LA NOTTE INSONNE DI GIACOBBE

“Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esaù, perché io ho paura di lui e temo che egli venga ad attaccarmi, non risparmiando né madri né bambini.” (Genesi. 32:11).

Giacobbe deve incontrare suo fratello Esaù, ed è assalito da una grande paura, poiché anni prima Esaù aveva promesso a se stesso di uccidere Giacobbe, e ora i due fratelli stanno per incontrarsi. La notizia del ritorno del fratello lo indusse a pensare che egli volesse rivendicare la propria parte di eredità. Giacobbe nella sua inquietudine, pensa ad un piano per evitare un tragico epilogo, così decide di mandare dei messaggeri incontro a suo fratello, i quali avrebbero dovuto porgere a Esaù un saluto di riconciliazione, offrendogli, o meglio restituendogli la sua parte di eredità.

Genesi 32: 3-5 «Poi Giacobbe mandò davanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, nella campagna di Edom. E diede loro quest’ordine dicendo: … “Direte così ad Esaù, mio signore: ho buoi, asini, greggi, servi e serve; e lo mando a dire al mio signore, per trovare grazia ai tuoi occhi”».

I servi tornarono con questa notizia: “ Tuo fratello ti sta venendo incontro con 400 uomini e non ha  risposto al tuo amichevole messaggio”. Come udirono queste notizie, tutto l’accampamento fu colto dal panico. “…Giacobbe fu preso da gran paura ed angosciato…” ( Genesi 32:7). 

Giacobbe non poteva tornare indietro e, nello stesso tempo, andare avanti era pericoloso. La sua gente era senza armi, indifesa e del tutto impreparata ad affrontare uno scontro. Decise allora di dividerla in due gruppi facendo in modo che se uno fosse stato attaccato, l’altro avrebbe avuto il tempo di fuggire. Quella notte insonne ed agitata assomiglia alle nostre, quando ci rigiriamo su noi stessi, non sapendo come risolvere i piccoli e grandi problemi che la vita ci mette davanti. Giacobbe era agitato ed inquieto, attanagliato da ansia ed angoscia. Il cruccio che tormentava Giacobbe era il senso di colpa a causa di un suo tragico errore, e la morte innocente di tutte quelle persone… erano un peso che non poteva sopportare. Giacobbe è stremato e sfinito, ma non è una notte per dormire. Poi finalmente arriva non il sonno, ma Dio che gli va incontro. Giacobbe prega e lotta con Dio, alla fine uscirà da quella scomoda situazione come non avrebbe nemmeno sperato.

Mentre Giacobbe lottava con l’Angelo di Dio (ossia YHWY stesso), Esaù (probabilmente convinto dallo S. Santo) desistette dal farsi giustizia con le proprie mani. I due fratelli fecero pace e si abbracciarono. Una storia che finisce in modo stupendo ed insperato! Anche noi spesso perdiamo il sonno e ci rigiriamo nel letto pensando e ripensando a soluzioni umane, ma come Giacobbe dovremmo evitare di fasciarci la testa prima di essercela rotta. La soluzione è: cadere ai piedi di Cristo, riversando su di Lui ogni nostro affanno, preoccupazione o problema. Poi, confessiamo gli sbagli e se possibile cerchiamo di rimediare agli stessi; infine, dopo aver “lottato” con Dio, aspettiamo di ricevere il Suo perdono, la Sua pace e la certezza del Suo intervento.

Salmi 37:5 «Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in lui, ed egli opererà».

Matteo 11:28 «Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo».

Matteo 6: 31-33 «Non siate dunque in ansietà, dicendo: “Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?”. Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte».

Dio opera in modi a noi non sempre chiari, ma sempre buoni e certi. Fidiamoci di Lui e delle Sue soluzioni! Facciamo nostre queste promesse…e quando Dio ci parlerà ascoltiamolo senza esitare o contestare. Solo così non passeremo mai più una notte insonne, perché vorrà dire che avremo imparato a riposare in Dio. Il Signore ti dice: Geremia 29:11 «Poiché io conosco i pensieri che ho per voi, dice l’Eterno, pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza» . Salmi 64:9 «Allora tutti gli uomini temeranno e racconteranno l’opera di DIO, e riconosceranno ciò che egli ha fatto».

E tu, ti fidi di Dio o stai vivendo a modo tuo, decidendo tu e non Lui?

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