice il Signore, voi, e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che io sono… ». Noi siamo i Suoi testimoni sulla terra, e la migliore testimonianza che possiamo dare, oltre a quella verbale (parlare di Dio e citare la Bibbia), è quella visiva, cioè la trasformazione del nostro carattere e delle nostre abitudini che non saranno più quelle del mondo ma quelle del cielo.

Le nostre azioni e le nostre parole riveleranno chi siamo veramente e se siamo realmente convertiti; un vero credente è impegnato nel sociale (carceri, senza tetto, visite malati, nella lotta alle dipendenze, ect) e nella predicazione della Parola, guidando altre persone nella conoscenza delle dottrine e verso il vero battesimo. Ma non come azioni sporadiche o una tantum per acquetare la coscienza, ma come stile di vita. Se nella tua vita non hai mai condotto nessuno ai piedi di Cristo, fatti qualche domanda e chiedi allo Spirito Santo di scendere su di te con potenza al fine di adempiere quello che ancora non hai fatto. Atti 1: 8 «Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». La nostra missione è dare gloria Dio, esaltando il Suo Nome sopra ogni altra cosa, facendo conoscere la Sua Parola e il Suo Regno ad ogni persona che incontriamo, affinché anche loro si possono salvare! Salmi 148:13 «Lodino il nome dell’Eterno, perché solo il suo nome è esaltato. La sua gloria è al di sopra della terra e dei cieli».

Salmi 145:11 «Essi parleranno della gloria del tuo regno e racconteranno della tua potenza…».

E tu, ti stai impegnando a dare Gloria a Dio annunciando l’Evangelo al tuo prossimo?

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