L’ESPERIENZA DI VIVERE LA COMUNITÀ

La chiesa è una comunità di credenti che riconosce Gesù Cristo come loro Dio, Signore e Salvatore delle proprie vite. La chiesa negli scritti neotestamentari o del periodo apostolico è la continuità del popolo di Dio che troviamo nel A. Testamento, ed è chiamata a svolgere nel mondo una missione di servizio e d’evangelizzazione, essa riceve la propria autorità direttamente dal Suo fondatore e capo Gesù Cristo e dalla Parola di Dio, poiché la Bibbia dice chiaramente che Gesù l’ha ideata, voluta e fondata. La chiesa rappresenta Cristo stesso sulla terra, infatti viene chiamata il “corpo di Cristo”, che Egli segue e guida personalmente da oltre 2000 anni. Lo scopo principale della chiesa è quello di dare nutrimento spirituale ai credenti e seguirli nella loro crescita verso la santificazione e glorificazione; inoltre deve preservare la sana dottrina da tramandare ad altri. La chiesa è formata da persone che Dio chiama, le quali si distaccano dal mondo e dalle concupiscenze  terrene per unirsi con altri credenti in comunione fraterna per il culto di adorazione settimanale, per lo studio della Parola, per la celebrazione della Cena del Signore, per il servizio caritatevole in favore dei bisognosi e per la testimonianza o proclamazione della Buona Notizia. Ogni membro di questa famiglia ha un ruolo da svolgere nella comunità secondo il dono che ha ricevuto dallo Spirito Santo. Il mandato di Gesù Cristo alla Sua chiesa rimane sempre lo stesso: predicare l’Evangelo a tutti i popoli prima che Egli ritorni (Matteo 28:19,20), e per questa ragione ha inviato i Suoi discepoli nel mondo come missionari, affinché fondassero chiese. Ma nonostante ci siano miriadi di denominazioni più o meno cristiane, vi è sempre stata una vera chiesa che ha preservato la Sana Dottrina attraverso i secoli, un rimanente di persone fedeli e perseveranti nella Parola di Dio che ha trasmesso ad altri gli stessi principi, a volte a discapito della vita. Ma come mai da una sola vera chiesa apostolica abbiamo nel mondo migliaia di chiese ed organizzazioni religiose e pseudo tali? Perché abbiamo tante false chiese con falsi pastori o falsi profeti? Inoltre, com’è che ognuna di queste dice di essere la vera chiesa di Dio sulla terra? Come possiamo dipanare questa matassa e capire qual è quella vera? Abbiamo un solo modo, andare alla Bibbia e vedere la descrizione che Dio stesso fa della Sua chiesa.

 

 

 

In questo studio vedremo:

 

1 - COSA SI INTENDE CON IL TERMINE CHIESA?

A. Qual è il significato della parola Chiesa?

Matteo 18:20 «Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

Il termine chiesa deriva da una parola greca, ekklesia (o ecclesia) che vuol dire assemblea di persone; mentre il suo corrispettivo ebraico si trova nell’Antico Testamento ed è Qahal, che designa l’insieme dei membri del popolo di Dio riuniti. Il termine ekklesia vuol dire: “chiamati fuori da…”, la parola è formata da: ek e kaleo.

• kaleo, tradotto vuol dire: chiamare. Qui la chiamata è intesa come cambio di stile di vita per adempiere i piani di Dio, e tutti i chiamati hanno delle mansioni da svolgere all’interno del gruppo.
• ek, messo davanti al verbo kaleo mette l’accento sulla separazione dal mondo (fuori da…), intesa non come forma ascetica di isolamento, ma dal prendere le distanze da ambienti ed abitudini non conformi alla volontà di Dio.

L’unione di queste due parole diventa ekklesia, che è l’insieme dei chiamati fuori dal mondo per formare una comunità (chiesa) di santi, in altre parole è l’unione di fedeli. La parola chiesa non designa un edificio di mattoni o una denominazione specifica, ma l’insieme dei credenti che si separano dal mondo, e quindi da una vita di peccato, per unirsi ad altre persone e vivere una vita comunitaria seguendo gl’insegnamenti di Gesù Cristo. I credenti che formano le comunità cristiane s’impegnano a divenire discepoli del Maestro, imitandolo in tutto, vivendo ed operando come il Signore.

 


B. Qual è il collegamento tra il popolo di Dio (A.T.) e la chiesa (N.T.)?

Efesini 2:14-16 «Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione, avendo abolito nella sua carne l’inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace,  e per riconciliare ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l’inimicizia in se stesso».

La chiesa è un’istituzione divina e la Bibbia la descrive come «la chiesa di Dio» (At 20:28;1 Cor 1:2). Per comprendere la natura della chiesa cristiana neotestamentaria, dobbiamo per prima cosa prendere in considerazione le sue radici che affondano nell’A.Testamento, poiché non è altro che il prolungamento del popolo di Dio dell’A. Patto. Le famiglie patriarcali e i loro discendenti, a partire da Adamo, Noè, Abraamo, ect, temevano Dio ed erano custodi della Sua Parola che tramandarono dapprima oralmente e poi in forma scritta. Ognuno di questi clan familiari era diretto da un capo famiglia che aveva anche la funzione di sacerdote dell’Eterno, questo ruolo passerà poi alla sola tribù di Levi. Quando il popolo di Dio crebbe e divenne una nazione, il Signore diede a loro il compito di rappresentarlo alle nazioni circonvicine, e persino durante la schiavitù egizia il popolo di Dio era definito «l’assemblea del deserto» (At 7:38)… «un regno di sacerdoti, una nazione santa» (Es 19:6). Il compito dato ai giudei era quello di annunciare alle altre nazioni il vero Dio (YHWH), la Sua legge e di unirsi al popolo di Dio. L’Eterno li «chiama fuori da…» l’Egitto, li libera, affinché essi chiamassero altre nazioni a uscire dal paganesimo per entrare e far parte di questa salvezza (Isaia 56). Dio, per mezzo d’Israele intendeva creare la comunità più grande della terra, dove i rappresentanti di tutte le nazioni potessero accorrere per adorare il vero Dio, per poi fare ritorno verso le proprie terre e diffondere il messaggio della salvezza. Questo progetto non vedrà la luce, poiché Israele si corrompe e, invece di rappresentare il Signore Yhwh agli altri, vengono essi stessi fagocitati e iniziano ad imitare l’idolatria delle nazioni pagane. Accadde l’esatto contrario!

Inoltre gli ebrei sono fortemente nazionalisti, orgogliosi e si considerano il popolo eletto che non deve contaminarsi con nessuno. Il popolo di Dio viene meno al compito e alla missione, ma nonostante le innumerevoli cadute d’Israele, Dio ha cura di questa nazione alla quale manda ripetutamente dei profeti con l’intendo che si ravvedano e ritornino al Signore. Israele è sempre in bilico tra fedeltà e apostatia, ed è proprio per la sua infedeltà che ha patito le guerre e la deportazione in Babilonia. Anche al tempo del giogo romano, Israele aspetta un liberatore secondo le Scritture: il Messia; ma come il Liberatore arriva non lo riconoscono e lo rifiuteranno, poiché non incarnava il liberatore politico che aveva idealizzato. Quando il Messia sale sulla croce, i capi della nazione ebraica grideranno: crocifiggilo! Dimostrando così tutta la loro follia e la deriva spirituale in cui si trovano; inoltre istigheranno la folla a gridare: «Noi non abbiamo altro re che Cesare» (Gv 19:15); rifiutando in questo modo il vero Liberatore e la guida di Dio.

La croce pone fine a quella missione scellerata e distorta d’Israele; con la risurrezione di Gesù Cristo s’inaugura l’Israele spirituale, ossia la chiesa cristiana che è formata da tutti i popoli, senza distinzione ed esclusivismi nazionalistici. Dal momento che i capi giudei perdono la missione che Dio gli aveva affidato, diventano una nazione come tutte le altre, e anche loro hanno bisogno di  convertirsi e del Salvatore, se vogliono continuare a essere il popolo di Dio. Da questo momento inizia la proclamazione del Vangelo della salvezza in Cristo offerta a tutti gli uomini, senza distinzione di razza, lingua e cultura: la chiesa inizia la sua missione nel mondo (Mt 21:41,43). La chiesa del N. Testamento nel suo sorgere è composta prevalentemente da giudei e pochi non ebrei convertiti (i gentili): il nuovo Israele, che è l’insieme di tutti quelli che, per fede accettano Gesù Cristo come Dio e Signore (Gal 3:26-29). L’apostolo Paolo illustra questo passaggio in Romani 11, tramite l’immagine di due alberi di ulivo, uno coltivato e l’altro selvatico; dove i giudei che non accettarono il Messia sono rappresentati dai rami potati dall’albero, mentre i giudei che ricevono Cristo sono quelli che ne rimangono attaccati. Paolo descrive i non ebrei che accettano Cristo come i rami dell’ulivo selvatico che vengono innestati nell’ulivo domestico (Rm 11:17-25). La chiesa del Nuovo Testamento differisce completamente dal modello della nazione d’Israele, in quanto erano chiusi nel loro nazionalismo e dall’uso errato che facevano della Scrittura, aggravandola di pesi e leggi che Dio non aveva mai comandato; mentre la chiesa neotestamentaria libera da fardelli e regole umane è inclusiva, espansiva e missionaria, portando così a compimento il piano originale di Dio, secondo il mandato del Suo fondatore e Redentore Cristo Gesù che disse: «Fate miei discepoli tutti i popoli» (Mt 28:19).

2 - CHI HA FONDATO LA CHIESA?

A. Chi ha voluto e fondato la Chiesa?

Matteo 16:18 «Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell’ inferno non la potranno vincere».

La chiesa è stata ideata e voluta da Gesù Cristo che ne è il fondatore e sostentatore. Egli il solo fondamento e Capo indiscusso da sempre, e non ha mai dato o trasferito all’uomo questo compito. 1 Corinzi 3:11 «perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo». Pensare che la chiesa sia stata fondata da Pietro è un errore colossale; purtroppo questo è derivato da una cattiva lettura e da un’errata interpretazione del testo sopra citato, e questo ha portato alcuni a pensare che Pietro avesse un primato rispetto ad altri. Andiamo ad analizzare il testo, facendo attenzione ai termini usati nella lingua originale, ma anche ad alcune profezie. Gesù, quando incontrò Simone per la prima volta gli disse: «Tu sei Simone, il figliuol di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa (che significa Pietro)» (Giovanni 1:42). Cefa è la trascrizione italiana del termine greco Kephas, che corrisponde all’aramaico Kepha, che è una parola maschile. Matteo, che scrive il suo vangelo in greco, traduce questa parola con Petros, nome maschile che significa “ciottolo, pietra che rotola”, termine che ben descrive il carattere incostante dell’apostolo. Traduce poi quello che in italiano è “pietra” con Petra, nome femminile che significa “roccia”, simbolo dell’immutabilità: «Tu sei PETROS, ma su questa PETRA (Gesù Cristo), ossia su me stesso edifico la Mia chiesa. ».

 

 


B. Chi è la PIETRA o ROCCIA nella Bibbia?

Efesini 2:20-21 «Edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare, su cui tutto l’edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore».

1Corinzi 10:4 «bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo».

La Pietra nella Bibbia è solo ed unicamente Gesù Cristo e non Pietro! Gesù dice a Pietro che la chiesa è fondata su di Lui ed in vista di Lui. Inoltre afferma anche che nessuno la può abbattere o distruggere, poiché Egli la protegge! Il termine Pietra o Roccia è sempre e solo associato a Dio sia nell’Antico Testamento come nel Nuovo. Isaia 26:4/28:16/44:8b «Confidate in perpetuo nell’Eterno, poiché l’Eterno, sì l’Eterno, è la Roccia dei secoli… Perciò così parla il Signore, l’Eterno: Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non  avrà fretta di fuggire… V’ha egli un Dio fuori di me? Non v’ è altra rocca; io non ne conosco alcuna». Deuteronomio 32:18 «Hai trascurato la Roccia che ti ha generato e hai dimenticato il Dio che ti ha formato».

Nel N. T. vediamo la realizzazione di queste profezie messianiche: Cristo è la “Pietra Angolare” e la “Roccia eterna” sulla quale l’intero edificio spirituale della chiesa si fonda. La caduta d’Israele era già stata prevista e profetata (Salmi 118:22-23), Israele avrebbe rigettato il Fondamento di tutta la fede ebraica: il Messia promesso e tanto atteso. Gesù, constatando che i capi religiosi giudei non credevano in Lui, citò questo passo davidico per annunziare ai capi farisei che essi avevano adempiuto la profezia. Matteo 21:42-44 «Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri? Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale cadrà». Dunque, Cristo non poteva certo contraddirsi, indicando una volta Se stesso come la Pietra su cui era fondato il popolo eletto e su cui si sarebbe fondata la chiesa cristiana, e un’altra volta indicando Pietro come quel fondamento.

1 Corinzi 3:11 «poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù». 1 Pietro 2:4-6 «Avvicinatevi al Signore. Egli è la pietra viva che gli uomini hanno gettato via, ma che Dio ha scelto come pietra preziosa. Anche voi, come pietre vive, formate il tempio dello Spirito Santo, siete sacerdoti consacrati a Dio e offrite sacrifici spirituali che Dio accoglie volentieri, per mezzo di Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: – Ho scelto una pietra di valore, e la pongo sul monte Sion come pietra principale del fondamento. Chi crede in essa non resterà deluso».

Del resto, come dice lo stesso Pietro, ogni persona che entra nella chiesa diventa una “pietra” vivente, ogni singolo membro della chiesa di Gesù Cristo è una “pietra”. Tutte queste “pietre” poggiano sulla vera Roccia o Pietra angolare che è Gesù Cristo. Sebbene il Messia guidi la Sua chiesa tramite lo Spirito Santo, la Parola di Dio è la sola regola di fede alla base dell’azione della chiesa stessa e tutti i suoi membri sono tenuti a ubbidire alla Parola, perché i suoi dettami sono normativi.

 

3- CHI DEVE GUIDARE LA CHIESA DI GESÙ CRISTO SULLA TERRA?

A. Quali figure ha lasciato Gesù alla guida della Sua Chiesa?

Efesini 4:7-13  « “Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini” » …. Colui che è disceso è lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose. Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo».

Gesù ha elargito dei doni spirituali ad alcuni uomini per renderli idonei a svolgere il ministero evangelistico-pastorale. Queste figure preposte ed istituite da Gesù Cristo hanno la funzione di pascere il gregge e sono abilitati a predicare, ammaestrare e insegnare la dottrina, ognuno secondo il dono che hanno ricevuto. I ministri di culto possono essere itineranti o fissi. Gli apostoli (inviati, mandati) e gli evangelisti sono ministri itineranti, sono ambasciatori di Cristo nel mondo (2 Corinzi 5:20), e solitamente si rivolgono a platee di persone, sovente sono dei conferenzieri. Mentre i profeti che sono anch’essi dei predicatori o dei portavoce del messaggio che ricevono direttamente da Dio, in alcuni casi sono anche veggenti e sono incaricati di edificare, riprendere, profetare, esortare, consolare. Ci sono poi le figure dei pastori e dei dottori (teologi), anch’essi devono pascere il gregge, avendo un contatto più diretto e costante con le comunità locali che gestiscono in prima persona. A queste figure si aggiungono altre due categorie di persone di supporto locale, e sono gli anziani ed i diaconi. L’anziano che viene così chiamato sia a causa dell’età e dell’esperienza maturata, è un pastore locale del gregge (in greco presbuteos), detto anche sorvegliante o vescovo (dal greco episcopos); per avere questa carica è necessario possedere ottime qualità morali e spirituali (1Tim. 3:1-7; Tito1:5-9; 1Pietro 5:1-4). I diaconi o diaconesse (servitori) sono in affiancamento agli anziani ed hanno doni di servizio, si preoccupano di cose più materiali come l’ordine e la pulizia dei locali di culto, distribuire cibo e vestiario ai bisognosi, visitare gli ammalati o carcerati, portare la Parola, ect. (Atti 6:1-6; 1Tim. 3: 8-13; Rom.16:1,2).

Nella chiesa apostolica voluta da Gesù Cristo e realizzata dagli apostoli, guidati e diretti dallo Spirito Santo, non erano presenti gerarchie che troviamo qualche secolo dopo a causa di apostasia dall’insegnamento originale. Sono bastati pochi secoli dopo la fondazione della chiesa che si è passati gradatamente dalla guida dello Spirito Santo, che distribuiva doni in modo teocratico, ad una gerarchia clericale. Nella chiesa apostolica lo Spirito Santo rendeva ogni membro capace di svolgere uno o più compiti specifici all’interno della stessa; ogni comunità era autonoma, poiché Dio provvedeva tramite i doni dello Spirito Santo. Le varie comunità sceglievano da se stesse i loro dirigenti, invocando lo Spirito Santo che distribuiva doni per l’utile comune. Ben presto questa teocrazia di Dio fu soppiantata dalla “monarchia” del clero e dalle gerarchie catto-romane che si diedero persino un capo visibile, nella persona del Papa, in aperta opposizione all’insegnamento divino e alle parole di Gesù Cristo, quale Capo unico ed incontrastato sia in cielo che in terra. Con il tempo sorsero altre figure non volute né istituite da Dio come monaci, suore e preti. La nascita del monachesimo, il divieto al matrimonio ed il celibato imposto, mai voluti da Dio, toglievano alla vera chiesa di cristo un ruolo fondamentale; poiché estraniavano il singolo dal ricevere i doni dello Spirito, rendendolo uno spettatore passivo. Con il passare del tempo anche le Sacre Scritture non furono più fruibili dal popolo ma solo dal clero, che si arrogava il diritto di solo depositario ed unico insegnante. L’aberrante imposizione del celibato è stato un danno spirituale nella chiesa, quando la Bibbia esorta le guide spirituali a contrarre matrimonio. 1 Timoteo 3: 2-5 «Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare, non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?)». Lo stesso apostolo Paolo, il quale aveva un reale dono di celibato, sceglie di non sposarsi (e non come un’imposizione voluta da altri), profetizza con estrema chiarezza l’apostasia che sarebbe sorta con il celibato imposto dal clero romano, dicendo: 1 Timoteo 4:3 «Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi …».

4- QUALI DONI SPIRITUALI SONO PRESENTI NELLA CHIESA?

A. Quali sono i doni nella Chiesa?

Luca 24:49 «Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall’alto». Atti 1:8 «Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». 1 Corinzi 12:7 «Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune».

Oltre ai doni sopracitati (apostoli, evangelisti, pastori e dottori), esistono molti altri doni che lo Spirito Santo elargisce a coloro che entrano a far parte di una comunità (chiesa locale, previa conversione e battesimo), per essere di aiuto e sostegno nella stessa. Questi doni possono andare ad esaltare una o più capacità già esistenti (naturali o acquisite) e si possono tramutare in un dono, oppure capacità del tutto nuove e soprannaturali che lo Spirito Santo decide di donare. Ad esempio, una persona dotata di talento per la musica (innato o acquisito), una volta convertita al Signore, gli dedicherà questa sua abilità, allietando la chiesa con i canti e la musica di lode attraverso quest’arte che svolgerà con gioia e allegrezza e sarà per la persona un vero piacere servire Dio tramite questo dono. Un esempio di dono soprannaturale è quello di guarigione o parlare in lingue, concesso con l’effusione dello Spirito Santo alla Pentecoste, per cui i discepoli parlavano lingue straniere senza averle mai studiate. Questo dono era estremamente necessario in quel tempo, poiché i credenti dovevano spargere il seme del Vangelo rapidamente in tutto il mondo allora conosciuto. Nella Bibbia ci sono diversi elenchi di doni dello Spirito che troviamo prevalentemente in 1 Corinzi 12; Romani 12; Efesini 4.

 

1) Profezia o Profetismo (Romani 12:6-8; 1 Corinzi 12:8,10,28; Efesini 4:11).

2) Ministero (Romani 12:6-8; 1 Pietro 4:11).

3) Insegnamento (Romani 12:6-8; 1 Corinzi 12:28; Efesini 4:11).

4) Esortazione (Romani 12:6-8).

5) Presiedere (Romani 12:6-8).

6) pietose – donare (Romani 12:6-8).

7) Apostoli (Efesini 4:11; 1 Corinzi 12:28).

8) Evangelisti (Efesini 4:11).

9) Pastori (Efesini 4:11).

10) Parlare (1 Pietro 4:10-11).

11) Sapienza (1 Corinzi 12:8-10).

12 Conoscenza (1 Corinzi 12:8-10).

13) Fede (1 Corinzi 12:8-10).

14) Guarigione (1 Corinzi 12:8-10 v.28).

17) Miracoli (1 Corinzi 12:8-10).

18) Discernimento degli spiriti (1 Corinzi 12:8-10).

19) Assistenza (1 Corinzi 12:28-30).

20) Governo (1 Corinzi 12:28-30).

21) Lingue (1 Corinzi 12:8-10 v.28).

22) Interpretazione delle lingue (1 Corinzi 12:8-10 v.30).

23) Ospitalità (Romani 12:13 – Ebrei 13:2)

 

 


B. Modello di chiesa apostolica e modelli di apostasia

Qui di sotto c’è uno schema di come dovrebbe essere una vera chiesa cristiana con i doni dello Spirito Santo, mentre nelle altre due colonne esempi di apostasia, che vuol dire: allontanarsi dal modello di base. Nell’ultima colonna non esiste nemmeno lo Spirito Santo e di conseguenza non esistono neanche i doni dello Spirito; infatti nelle congregazione dei T.d.G non si vedono miracoli, non si parla in lingue e non ci sono profeti, e altri doni dati alla vera chiesa. Inoltre in entrambe le due colonne ci sono cariche istituzionali, umane e non propriamente bibliche. Per concludere, facciamo attenzione anche a quelle chiese che millantano di avere il dono delle lingue e della guarigione, ma sovente non sono attendibili o veritiere, poiché questi doni sono facilmente replicabili dai demoni, quindi bisogna fare estrema attenzione. 1 Giovanni 4:1 «Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo». Come sapere se sono false chiese? La Bibbia ci fornisce la risposta. Isaia 8:20 «Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!». Chiunque non si attenga alla legge di Dio o Sua volontà e alla testimonianza dei profeti, contraddicendo o rinnegando qualche porzione di Bibbia è un falso profeta o una falsa chiesa! Nella chiesa apostolica, nessuno era sottomesso o succube o in sudditanza di altre figure, tutti erano sullo stesso livello seppur con mansioni e responsabilità differenti.

5- PERCHÈ ESISTE LA CHIESA SULLA TERRA?

A. Perché esiste la Chiesa? Qual è lo scopo?

Marco 16:15-16 «Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; chi ha creduto ed è stato battezzato,sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato».

La missione principale della chiesa è far conoscere al mondo la Verità che la Bibbia contiene, che è la volontà di Dio, poiché la chiesa è colonna della verità… 1 Timoteo 3:15 «affinché, se dovessi tardare, tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità». Ogni membro della chiesa di Gesù Cristo è un testimone e Suo rappresentante o ambasciatore della Buona Novella che deve portare in giro nel mondo, poiché è chiamato a predicare e testimoniare il messaggio della salvezza eterna e del Suo imminente ritorno ovunque si trovi. Altro scopo della chiesa è preservare e trasmettere ad altri la sana dottrina o l’insegnamento apostolico senza aggiungere, togliere, interpretare (in maniera soggettiva ed arbitraria), manomettere o modificare nulla degli insegnamenti o dottrine contenute nelle Sacre Scritture.

Nella chiesa il discepolo si forgia ad essere sempre più come il Suo Maestro, ed è lo Spirito Santo che rimodella il credente ad immagine di Gesù Cristo, affinché viva ed operi come il Signore. Efesini 4:12-15 «per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore, ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo». Una delle ragioni per cui esistono tante denominazioni è proprio l’essersi allontanati dall’insegnamento apostolico, e aver adattato la Bibbia ad uso e consumo proprio: Paolo lo aveva profetizzato. 2 Timoteo 4:3 «Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie».

Un’altra ragione del perché esiste la chiesa è quella del servizio, ossia prendersi cura delle fasce deboli secondo l’insegnamento di Gesù Cristo. Matteo 25: 34- 36 «Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v’ è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”…». La chiesa, se ben inserita nel tessuto sociale e locale in cui si trova, può essere di grande aiuto alla comunità. I servizi che può offrire sono molteplici: aiuto ai senza tetto, accoglienza, distribuzione viveri e vestiario, servizi alla persona, istruzione e formazioni, lavoro con i carcerati o negli ospedali, sostegno alle famiglie, recupero dalle schiavitù e dipendenze varie come droga, alcol, fumo, prostituzione ed altro. Infine anche nelle emergenze come alluvioni, carestie e terremoti, le chiese, in collaborazione con le unità di soccorso, possono dare e fare molto.

6- COME SI ENTRA A FAR PARTE DEL POPOLO DI DIO ?

A. Quali sono le condizioni per entrare a far parte del popolo di Dio?

Matteo 16:24 «Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà»

C’è solo una condizione, ed il testo qui sopra spiega bene qual è quella necessaria per entrare nella chiesa e nell’eternità: la rinuncia di se stessi! Ma cosa vuol dire nel concreto? Cosa ci sta dicendo Dio? Dobbiamo abbandonare tutto ed isolarci per vivere da asceti o eremiti? Assolutamente no! Non è questo il senso di questa affermazione e nemmeno quello di caricarci la croce come segno di sofferenza continua. Per alcuni “portare la croce” vuol dire soffrire di continuo, una sorta di penitenza espiante. Nulla di tutto questo! La “croce” in questione rappresenta la morte del nostro io, la crocifissione del “vecchio uomo” e della natura carnale. Galati 5:24 «Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri». La condizione è rinunciare ad una vita di peccato, per vivere come Cristo ha vissuto Galati 2:20 «Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me».

Entrare nella chiesa è un atto che coinvolge tutto il nostro essere: mente, corpo e spirito; ed è interessante notare che la “porta” d’ingresso è proprio Gesù Cristo, si entra con e attraverso Gesù… Giovanni 10: 9 «Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura». Il Signore è il Vero Pastore del gregge, del quale si prende costantemente cura e sul quale vigila in ogni tempo! Giovanni 10: 14-16 «Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore». E come un buon Pastore, chiama le pecore per nome ed esse lo seguono, perché è il Signore a chiamare le persone a far parte del Suo popolo. Atti 2: 47«…E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati». Dopo che una persona ha ricevuto l’invito da Gesù Cristo (o da chi per Esso) a seguirlo, se questa risponde positivamente viene affiancata ed accompagnata in un percorso di conoscenza scritturale nel quale approfondirà gli insegnamenti biblici e le dottrine, secondo il mandato di Gesù Cristo. Matteo 28:20 «insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato». Solo alla fine di questo percorso di crescita spirituale e di approfondimento della conoscenza biblica si entra a far parte del “corpo di Cristo”, tramite il battesimo per immersione. Con questo rito il catecumeno riconosce Gesù Cristo come Dio e Lo accetta pubblicamente come suo Signore e Salvatore, inoltre s’impegna a vivere mettendo in pratica tutto quello che ha appreso dallo studio della Bibbia. Ovviamente il battesimo viene impartito a persone adulte, poiché il pedo-battesimo è antibiblico; quindi, dopo questo, il credente s’impegnerà a frequentare la chiesa regolarmente nel giorno di sabato, nella quale avrà un ruolo attivo e parteciperà (se lo desidera) alle varie attività che la stessa organizza. Atti 2:42;46 «Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere…». Ebrei 10:25 «non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno».

7- QUALI SONO LE SETTE FASI STORICHE DELLA CHIESA DI DIO?

A. Quali sono le 7 fasi storiche della Chiesa?

Apocalisse 1:1,4,20 «Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che egli fece conoscere, mandandola per mezzo del suo angelo al suo servo … Giovanni, alle sette chiese che sono nell’Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che ha da venire… il mistero delle sette stelle che hai visto nella mia destra e quello dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese».

Gesù si presenta in visione a Giovanni mostrandogli il futuro della Sua chiesa in terra. In questa visione si trova in mezzo a sette candelabri d’oro (vv. 12-13), ed ha nella mano destra sette stelle (v. 16). Al versetto 20, Cristo spiega a Giovanni che i candelabri rappresentano le sette chiese, che rappresentano sette fasi storiche della Sua chiesa a partire dal periodo apostolico fino al Suo ritorno. La chiesa deve brillare e illuminare le genti che sono immerse nel peccato e nelle tenebre, infatti disse: «Voi siete la luce del mondo» (Matteo 5:14). Quanto alle sette stelle, Gesù dice che si tratta degli “angeli delle sette chiese”, i quali sono dei responsabili o capostipiti. Nella visione si specifica che il Signore: “cammina in mezzo ai sette candelabri”, il che vuol dire che Cristo ha il controllo degli eventi e si prende cura personalmente dei Suoi figli che guida lungo tutto il tempo profetico nel quale la chiesa deve passare, ossia attraverso sette periodi ben designati. Il Signore svela nei capitoli di Apocalisse 2 e 3 alcune caratteristiche del Suo popolo, indicando anche alcuni elementi utili per aiutarci a capire il contesto storico e l’adempimento della profezia stessa. In ognuna delle 7 chiese o 7 lettere di Apocalisse 2 e 3 troviamo messaggi di elogi e di rimproveri o di riprensione che Gesù Cristo rivolge ad ognuna di esse, e per quanto apostate possano essere, c’è sempre un rimanente fedele all’interno di ogni periodo storico. Un esempio chiaro lo troviamo in Apocalisse 2: 13 «Io conosco le tue opere e dove tu abiti, là dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me neppure nei giorni in cui il mio fedele testimone Antipa fu ucciso tra di voi, là dove abita Satana»; la chiesa, in questa fase storica tocca il punto più basso della sua esistenza, ma nostatante questo vi è comunque al suo interno un rimanente di persone fedeli rappresentate dal “fedele Antipa”, che non è una persona letterale ma rappresenta un insieme di persone, le quali rifiutano gl’insegnamenti e le dottrine di questa chiesa corrotta ai massimi livelli.

 

 


B. Le sette lettere di Apocalisse sono sette messaggi mandati a sette chiese.

 

1° Lettera > Chiesa di Efeso > periodo storico: chiesa degli Apostoli 100 d.C.

2° Lettera > Chiesa di Smirne > periodo storico: dal 100 d.C. al 313/ 323. In questo periodo inizia il declino della chiesa, la quale perde la sua purezza iniziale e con Costantino s’introdurranno diverse eresie. Inizio dell’apostasia.

3° Lettera > Chiesa di Pergamo > periodo storico: dal 313 al 538 d.C. In questo contesto sorge la figura del Papa come capo della chiesa. Questo è l’inizio  dell’oscurantismo papale che getterà le chiesa nelle tenebre più fitte.

4° Lettera > Chiesa di Tiatiri > periodo storico: dal 538 al 1517. Questo è il tempo della Riforma protestante.

5° Lettera > Chiesa di Sardi > periodo storico: dal 1517 al 1798. Questo è il periodo della contro Riforma. Inoltre il 1798 segnala fine dei 1260 anni, ed è in questo anno che si avvera la profezia di Apocalisse 13: 3, ossia la ferita mortale inflitta alla “bestia”. In questo anno il Papa viene deportato ad Avignone.

6° Lettera > Chiesa di Filadelfia > periodo storico: dal 1798 al 1840-50. Questo è il tempo del risveglio Evangelico, in questo periodo si aprono missioni ovunque.

7° Lettera > Chiesa di Laodicea > periodo storico: dal 1840-50 al ?. In questo tempo il Rimanente del popolo di Dio, che è l’ultima vera chiesa presente sulla terra, è impegnato ad annunciare al mondo il  Vangelo eterno e l’imminente ritorno di Cristo.

 

 


C. Come avvenne il declino della Chiesa nei secoli?

Matteo 7:15 «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci». Atti 20:29 «Io so che dopo la mia partenza si introdurranno fra di voi lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge».

L’apostolo Paolo predisse che, dopo la morte degli apostoli, nella chiesa cristiana sarebbe entrata l’apostasia, parola greca che significa letteralmente: abbandono, divorzio, allontanamento. La chiesa avrebbe “divorziato” dal Suo sposo Gesù Cristo ed avrebbe commesso fornicazione spirituale, adulterio. L’apostasia della chiesa cristiana fu lenta e continua e alcuni eventi cruciali ebbero luogo nel IV° secolo d.C., quando l’imperatore romano Costantino si convertì ufficialmente al cristianesimo, che fino ad allora aveva perseguitato senza pietà, ma che da quel momento divenne la religione ufficiale dell’Impero. Masse di pagani entrarono a far parte della chiesa cristiana senza un’adeguata preparazione biblica e senza un’autentica conversione, introducendo nella chiesa i loro idoli, i loro riti e credenze pagane, ma anche superstizioni che mescolarono con la fede cristiana.

“Il cristianesimo diventò nell’Impero Romano la religione di stato prendendo il posto del paganesimo… Il cristianesimo del Medio Evo può essere definito un Paganesimo battezzato.” (Church History, Century 2, Cap. 2, Sez. 7).

Le verità della Parola di Dio furono sostituite dalle teorie umane, quali il culto alle immagini, l’immortalità dell’anima, la sacralità della domenica (che è il giorno pagano del dio sole), le indulgenze, il purgatorio, le anime tormentate nell’inferno, il culto ai santi, le preghiere ai morti e molte altre eresie… La luce della verità sarebbe ritornata a risplendere in mezzo alle tenebre fitte del medioevo; ma, come l’apostasia dalla verità fu graduale nei secoli, così anche la riscoperta della verità è stata altrettanto graduale. I Valdesi e poi la Riforma Protestante riportarono all’attenzione della gente comune le grandi verità della Parola di Dio, sepolte sotto i detriti della tradizione di Babilonia che è la chiesa cattolica, detta anche: “la chiesa madre”; Apocalisse 17:5 «Sulla sua fronte era scritto un nome: “Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra”». Se è madre, vuol dire che ha delle “figlie” e come dice il testo di Apocalisse 17, sono anch’esse “prostitute”, e questo perché molte chiese protestanti, pur avendo riscoperto alcune verità bibliche continuano ad ignorarle, preferendo praticare gli insegnamenti di Babilonia, perciò sono ancora parte di essa.

8- PERCHÉ CI SONO TANTE CHIESE E DENOMINAZIONI?

Matteo 24:24 «perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti».

La ragione di tanto fermento religioso va ricercato nelle profezie e nel poco tempo che resta a Satana sulla terra. Gesù Cristo profetizzò questo come uno dei segni dei tempi che avrebbe caratterizzato la fine e preceduto il Suo ritorno; ed è proprio dal sorgere di numerose denominazioni cristiane e pseudo tali è dal loro proliferare che comprendiamo i tempi profetici. Inoltre, la nascita e la crescita di alcuni di questi movimenti o sette avviene spesso e volentieri sotto la spinta di pseudo profeti o di operai fraudolenti, i quali vedono nella religione una fonte di guadagno e di notorietà. Il Diavolo, oltre a creare alcune di queste pseudo chiese o sette è abile ad insinuarsi dentro qualsiasi denominazione e, tramite i suoi agenti, sparge zizzania creando malcontento e dissapori tra i membri, per poi frantumare e scindere una chiesa madre in sottogruppi. Di solito le scissioni avvengono quando qualcuno tenta di modificare le dottrine esistenti o la liturgia o quando qualcuno dichiara di avere “nuova luce o nuove rivelazioni”; ma, a prescindere dalle motivazioni, l’obiettivo di Satana è: “dividi et impera”, così facendo confonde le idee e disorienta le persone allontanandole dalla Verità e dalla vera chiesa, le svia dal vero cammino sperando che si perdano.

Una caratteristica che Gesù, e non solo Lui sottolineano per distinguere una vera chiesa da una falsa è il “miracolismo” esasperato che alcune denominazioni enfatizzano al loro interno, dove molto spesso viene posto l’accento sull’aspetto carismatico come segno della presenza dello “Spirito Santo”, attribuendogli le guarigioni, il parlare lingue, il cadere per terra nello “spirito”, isterismi, il profetare, le apparizioni di alcuni personaggi, profumi esaltanti, esorcismi, manifestazioni nel sole e segni nei cieli e molte altre azioni soprannaturali. Matteo 7:15 «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci». Ma sono veramente opere dello Spirito Santo o di un altro spirito? Queste manifestazioni avvengono in ambiti di esaltazione carismatica, che troviamo indistintamente sia nel mondo cattolico come in quello pentacostale evangelico. La Bibbia è chiara su questo aspetto e dice che non sempre è opera di Dio ma del Suo nemico, il quale è abile a contraffare ed imitare alcuni doni dello Spirito Santo. 2 Tessalonicesi 2:9,10 « La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d’ inganno e d’ iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati».

La condizione per essere approvati da Dio è nell’adempiere la volontà del Signore nella sua totalità, senza prendere o scartare a piacere dalla Bibbia. Dobbiamo mettere in pratica la legge ed i Suoi comandamenti, sabato incluso e non nel fare i miracoli, anzi il miracolismo non è sempre segno di approvazione divina. Chi non è coerente con la Scrittura e la contraddice o la manipola è disapprovato e respinto da Dio, anche se compie opere soprannaturali. Isaia 8:20 «Alla legge! Alla testimonianza!» Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora». Molte delle denominazioni presenti oggi sulla terra adducono spiegazioni più o meno plausibili per esentarsi dal mettere in pratica il decalogo che è la Legge morale di Dio, che poi è il carattere di Dio stesso, ma la Bibbia ci ricorda che: «Chi dice: “Io l’ho conosciuto”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui» (1 Giovanni 2:4). Dire che “conosciamo” Cristo e poi viviamo indipendentemente dalla Sua volontà, equivale ad essere dei mendaci, siamo di fatto dei perfetti sconosciuti e qualsiasi cosa facciamo o diciamo per Suo conto senza che Lui sia con noi, a nulla serve e come dice il testo di Matteo 7:22,23 «Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?”. Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”». Quello che caratterizzerà e distinguerà la vera chiesa al tempo della fine è proprio la coerenza con ogni insegnamento biblico e l’osservanza dei dieci comandamenti. Apocalisse 14:12 «Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù». Ovviamente nella vera chiesa di Gesù Cristo ci saranno anche i doni dello Spirito Santo che accompagneranno la testimonianza e non per fare spettacolo. Dio si rivolge a tutti i credenti sinceri che sono ancora in “Babilonia” (falsa cristianità) e a te che stai leggendo, invitandoci ad uscire fuori dalle false chiese che non sono conformi con le dottrine bibliche o insegnamenti apostolici. Apocalisse 18:4 «Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: “Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe” ». Gesù disse: «Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest’ ovile; anche quelle Io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la Mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore» (Giovanni 10:16). Dio chiama il Suo popolo sparso nelle varie chiese e denominazioni ad uscire da Babilonia e ad unirsi in un unico popolo al fine di guidarlo verso la salvezza eterna che porta nel Regno di Dio.

 

9- METAFORE PER DESCRIVERE LA CHIESA

  • La chiesa è un corpo. La prima metafora che prendiamo in esame è quella della chiesa come un corpo, che poi è il paragone perfetto. Con questa similitudine si enfatizza il senso dell’unità della chiesa e delle relazioni funzionali e sinergiche di ogni singolo membro con tutte le altre parti del corpo. In quanto organismo, la chiesa altro non è che il «corpo di Cristo» (Ef 1:23), e Cristo è « il capo del corpo» (Col 1:18) o il «capo della chiesa» (Ef 5:23). Ogni parte del nostro corpo è unita e ben collegata alle altre e tutte ricevono gli imput dalla testa, per agire e funzionare bene. Allo stesso modo ogni membro della Chiesa deve esser congiunto e connesso con altri, i quali sono collegati e uniti a Cristo (Capo), per ricevere le direttive ed agire secondo la Sua volontà. Proprio come ciascun organo del nostro corpo svolge una sua funzione vitale e non può vivere separato o lontano dal resto del corpo, così è per i membri che compongono la chiesa. Il successo della missione della chiesa dipende dal buon funzionamento di ciascun membro, secondo il dono spirituale che ha ricevuto. Se i credenti  trattengono per sé i doni, o non vivono la vita comunitaria, la chiesa sarà deficitaria e rimarrà menomata o zoppicante. Per questa ragione i doni spirituali che Dio assegna non sono per l’utilizzo personale, ma per l’utile comune. Come potremmo vivere senza cuore o polmoni ed altri organi vitali? Così è per il “corpo di Cristo”!

  • La chiesa è un tempio. Un’altra metafora che troviamo nella Bibbia è quella della chiesa come tempio di Dio. La chiesa è definita: «l’edificio di Dio» o «il tempio di Dio», il cui fondamento, fondatore ed architetto è Gesù Cristo, e nella quale dimora lo Spirito Santo. Inoltre Gesù è anche la «pietra angolare» (1 Cor 3:9-16; Ef 2:20), sulla quale poggiano tutte le altre «pietre viventi», per edificare la chiesa o tempio. 1 Pietro 2:5 «anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo». La metafora del tempio enfatizza l’importanza della santità del luogo, sia come tempio comunitario, sia come quella del singolo, dove ogni persona è tempio di Dio a sé stante. 1 Corinzi 3:16 «Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?»; inoltre, Paolo dice anche: «Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui» (1 Cor 3:17). L’apostolo fa notare che dobbiamo avere cura del nostro corpo, sia esteriormente che interiormente poiché è dimora dello Spirito Santo, dobbiamo essere santi, poichè Dio non abita in un tempio fatiscente o malandato. Per tanto avremo cura del mostro corpo, ci vestiremo con decoro, modestia, eviteremo l’ostentazione e le mode come tatuaggi, piercing, unghie colorate e qualsiasi altra cosa che attira attenzione ed imbratta il “tempio”. Questo tempio sarà tenuto pulito anche internamente, quindi, eviteremo cibi spazzatura, bevande alcoliche, fumo, droghe, letture poco edificanti, la visione di pornografia, film horror, e qualunque altra cosa che possa contaminare e “guastare” il tempio di Dio. 2 Corinzi 6:16 «E quale accordo c’è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: “Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo” ».

  • La chiesa è sposa. Nella Bibbia la chiesa è paragonata come una sposa, mentre il Signore come lo Sposo. Dio dice: «Io ti fidanzerò a me per l’eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni» (Os 2:19). Paolo usa la stessa metafora: «Vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo» (2 Cor. 11:2). L’amore di Cristo per la Sua chiesa è così profondo e duraturo che Egli «ha dato sé stesso per lei» (Ef 5:25). La chiesa sulla terra è in trepida attesa del Suo Sposo e si prepara per quel glorioso giorno. Apocalisse 19:7 «Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata».

  • La chiesa è una famiglia. La chiesa è considerata una famiglia (Ef 3:15). Due metafore sono utilizzate per descrivere il modo in cui le persone diventano parte di questa famiglia, una è “l’adozione” (Rm 8:14-16; Ef 1:4-6), l’altra è la “nuova nascita” (Gv 3:8). Ogni figlio o figlia di Dio è membro della «famiglia di Dio» (Ef 2:19), e sono «fratelli in fede» (Gal 6:10), i quali si  rivolgono a Dio chiamandolo «Padre» (Gal 4:6) e si relazionano l’uno all’altro definendosi «fratelli e sorelle» (Gc 2:15; 1 Cor 8:11; Rm 16:1).

  • La chiesa come un esercito militante e trionfante. La chiesa o il popolo di Dio sulla terra si è sempre dovuto schierare in battaglia e combattere, solo che il nostro combattimento è contro le tenebre spirituali: «Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti» (Ef 6:12). Per combattere questa battaglia, Dio ha provveduto per noi un’armatura che dobbiamo indossare, e senza la quale non potremmo vincere mai «la completa armatura di Dio, affinché possano resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il proprio dovere» (v. 13). Nel corso dei secoli la chiesa ha dovuto lottare contro il nemico (satana e i suoi angeli), sia dal suo interno, che dall’esterno (At 20:29,30; 1Tm 4:1) e, il combattimento non è ancora finito: nel prossimo futuro ci attende l’ultima battaglia finale. Satana, consapevole del poco tempo che gli rimane è infuriato contro la chiesa di Dio (Ap 12:12,17), che attaccherà generando «un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo». Cristo interverrà in favore del Suo popolo fedele che… «sarà salvato, cioè tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro» (Dn 12:1). Gesù ci assicura che: «chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Mt 24:13)… e al ritorno di Cristo comparirà la chiesa trionfante.

  • La chiesa visibile e invisibile. I termini visibile e invisibile sono stati utilizzati per distinguere due aspetti della chiesa sulla terra. La chiesa visibile è la chiesa di Dio organizzata per il servizio, la quale compie il grande mandato assegnatole da Cristo, ossia proclamare il Vangelo al mondo (Mt 28:18-20), e prepara i credenti per il Suo glorioso ritorno (1Ts 5:23; Ef 5:27); inoltre è impegnata in attività sociali, poiché si prendersi cura del prossimo. La chiesa invisibile, chiamata anche chiesa universale, è composta da tutto il popolo di Dio sparso nel mondo intero e comprende sia i credenti della chiesa visibile più tutti quelli che non appartenendo a una nessuna chiesa organizzata, ma che hanno comunque seguito Gesù Cristo e hanno messo in pratica la Sua volontà, secondo la luce che Cristo ha dato loro (Gv 1:9). Questo ultimo gruppo ingloba anche coloro che non hanno mai avuto l’opportunità di apprende la verità su Gesù Cristo, ma che, ciò nonostante, hanno risposto allo Spirito Santo e «adempiono per natura le cose richieste dalla legge» (Rm 2:14).

10 - IMPLICAZIONI PRATICHE

IMPLICAZIONI PRATICHE:

È bene porsi alcune domande: “Sto frequentando la vera chiesa di Gesù Cristo? Conosco la dottrina apostolica e la Bibbia in genere?”. Se così non fosse, allora bisogna essere onesti con se stessi e con Dio ed è necessario porvi rimedio. È importante appartenere alla vera chiesa di Gesù Cristo e dobbiamo organizzarci per farne parte. Purtroppo ci sono tante chiese anche a causa della tendenza umana a rimanere legati alle vecchie tradizioni piuttosto che abbandonarle ed accettare le nuove scoperte sulla verità offuscata durante i secoli, in particolare durante l’oscurantismo medioevale. Sicuramente c’è anche una componente affettiva che non aiuta le persone a lasciare la chiesa nella quale si è nati e cresciuti o che i nostri genitori ci hanno tramandato per un’altra; però Gesù ci chiama a far parte della Sua vera chiesa che è quella che ha riscoperto tutta la Verità e vive secondo la volontà di Dio ed è soprattutto sabatica ed è amministrata da veri profeti, pastori, evangelisti, anziani e diaconi, che sono poi le figure che Cristo ha lasciato (Efesini 4). Le caratteristiche della vera chiesa oggi sulla terra sono chiaramente indicate in Apocalisse 12:17 «Il dragone allora si adirò contro la donna e se ne andò a far guerra col resto (rimanente) della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo»; una chiesa autentica ha le stesse dottrine degli apostoli, osserva tutti i comandamenti (sabato incluso) ed è impegnata nel sociale e nel testimoniare al mondo il Vangelo di Gesù Cristo e il Suo imminente ritorno.

 

DECISIONI:

Decido di organizzarmi per frequentare una chiesa (possibilmente sabatica).

Decido di testimoniare ad altri le cose straordinarie che sto scoprendo.

Decido di condividere questa pagina web su altri social, per dare gloria a Dio e diffondere la Sua Parola.

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